Un'invasione di teenager pronte a farsi mordere sul collo affolla oggi i bordi del bagnatissimo red carpet dell'Auditorium Parco della Musica di Roma, sede della quarta edizione del Festival del film di Roma, ormai prossimo al termine. Salutato dagli sbandieratori di Volterra, località italiana che dà origine alla famiglia di vampiri dei Volturi che anima la saga, è infatti arrivato il gran giorno dell'anteprima di alcune sequenze dell'attesissimo New Moon, il secondo capitolo della saga sui vampiri creata dalla scrittrice Stephanie Meyer che arriva dopo il successo dello scorso anno del Twilight di Catherine Hardwicke, regista indie che è riuscita a dare un taglio personale all'opera, ma prontamente accantonata dalla casa di produzione per elevare le ambizioni del progetto.
Diretto da Chris Weitz e sceneggiato da Melissa Rosenberg, New Moon torna a immergersi nella vita della mortale Bella Swan (Kristen Stewart), costretta ad affrontare la separazione dal suo amato vampiro Edward Cullen (Robert Pattinson), che sceglie di abbandonarla nel tentativo di proteggerla. Per superare il dolore, la ragazza si lancia insieme al suo migliore amico Jacob Black (Taylor Lautner) in avventurose scorribande a bordo della sua motocicletta.
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Visti nei giorni scorsi tutti i film del concorso, si aspetta ormai solo la cerimonia di premiazione di domani. Le proiezioni della giornata interessano perciò soltanto le sezioni di Alice nella città e de L'altro cinema Extra, probabilmente le più interessanti della kermesse. Tra i film proiettati oggi, il documentario The One Man Beatles diretto dall'italiano Cosimo Messeri che si mette in viaggio alla ricerca di Emett Rhodes, ex leader dei The Merry Go Round e star dimenticata del pop anni '60 e '70 che qualcuno sospettò essere alter ego segreto di Paul McCartney. Il merito principale di questo documentario lungo poco meno di un'ora è di rispolverare la musica e il talento di un vero genio del pop, e di recuperare la malinconia nei suoi occhi di uomo ormai invecchiato senza aver avuto la possibilità di veder riconosciuta la sua arte per quel che meritava.
Cominciano intanto i pronostici sui possibili vincitori di domani. In pole position per il Marco Aurelio per il Miglior film c'è ancora una volta Jason Reitman che col suo apprezzatissimo Tra le nuvole, potrebbe bissare il successo di due anni fa, quando trionfò con la commedia Juno. Ad insidiarlo potrebbero esserci però The Last Station, Brotherhood e il nostro Giorgio Diritti con L'uomo che verrà. Bisogna però segnalare che il film più amato del festival, quello che ha messo d'accordo proprio tutti, sia il pubblico che la critica, è stato presentato fuori concorso. Si tratta dell'irresistibile Il concerto di Radu Mihaileanu che ha saputo conquistare il cuore degli spettatori con il suo brillante umorismo distillato in una storia che recupera uno dei temi cari al regista rumeno, l'impostura positiva, con una partefinale davvero toccante. I giochi ormai sono fatti, domani sera sarà già tempo di smontare tutto e di spegnere i riflettori sul festival.