Oscar 2014: le previsioni sulle categorie principali

Dopo le previsioni sulle categorie tecniche, proseguiamo la nostra panoramica sulla imminente sfida per gli Oscar, in programma per domenica notte, con i pronostici dettagliati su tutte le categorie più importanti, fra cui quelle riservate a film, registi, attori e attrici.

Aspettando la fatidica notte di domenica, con la cerimonia per la 86esima edizione degli Academy Award, torniamo a parlare dei potenziali vincitori delle prestigiose statuette. Nel nostro precedente articolo vi abbiamo illustrato la competizione per quanto riguarda tutte le categorie tecniche, nelle quali spesso l'esito è piuttosto incerto; oggi, invece, ci occupiamo delle categorie di maggior peso, ovvero quelle riservate agli attori, ai registi, agli sceneggiatori e alle varie categorie di film (film stranieri, d'animazione, documentari), oltre ovviamente a un'analisi della corsa all'Oscar nella categoria principale, ovvero quella per il miglior film dell'anno. Per i risultati definitivi, ovviamente, l'appuntamento è per lunedì mattina, quando conosceremo finalmente i nomi dei vincitori, a meno che non vogliate conoscerli minuto per minuto seguendo la diretta su Movieplayer.it. Nel frattempo, ecco i nostri pronostici...

Miglior film straniero
La categoria che il pubblico di casa nostra attende con maggior interesse: dopo otto anni, infatti, l'Italia è tornata a competere per l'Oscar al miglior film straniero, e con tutta probabilità Paolo Sorrentino, già vincitore del Golden Globe e del BAFTA Award, sarà chiamato sul palco a ritirare la preziosa statuetta dorata grazie a La grande bellezza, che ha suscitato l'ammirazione della critica internazionale ed ha appena tagliato il traguardo dei due milioni di dollari d'incasso al box-office americano. Sebbene Sorrentino sia il grande favorito, però, è preferibile non cantare vittoria troppo presto: la categoria per il film straniero, infatti, in diverse occasioni ha riservato clamorose sorprese.

La grande bellezza
La grande bellezza
Quest'anno, in particolare, ci sono due titoli che potrebbero mettere a segno un upset dell'ultimo minuto: Il sospetto, apprezzatissimo dramma del danese Thomas Vinterberg, e Alabama Monroe - Una storia d'amore del belga Felix Van Groeningen, melodramma con contorno musicale, potenzialmente in linea con i gusti dell'Academy. Noi, comunque, puntiamo su La grande bellezza.

Pronostico: La grande bellezza (runner-up: Il sospetto)

Miglior film d'animazione
L'Oscar per il miglior film d'animazione, a quanto pare, ha già un vincitore annunciato: si tratta di Frozen - Il regno di ghiaccio, il nuovo gioiellino di casa Disney, a un passo dal raggiungere la quota di un miliardo di dollari d'incasso al box-office mondiale. Frozen, che ha già conquistato il Golden Globe, il BAFTA Award e numerosi altri trofei, mantiene un nettissimo vantaggio sui restanti quattro candidati, fra cui anche l'ultima pellicola del maestro Hayao Miyazaki, Si alza il vento, applauditissima al Festival di Venezia ma forse troppo calata nella cultura e nella storia giapponese per ottenere un ampio riscontro fra i membri dell'Academy.

Pronostico: Frozen - Il regno di ghiaccio (runner-up: Si alza il vento)

Miglior documentario

20 Feet from Stardom
20 Feet from Stardom
La cinquina per l'Oscar al miglior documentario, sulla quale è sempre difficile fare previsioni attendibili, quest'anno vede almeno tre potenziali favoriti con buone chance di vittoria: lo sconvolgente The Act of Killing - L'atto di uccidere di Joshua Oppenheimer e Signe Byrge Sørensen, sugli "squadroni della morte" in Indonesia, già premiato agli European Film Award e adorato dalla critica; The Square di Jehane Noujaim, sulla rivoluzione in Egitto nel 2011, vincitore del Directors Guild Award; e 20 Feet from Stardom di Morgan Neville, un ritratto delle grandi coriste della storia del pop / rock, autentico fenomeno negli USA con oltre cinque milioni di dollari d'incasso. Il nostro pronostico va a favore di 20 Feet from Stardom, che può contare su uno zoccolo duro di entusiastici sostenitori, ma attenzione anche al lodatissimo The Act of Killing.

