Anche quest'anno, il nostro lungo percorso attraverso la awards season cinematografica volge al termine, essendo ormai quasi arrivati al suo appuntamento clou: la cerimonia di assegnazione dei premi Oscar, che nel 2018 festeggiano la novantesima edizione della loro storia. Dunque, dopo aver seguito per mesi e mesi i successi e le omissioni di tutti gli aspiranti candidati, eccoci ora a un altro appuntamento immancabile: i pronostici sui vincitori.
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Come già per le edizioni passate, di seguito analizzeremo quasi tutte le categorie per illustrarvi la situazione nella corsa agli Oscar e provare a individuare i grandi favoriti e i potenziali upset di domenica notte; e come di consueto, la prima parte del nostro approfondimento annuale prenderà in esame le categorie tecniche e musicali. Di seguito vi parliamo dunque della competizione per gli Academy Award in dieci categorie, mentre a breve ci occuperemo anche di quelle dedicate ai film, ai registi, agli sceneggiatori e agli interpreti. Buona lettura e... che vincano i migliori!
Miglior Sonoro
In più di una categoria tecnica si prevede un testa a testa fra due dei titoli in assoluto più popolari dell'anno: Baby Driver - Il genio della fuga, incalzante heist movie a ritmo di musica pop, e Dunkirk, l'immersivo kolossal bellico di Christopher Nolan. E proprio quest'ultimo dovrebbe imporsi senza troppe difficoltà nella corsa all'Oscar per il miglior sonoro (categoria che già l'hanno scorso aveva visto prevalere un altro film di guerra).
Pronostico: Dunkirk (runner-up: Baby Driver)
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Migliori Effetti Sonori
Una sfida maggiormente incerta è quella per l'Oscar ai migliori effetti sonori: la categoria dedicata al cosiddetto sound editing può risultare imprevedibile, ma le opere di guerra e/o di fantascienza hanno quasi sempre avuto la meglio. E in una cinquina che comprende gli stessi, identici candidati all'Oscar per il sonoro, noi torniamo a puntare su Dunkirk vincente, con Baby Driver come possibile spoiler (ma occhio a non sottovalutare Blade Runner 2049).
Pronostico: Dunkirk (runner-up: Baby Driver)
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Migliori Effetti Speciali
In una categoria occupata interamente da giganteschi blockbuster, la sensazione è che il vero duello si consumerà fra due pellicole di fantascienza: Blade Runner 2049, forte di un bottino di cinque nomination, e The War - Il pianeta delle scimmie, terzo capitolo del fortunatissimo reboot. Difficile stabilire quale dei due titoli goda di un effettivo vantaggio, ma qualora i membri dell'Academy si fossero davvero lasciati conquistare dall'opera visionaria di Denis Villeneuve aspettiamoci di vedere Blade Runner 2049 vincere un ben meritato Oscar per i migliori effetti speciali.
Pronostico: Blade Runner 2049 (runner-up: The War - Il pianeta delle scimmie)
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Miglior Trucco e Acconciature
È la categoria in cui i biopic godono spesso e volentieri di una marcia in più, e quest'anno la regola sembra più che mai valida: pertanto, a meno che i membri dell'Academy non vogliano ricompensare la 'maschera' di Jacob Tremblay nel commovente Wonder, pare assai probabile che l'Oscar per il miglior trucco e acconciature finirà dritto a L'ora più buia per l'impressionante trasformazione di Gary Oldman in Winston Churchill.
Pronostico: L'ora più buia (runner-up: Wonder)
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Migliori Costumi
Alla sua terza nomination, e a sei anni dall'Oscar per The Artist, Mark Bridges si prepara a collezionare una seconda statuetta per i raffinatissimi costumi de Il filo nascosto, film ambientato proprio nel mondo dell'alta moda. La gara, in questa categoria, sembra praticamente chiusa, nonostante la doppia candidatura per la veterana Jacqueline Durran grazie ai sontuosi abiti de La bella e la bestia e a quelli indossati dai personaggi de L'ora più buia.
