Lo ammettiamo fin dall'inizio di questa classifica: dopo lo speciale di Friends, non avremmo pensato di emozionarci così tanto durante lo speciale di Harry Potter, organizzato sempre da HBO Max e disponibile in Italia sempre su Sky e NOW dal primo dell'anno; soprattutto nella seconda parte che, come spiegato bene nella nostra recensione, il semi-documentario matura insieme a cast e ricorda l'evoluzione dei personaggi e della saga. Quindi non è stato poi così difficile trovare i 10 momenti più emozionanti di Harry Potter 20th Anniversary: Return To Hogwarts. Stringete le bacchette, dite con fare deciso "Accio fazzoletti" e rivivete con noi questa speciale reunion.
10. Lei e cortesemente invitat*...
Come non iniziare, proprio come lo speciale e la recensione, dalle lettere ricevute dai vari membri del cast chiamati a tornare su quel magico set che per dieci anni ha fatto parte delle loro vite? Quel prologo non poteva essere meglio congegnato, anche perché ad esempio a Matthew Lewis, indimenticabile interprete di Neville Paciock, viene data una lettera a lui indirizzata "mentre si trova in un taxi imbottigliato nel traffico" come da affrancatura. In perfetto stile potterhead.
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9. Lunga vita ai Serpeverde
La genuina emozione di Helena Bonham Carter nel ritrovarsi faccia a faccia con Daniel Radcliffe non ha prezzo, ed esplorare con lui la Gringott, raccontare il suo rapporto con la saga e quanto sia stata importante per tutti i bambini che si sentivano diversi e non compresi (e per suo figlio Billy quando è triste). Così come nel tornare "sul luogo del delitto" ovvero nel sotterraneo dei Serpeverde insieme all'interprete di Draco Mafoy e rivelare di aver "rubato" qualche ricordo dal set, mentre il ragazzo avrebbe voluto prendere la propria bacchetta come ricorda ma lei lo rassicura dicendogli che non avrebbe funzionato nonostante gli anni di pratica.
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8. Alfonsino
Non sono solo i contributi degli attori ma anche quelli dietro le quinte ad essere emozionanti per lo speciale Harry Potter 20th Anniversary: Return to Hogwarts, e tra questi sicuramente quello più sentito di tutti è quello di Alfonso Cuarón, per il trasporto con cui parla e ricorda ancora oggi la responsabilità di essere subentrato come primo regista diverso dopo Chris Colombus e voler raccontare anche visivamente un'altra transizione, quella dei personaggi - e degli attori - dall'infanzia all'adolescenza - regalandoci infine forse il miglior film della saga, Harry Potter e il prigioniero di Azkaban.
7. Come tutto è iniziato
L'altro regista che parla con più trasporto è colui che ha il merito di aver dato via a tutto, Chris Columbus, e i suoi continui confronti con gli attori, soprattutto il trio che ha visto letteralmente crescere sotto i propri occhi, regala parecchi momenti divertenti e anche molto emozionanti. Proprio come l'atmosfera che ha cercato di far respirare sul set ai giovanissimi attori alle prime armi, per i quali era spesso un gioco più che un lavoro. Soprattutto vedere come furono selezionati i tre interpreti principali tra milioni di bambini e l'importanza non solo della scelta singola ma della chimica dimostrata fra di loro, perché sarebbero dovuti crescere insieme, dentro e fuori dal set.
6. La tana
Come si fa a non volersi stringere in un abbraccio durante la reunion nella reunion, ovvero il momento familiare dei Weasley: che gioia vedere riuniti Mark Williams, James Phelps, Oliver Phelps, Bonnie Wright alla Tana nel ricordare come fossero una famiglia nella famiglia del set... un elemento davvero unico e particolare che li rendeva ancora più forti fra di loro, chiamando i finti genitori per davvero "mamma" e "papà" poiché si vedevano quasi più spesso delle loro vere famiglie in quel periodo. L'unico difetto della scena? Il fatto che non ci fossero anche Julie Waters e Rupert Grint.