Pronostico: 20 Feet from Stardom (runner-up: The Act of Killing)

Miglior sceneggiatura originale
Fino a questo momento, nel corso della awards-season, quasi tutti i trofei nella suddetta categoria (inclusi il Golden Globe e il Writers Guild Award) sono stati attribuiti a Spike Jonze per la sorprendente e toccante sceneggiatura di Lei, film molto amato dalla critica e candidato in tutto a cinque Oscar. Jonze, già regista di film come Essere John Malkovich e Il ladro di orchidee - Adaptation e qui per la prima volta alla regia di una pellicola che porta la sua firma, dovrebbe godere del consenso sufficiente per portarsi a casa la statuetta, ma dovrà superare la concorrenza di un temibile runner-up: American Hustle - L'apparenza inganna. Uno dei maggiori punti di forza del film risiede infatti nei vivaci dialoghi scritti da Eric Warren Singer e dal regista David O. Russell, e l'Oscar per la sceneggiatura è forse l'unica statuetta che American Hustle potrebbe mettere a segno su dieci candidature.

Lei
Lei
Pertanto, se l'Academy non vuole lasciare il film di Russell a mani vuote, questa è la categoria in cui American Hustle ha maggiori chance di vittoria (bissando il premio ai BAFTA Award); tuttavia, considerando anche i precursori e la natura dei due copioni, il nostro pronostico va a favore di Lei (pur senza escludere una possibile sorpresa).

Pronostico: Spike Jonze per Lei (runner-up: Eric Warren Singer & David O. Russell per American Hustle)

Miglior sceneggiatura non originale
Rispetto alla categoria per la miglior sceneggiatura originale, la gara per l'Oscar fra le sceneggiature adattate vede un frontrunner con un vantaggio ben più ampio: 12 anni schiavo, nove candidature in tutto, dovrebbe a rigor di logica portarsi a casa anche la statuetta per il copione firmato da John Ridley, nonostante l'agguerrita concorrenza di quest'anno. Il suo principale sfidante è Terence Winter per lo script di The Wolf of Wall Street, ma il film di Steve McQueen è molto più quotato rispetto a quello di Martin Scorsese, e dovrebbe conquistare questo Oscar senza troppi problemi.

Pronostico: John Ridley per 12 anni schiavo (runner-up: Terence Winter per The Wolf of Wall Street)

Miglior attore non protagonista

Jared Leto
Jared Leto
Pronostici indiscutibilmente a favore di Jared Leto, che nella categoria per il miglior attore supporter dovrebbe prevalere senza difficoltà grazie alla sua mimetica performance nel ruolo di un transessuale in Dallas Buyers Club, film molto apprezzato dall'Academy (sei candidature in totale, inclusa quella come miglior film). Già premiato con il Golden Globe e lo Screen Actors Guild Award, Leto detiene un vantaggio incolmabile su tutti gli altri candidati, inclusi i presunti runner-up, ovvero il Michael Fassbender implacabilmente sadico di 12 anni schiavo e l'esordiente Barkhad Abdi per Captain Phillips - Attacco in mare aperto.