Pronostico: Mark Bridges per Il filo nascosto (runner-up: Jacqueline Durran per La bella e la bestia)
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Miglior Scenografia
Forte di un totale da capogiro di tredici nomination, La forma dell'acqua - The Shape of Water si prepara a sfide incerte in numerose categorie, ma nella gara per la miglior scenografia dovrebbe aggiudicarsi la statuetta con estrema facilità: la fiabesca love story di Guillermo del Toro ha fatto piazza pulita degli analoghi premi ai vari precursors e supererà quasi certamente la concorrenza di candidati quali Blade Runner 2049 e della coppia formata da Sarah Greenwood e Katie Spencer, entrambe pluricandidate grazie a La bella e la bestia e L'ora più buia.
Pronostico: Paul Denham Austerberry, Jeff Melvin e Shane Vieau per La forma dell'acqua (runner-up: Dennis Gassner e Alessandro Querzola per Blade Runner 2049)
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Miglior Montaggio
Una cinquina, quella per l'Oscar al miglior montaggio, in cui si ripropone la partita a due fra Baby Driver e Dunkirk, con gli altri tre titoli relegati al ruolo di semplici spettatori. Il lavoro di Lee Smith nel war movie di Christopher Nolan è senz'altro magistrale, incluso il meccanismo di intersezione dei diversi piani temporali, e potrebbe facilmente guadagnarsi una statuetta; ma l'intuito ci dice che, in questo caso, l'Academy potrebbe più probabilmente ricompensare il montaggio di Baby Driver, frenetico ma calibrato al millimetro e perfettamente incasellato con la soundtrack del film.
Pronostico: Jonathan Amos e Paul Machliss per Baby Driver (runner-up: Lee Smith per Dunkirk)
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Miglior Fotografia
Nonostante un'agguerrita concorrenza, che include Dan Laustsen per La forma dell'acqua, Hoyte Van Hoytema per Dunkirk e la prima candidata donna nella storia di questa categoria, Rachel Morrison per Mudbound, l'Oscar per la miglior fotografia dovrebbe assicurarselo a furor di popolo il grande Roger Deakins. Alla sua quattordicesima nomination, Deakins è in procinto di mettere finalmente le mani sul primo, sudatissimo Oscar della propria carriera in virtù della spettacolare fotografia di Blade Runner 2049, fra i suoi lavori in assoluto più suggestivi e stupefacenti.
Pronostico: Roger Deakins per Blade Runner 2049 (runner-up: Dan Laustsen per La forma dell'acqua)
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Miglior Canzone
Da un lato, la delicata ballata al cuore della scena più commovente del nuovo gioiello della Pixar; dall'altro, l'inno trascinante che accompagna uno dei momenti clou del musical di maggior successo dell'anno. Per l'Oscar alla miglior canzone si profila una sfida quanto mai incerta fra la docissima Remember Me, tema portante del film d'animazione Coco , e This Is Me, brano composto dal team di La La Land per la colonna sonora di The Greatest Showman e già ricompensato con il Golden Globe. Nel dubbio noi puntiamo su Remember Me, ma non ci dispiacerebbe affatto se a imporsi fosse, a sorpresa, il "terzo incomodo" della categoria, ovvero la splendida Mystery of Love, composta e interpretata da Sufjan Stevens per il film Chiamami col tuo nome.
Pronostico: Remember Me per Coco (runner-up: This Is Me per The Greatest Showman)
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Miglior Colonna Sonora
Alla nona candidatura del suo curriculum, il prolifico compositore francese Alexandre Desplat è in procinto di conquistare il suo secondo premio Oscar (a tre anni dalla vittoria per Grand Budapest Hotel) grazie all'avvolgente partitura de La forma dell'acqua, film per il quale ha già vinto riconoscimenti quali il Golden Globe e il BAFTA. Pochissime speranze per gli altri quattro candidati di quest'anno, in particolare Hans Zimmer per la martellante soundtrack di Dunkirk e Jonny Greenwood dei Radiohead per la splendida colonna sonora de Il filo nascosto (ma vale la pena citare anche l'ottantaseienne John Williams, giunto quest'anno a quota cinquantuno nomination!).
Pronostico: Alexandre Desplat per La forma dell'acqua (runner-up: Hans Zimmer per Dunkirk)