5. I had a crush
Proprio come nello speciale di Friends abbiamo avuto un sussulto nella rivelazione che gli interpreti di Ross e Rachel hanno avuto davvero un'infatuazione sul set, lo stesso dicasi qui per la cotta di Emma Watson verso Tom Felton, l'unico che la faceva sentire al sicuro dal poter mostrare la propria vulnerabilità, forse perché era di tre anni più grande e la vedeva come la sua sorellina minore. Non è mai successo nulla di effettivamente romantico tra i due, e si vogliono tutt'oggi semplicemente un gran bene, ma questo aneddoto scommettiamo che manderà in brodo di giuggiole i fan che avrebbero voluto sempre vedere insieme Hermione e Draco.
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4. The one where Emma almost quit
Uno dei momenti più toccanti e che ha sicuramente un gran valore è quello in cui Emma Watson rivela che stava quasi per abbandonare la saga al quinto film, Harry Potter e l'ordine della Fenice, perché sembrava fosse un lavoro che non sarebbe finito mai. E se Dan e Rupert come racconta lei stessa avevano l'un l'altro, Emma era da sola e in molti non se ne resero conto all'epoca. Un momento significativo per ricordare cosa vuol dire essere la protagonista femminile vicino a un cast maschile nell'industria dell'intrattenimento soprattutto per un'attrice così giovane.
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3. Te lo dirò quando sarà il momento
Uno dei momenti più entusiasmanti ed eccitanti è sicuramente quello in cui Radcliffe fa una rivelazione a Gary Oldman - uno dei partecipanti più entusiasti dello speciale, anche se effettivamente lo erano visibilmente tutti, è inutile negarlo. Ovvero che il compianto Alan Rickman era l'unico che sapeva come sarebbe andata a finire la storia perché se lo era fatto dire da J.K. Rowling per interpretare al meglio il proprio personaggio, quello di Severus Piton, come sappiamo fondamentale per il destino di Harry. E sappiamo che la conoscenza ha dato i suoi frutti nella sua performance attoriale. Dopo tutto questo tempo? Sempre.
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2. In loving memory
Non si può non emozionarsi al ricordo dei vari membri del cast presenti nello speciale verso coloro che non ci sono più, davanti e dietro le quinte. In cima ai tanti nomi citati sicuramente spiccano quelli di Alan Rickman e Richard Harris, secondo e più sentito interprete di Albus Silente, "un undicenne intrappolato nel corpo di un ultrasettantenne", ma a colpire forse perché la perdita più recente è il ricordo di Helen McCrory, alias Narcissa Malfoy, soprattutto nelle parole di Jason Isaacs (Lucius Malfoy) e ancora di più nella voce strozzata di Tom Felton, l'unico e solo Draco Malfoy.
1. Ron & Hermione
È impossibile non mettere al primo posto di questa nostra classifica dei momenti più emozionanti di Harry Potter 20th Anniversary: Return To Hogwarts proprio la parte finale dedicata alla storia d'amore sempre sottesa tra le righe, lenta ed evoluta, nei libri come nei film, attraverso piccole battute o gesti, tra Ron e Hermione. Così come il loro primo bacio tanto atteso dai fan prima sulla carta e poi sul grande schermo. Una scena epica per cui sentivano una grande pressione, anche per colpa di Radcliffe che aveva scherzato su quanto volesse essere sul set per vederla, e per l'attenzione data dal regista degli ultimi capitoli David Yates. "Il momento peggiore e più difficile della mia carriera" come scherza Emma Watson che lo sentiva sbagliato sotto ogni punto di vista perché erano come fratelli. E tutto finisce con quel "How great to see you again" di lei e quel "I love you" di Rupert Grint con gli occhi che si illuminano, per poi precisare dopo una pausa "...as Friends" per smorzare la tensione proprio come avrebbe fatto Ron.
Perché Harry Potter è sempre andato oltre la pagina scritta e oltre lo schermo non solo per gli spettatori ma per chi questa saga l'ha portata sul grande schermo, soprattutto "il potere del trio" protagonista, la reunion più attesa di tutte, cresciuti insieme per dieci anni, ci sono stati sempre l'uno per l altra, spesso senza doversi dire nulla, e c'erano sempre anche in questi altri dieci anni in cui sono stati lontani, un evento davvero unico nel panorama cinematografico. Tutta l'emozione genuina che traspare dallo speciale non si può fingere nemmeno con un incantesimo ben fatto. Alla fine non resta che dire: "Grazie Harry, è anche grazie a te che anche noi siamo i ragazzi che sono sopravvissuti".