Pronostico: Jared Leto per Dallas Buyers Club (runner-up: Michael Fassbender per 12 anni schiavo)

Miglior attrice non protagonista

Lupita Nyongo
Lupita Nyongo
Fra le quattro categorie riservate agli interpreti, quella per la miglior attrice supporter è l'unica in cui l'esito delle votazioni non sembra così scontato, benché si possa comunque individuare un'indiscussa frontrunner: l'esordiente Lupita Nyong'o, che oltre ad aver impressionato il pubblico con la sua sofferta prova in 12 anni schiavo nelle ultime settimane ha dominato red carpet e talk-show, imponendosi come l'attrice rivelazione del 2013. A contrastare la Nyong'o, premiata con lo Screen Actors Guild Award, sarà la superstar Jennifer Lawrence, che grazie alla sua esuberante performance in American Hustle ha vinto il Golden Globe e il BAFTA Award, ed è tornata a competere agli Oscar ad appena un anno di distanza dalla vittoria per Il lato positivo - Silver Linings Playbook. Se non avesse già una statuetta in bacheca, la Lawrence sarebbe probabilmente l'attrice da battere; ma dal momento che, ad appena 23 anni, un secondo Oscar sarebbe a dir poco inaudito, è assai probabile che i membri dell'Academy preferiranno incoronare il sensazionale debutto di Lupita Nyong'o.

Pronostico: Lupita Nyong'o per 12 anni schiavo (runner-up: Jennifer Lawrence per American Hustle)

Miglior attore

Dallas Buyers Club
Dallas Buyers Club
Dopo aver conquistato il Golden Globe e lo Screen Actors Guild Award, Matthew McConaughey è l'assoluto favorito per l'Oscar come miglior attore grazie alla sua travolgente performance in Dallas Buyers Club. Forte di un improvviso consenso critico che si è costruito nell'arco di appena due anni, McConaughey ha dimostrato di possedere un inatteso talento drammatico che dovrebbe garantirgli la statuetta senza troppe difficoltà. L'unico possibile rischio riguarderebbe il "debito" maturato dall'Academy nei confronti di Leonardo DiCaprio, attore amatissimo da critica e pubblico e arrivato ormai alla sua quarta nomination: molti giurati potrebbero decidere che The Wolf of Wall Street rappresenti l'occasione ideale per ricompensare il talentuoso DiCaprio per vent'anni di strepitosa carriera, ma McConaughey rimane comunque in solido vantaggio. Chance molto basse per Chiwetel Ejiofor, l'intenso protagonista di 12 anni schiavo, che nonostante la recente vittoria del BAFTA Award non sembra poter sostenere il "peso divistico" dei suoi due rivali nell'agone degli Oscar.

Pronostico: Matthew McConaughey per Dallas Buyers Club (runner-up: Leonardo DiCaprio, The Wolf of Wall Street)

Miglior attrice

Cate Blanchett
Cate Blanchett
Un altro Oscar ipotecato già da molti mesi: quello per la star australiana Cate Blanchett, magnifica in Blue Jasmine in un ruolo molto complesso che le è valso il Golden Globe, lo Screen Actors Guild Award, il BAFTA Award e decine di altri trofei, permettendole di vincere tutte le sfide dirette con le altre candidate di quest'anno. L'inseguitrice più prossima, ma senza reali speranze di sottrarre l'Oscar alla splendida Cate, è Sandra Bullock, alla sua prova più convincente come protagonista assoluta di Gravity (un ruolo che vale una carriera); così come dovrà accontentarsi della nomination (la quinta incassata in pochi anni) la seducente Amy Adams di American Hustle, ancora in attesa dell'ambita statuetta.

Pronostico: Cate Blanchett per Blue Jasmine (runner-up: Sandra Bullock per Gravity)

Miglior regista

Gravity (regia)
Gravity (regia)
Come già avvenuto nel 2012, con Argo premiato come miglior film e Ang Lee eletto miglior regista grazie a Vita di Pi, pure in questa edizione degli Oscar si prevede un probabile split fra le due categorie principali (una circostanza rara, ma non così infrequente). La statuetta per la miglior regia, infatti, è pesantemente ipotecata da Alfonso Cuarón, già premiatissimo (Golden Globe, Directors Guild Award, BAFTA Award etc) grazie al suo stupefacente lavoro in Gravity. Difficile che qualcuno possa sottrarre la statuetta al regista messicano; il suo rivale più temibile è il britannico Steve McQueen, ma la possibilità di un upset potrebbe verificarsi soltanto qualora l'Academy decidesse di tributare un'autentica "pioggia di Oscar" a 12 anni schiavo. Insomma, salvo sorprese Cuarón ha già l'Oscar in tasca.

