Netflix, See What's Next Event 2018: tutte le novità in arrivo, la sfida dei contenuti originali

La piattaforma streaming scommette sull'Europa e sui giovani autori, mentre le sue star invadono Roma per un evento esclusivo.

images/2018/04/19/1452849562_netflix-logo-ta.png

Dopo Berlino, Netflix ha scelto Roma per il suo See What's Next Event, ormai divenuto un appuntamento fisso per tastare il polso della crescita della piattaforma streaming. Crescita che appare inarrestabile. Dopo Stranger Things, la febbre per La casa di carta, nuova serie evento spagnola prontamente acquisita e diffusa da Netflix, ha contagiato mezzo mondo. Sui social non si parla d'altro, ma anche il tassista romano che ci accompagna all'evento ci confessa di aver trascorso la notte in bianco guardando una decina di episodi e di avere un debole per la volitiva ladra Nairobi (Alba Flores). Per una serie non originale che fa faville, la vera sfida, per Netflix, si gioca sulla produzione di contenuti originali, soprattutto in Europa, più aperta e recettiva rispetto agli Stati Uniti.

Come sottolinea Erik Barmack, Vice Presidente responsabile dei contenuti originali della piattaforma, gli investimenti sulle nuove produzioni aumentano ogni anno. Attualmente Netflix ha 55 titoli in produzione tra film, serie e documentari. Per dare un'idea dei numeri, nel 2013 House of Cards è stato diffuso in 13 lingue diverse, quest'anno Lost in Space è stato lanciato in 26 lingue, trend destinato a crescere. Parlando di produzioni originali, il CEO Reed Hastings ricorda come, un anno prima di House of Cards, Netflix aveva inaugurato la tendenza con Lilyhammer, co-produzione USA - Norvegia parlata in parte in norvegese. Lo show con Steve Van Zandt, di fatto, è la prima serie originale di sempre della piattaforma. Pur snocciolando dati e statistiche, gli executives di Netflix ci tengono a mantenere lo stile informale e irriverente che caratterizza il marketing della piattaforma. Così tra una presentazione e l'altra assistiamo a qualche gustosa gag, dallo sketch telefonico tra Reed Hastings e la star di Suburra Alessandro Borghi all'esilarante irruzione di Paquita Salas nell'intervista ai giovanissimi protagonisti di Stranger Things (con tanto di chiave dell'hotel "dimenticata" per caso tra le mani di un perplesso Finn Wolfhard).

Leggi anche: Chi ha bisogno della sala? Netflix e il nuovo destino degli aspiranti blockbuster

Black Mirror: emozioni virtuali in attesa della quinta stagione

Black Mirror: Charlie Brooker e Annabel Jones durante l'evento Netflix romano
Black Mirror: Charlie Brooker e Annabel Jones durante l'evento Netflix romano

Nel corso del See What's Next Event gli annunci delle novità in arrivo si alternano alla presenza di una pioggia di star, dal trio di The Alienist composto da Daniel Brühl, Dakota Fanning e Luke Evans ai giovani protagonisti di Tredici Katherine Langford e Dylan Minnette, dalla scoppiettante interprete di GLOW Alison Brie a Lucy Liu, giunta a Roma in veste di regista del primo episodio della seconda stagione di Luke Cage. Non manca neppure un'apparizione virtuale degli autori di Black Mirror Charlie Brooker e Annabel Jones i quali si dichiarano piacevolmente sorpresi dal successo crescente dello show sci-fi senza però anticipare nessun dettaglio della quinta stagione, attualmente in preparazione. Quando si tratta, però, di dare un consiglio a un ipotetico spettatore che non ha ancora visto lo show non si tirano indietro. Per Charlie Brooker l'episodio con cui avvicinarsi alla serie è senza dubbio Be Right Back, della stagione 2, mentre Annabel Jones indica White Christmas per la qualità della storia.

Leggi anche: Black Mirror 4, gioco di specchi: i rimandi agli altri episodi della serie

La casa di carta, Glow: cavalcare le tendenze

Glow Alison Brie a Roma con Netflix
Glow Alison Brie a Roma con Netflix

La notizia clou della giornata è l'annuncio della messa in produzione di una terza stagione dell'hit La casa di carta, che arriverà su Netflix nel 2019. A tenere banco tra le star della giornata è proprio lo spigliato Álvaro Morte, che nello show interpreta il Professore, mentre della rapina alla Zecca di Stato. "Per anni le produzioni americane sono state irraggiungibili" ammette l'attore spagnolo. "Adesso c'è più equilibrio rispetto al passato, la qualità sta aumentando". Parlando del successo incredibile dello show in cui recita, aggiunge eccitato: "Le persone si fanno tatuaggi ispirati a noi, stiamo riscuotendo successo in moltissimi paesi. Anche la critica ci ama. È strano, ma bello. L'importante è tenere i piedi per terra".