Pronostico: Alfonso Cuarón per Gravity (runner-up: Steve McQueen per 12 anni schiavo)

Miglior film

12 anni schiavo
12 anni schiavo
Raramente come quest'anno la sfida per l'Oscar più ambito, quello per il miglior film, è apparsa combattuta, anche se nel corso della awards-season è emerso da subito un titolo favorito: stiamo parlando di 12 anni schiavo, il dramma di Steve McQueen che nella suddetta categoria ha già messo a segno tutti i principali premi per i quali era in lizza (il Golden Globe, il Producers Guild Award, il BAFTA Award e il Critics Choice Award) e che gode del sostegno entusiastico da parte della critica, oltre a poter puntare sull'elemento dell'importanza storica e civile del racconto (caratteristica quasi sempre essenziale per raccogliere il consenso dell'Academy). 12 anni schiavo, tuttavia, è tallonato a brevissima distanza da Gravity di Alfonso Cuarón, autentico fenomeno di massa (700 milioni di dollari d'incasso a livello mondiale) e lodatissimo per le sue innovazioni a livello tecnico e di messa in scena. Forte di dieci candidature (una in più del film di McQueen), Gravity raccoglierà indubbiamente il maggior numero di statuette, e la vittoria ex-aequo del Producers Guild Award lascia intendere che la gara è ancora aperta. La situazione sembra rievocare l'analoga sfida del 2009, quando un 'piccolo' film d'autore crudo e drammatico come The Hurt Locker ebbe la meglio su Avatar, altro kolossal sci-fi dotato di un rivoluzionario ausilio del 3D. Noi scommettiamo che anche quest'anno si ripeterà lo stesso esito di allora, con 12 anni schiavo ricompensato come miglior film, ma la concorrenza di Gravity non è da sottovalutare. Pochissime o nessuna speranza rimangono invece, a nostro avviso,
American Hustle
American Hustle
all'altro apparente frontrunner della categoria, ovvero American Hustle: nonostante le dieci nomination, il trionfo al box-office e la vittoria del Golden Globe come miglior commedia, il film di David O. Russell ha quasi sempre perso nello "scontro diretto" con gli altri due titoli, è stato spesso considerato come un puro divertissement e dovrebbe fermarsi sul gradino più basso del podio (comunque una notevole soddisfazione per Russell e il suo team).

Pronostico: 12 anni schiavo (runner-up: Gravity)

Le conclusioni
Al termine della "notte delle stelle", se le nostre previsioni dovessero rivelarsi corrette, a conquistare il maggior numero di statuette dovrebbe essere senza dubbio Gravity, con un totale di sei o sette trofei (o addirittura otto, qualora dovesse prevalere perfino come miglior film) su dieci nomination. 12 anni schiavo parte favorito in tre categorie su nove nomination: miglior film, miglior attrice supporter e miglior sceneggiatura adattata; difficile (ma non impossibile) che possa vincere pure una quarta statuetta in una delle categorie tecniche.

Ellen DeGeneres
Ellen DeGeneres
Situazione assai più incerta, invece, per il "terzo incomodo" di questa edizione degli Oscar, ovvero American Hustle, che potrebbe riuscire a mettere a segno uno o due premi (sceneggiatura e/o costumi) ma corre il serio rischio di rimanere a mani vuote, a dispetto delle dieci nomination di partenza. Fra i grandi vincitori di questa edizione degli Academy Award ci sarà con tutta probabilità Dallas Buyers Club, che su sei nomination punta a conquistare due o tre statuette (fra cui i premi di peso per gli interpreti maschili), mentre dovranno accontentarsi delle numerose ed importanti candidature titoli applauditissimi come Nebraska, Captain Phillips, The Wolf of Wall Street e Philomena, che alla resa dei conti non hanno molte chance di rientrare nel palmares degli Oscar 2014.