Alison Brie, a Roma per lanciare la seconda stagione di Glow, coloratissima serie sul wrestling al femminile che tornerà su Netflix il 29 giugno, racconta di essere stata tratta dallo show per via dell'idea unica e per la passione per Orange Is the New Black. "Quando ho letto lo script sono stata catturata, c'era già tutto, la commedia, il dramma, i colpi di scena. Ho un'enorme fiducia in una stanza piena di scrittrici donne, sono orgogliosa di recitare in una serie che rappresenta i problemi delle donne. I personaggi sono fantastici e sono talmente diversi l'uno dall'altro che ognuna di noi può trovare quello in cui rispecchiarsi". Nei nuovi episodi altri drammi attendono Ruth, ma Alison Brie è orgogliosa dello show che si innesta nelle problematiche del #Metoo. "È un momento perfetto per la nostra serie tv, adoro lavorare a uno show in cui sono circondata da donne davanti e dietro la macchina da presa. Mi sento a mio agio, compresa. Spero che la serie aiuti le donne a sentirsi più forti".

Leggi anche:

Suburra 2, Baby: l'Italia tra cronaca e finzione

Suburra: Alessandro Borghi durante l'evento Netflix a Roma
Suburra: Alessandro Borghi durante l'evento Netflix a Roma

Se la scommessa di Netflix è quella di puntare sui contenuti originali locali, l'Italia non si tira certo indietro. Così dopo i vari annunci internazionali - l'arrivo del tedesco Dogs of Berlin e di un dramma sulla nascita del calcio in sei parti firmato dall'inglese Julian Fellowes, la conferma di una nuova stagione dello spagnolo Le ragazze del centralino e ancora il ritorno di Dark, serie evento tedesca, i cui 8 nuovi episodi verranno girati a giugno a Berlino - un emozionato Ted Sarandos lancia in anteprima il trailer di Rimetti a noi i nostri debiti, primo film italiano mai prodotto interpretato da Marco Giallini e Claudio Santamaria. A incuriosire è poi l'annuncio dell'arrivo di una serie al femminile sulla stregoneria, Luna nera (titolo provvisorio, pare), che vede protagonista una donna sospettata di stregoneria nel XVII secolo. La serie, prodotta da Fandango, è stata creata da Francesca Manieri, Laura Paolucci e Tiziana Triana. È attualmente in lavorazione la seconda stagione di Suburra. "L'approccio con il mio personaggio, Aureliano, è più facile" ammette Alessandro Borghi. "Aureliano evolve, muta profondamente, lo aspettano nuove sfide." Di fronte alla stampa estera l'attore romano ci tiene a precisare: "La storia di Suburra non fotografa perfettamente la situazione italiana. Il crimine e la corruzione esistono anche in altri paesi, anche se da noi sono radicati. Fortunatamente la serie parla anche di cose belle, amore, amicizia, ma ci tengo a dire che è fiction. La realtà è un'altra cosa".

Leggi anche:

Baby: il regista Andrea De Sica
Baby: il regista Andrea De Sica

Grande è l'attesa per Baby, serie che esplora le vite segrete di alcuni adolescenti romani. Lo show è liberamente ispirato al caso delle baby squillo dei Parioli, ma il regista Andrea De Sica, attualmente impegnato nelle riprese, ci tiene a prendere le distanze dalla cronaca: "Siamo partiti dall'osservazione dei giovani, abbiamo superato il fatto di cronaca. Baby parla di persone che lottano per trovare l'amore. Grazie a Netflix siamo riusciti a raccontare i teenager cercando di creare un paradigma narrativo nuovo e meno tradizionale". Parlando dei riferimenti che lo hanno influenzato, il regista cita Tredici "per il modo in cui è vicina ai teenager in modo quasi claustrofobico. Il mood della serie è la tristezza. Nel mostro caso si parla di ragazzi in cerca dell'amore e il loro bisogno è talmente grande da perdersi".