Saranno consegnati la notte di domenica 22 settembre, a Los Angeles, gli Emmy Award 2019, con la terza e ultima cerimonia della settantunesima edizione degli Emmy dopo quelle del 14 e 15 settembre, dedicate invece ai Creative Arts Emmy Award. Per i cosiddetti Primetime Emmy Award, ovvero i trofei nelle categorie principali, non è arduo prevedere un ennesimo trionfo per Il trono di spade, dopo i primati stabiliti all'assegnazione delle nomination agli Emmy 2019 e sull'onda dell'enorme successo di pubblico della sua ultima stagione. Anche quest'anno, dunque, vi offriamo le nostre previsioni sui vincitori degli Emmy 2019, con un'analisi dei favoriti, degli sfidanti, delle sfide più agguerrite e delle possibili sorprese degli Emmy 2019: premi che, come abbiamo avuto modo di sperimentare in molteplici occasioni, non mancano mai di regalarci una discreta quantità di colpi di scena...
Miglior Serie Drammatica
Nessun dubbio, quest'anno non c'è partita: con il suo record di trentadue nomination per una singola stagione (l'ottava ed ultima), Il trono di spade si accinge a conquistare a furor di popolo l'Emmy Award come miglior serie drammatica, ovvero il suo quarto trofeo in questa categoria, eguagliando così il primato già stabilito da Hill Street giorno e notte, L.A. Law, West Wing e Mad Men. Chi raccoglierà il maggior numero di voti, dopo Il trono di spade? Presumibilmente Killing Eve, che tuttavia non ha chance di battere il kolossal fantasy della HBO.
Miglior Regia di Serie Drammatica
Su sette candidati per l'Emmy alla miglior regia di serie drammatica di una serie drammatica, ben tre sono in lizza per altrettanti episodi de Il trono di spade; fra questi, noi scommettiamo su un'altra vittoria per Miguel Sapochnik grazie alla suggestiva messa in scena della battaglia contro l'esercito dei non morti ne La lunga notte. Il principale sfidante de Il trono di spade? Adam McKay per l'episodio pilota della prima stagione di Succession.
Miglior Attore Protagonista di Serie Drammatica
Ce la farà Bob Odenkirk ad aggiudicarsi finalmente un Emmy per la quarta stagione di Better Call Saul? La nostra sensazione è che anche stavolta Odenkirk dovrà fare un passo indietro, cedendo il trofeo come miglior attore di serie drammatica a Billy Porter per la sua apprezzatissima performance nei panni del "maestro delle cerimonie" dei balli newyorkesi nella prima stagione di Pose.
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Miglior Attrice Protagonista di Serie Drammatica
Per quanto riguarda invece l'Emmy Award alla miglior attrice di serie drammatica, la nostra previsione è un duello tutto interno a Killing Eve, che per la sua seconda stagione vede in lizza entrambe le protagoniste: Sandra Oh, candidata già l'anno scorso e considerata la grande favorita, e la serial killer Jodie Comer. Il premio andrà quasi certamente a una di loro due, per quanto non vada sottovalutata una beniamina degli Emmy, la pluripremiata Laura Linney, in lizza per Ozark.
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Miglior Attore non Protagonista di Serie Drammatica
Con tre candidati su sette, Il trono di spade vedrà frazionarsi i voti in suo favore? L'intuito ci dice che questo non accadrà e che, per la quarta volta dall'inizio della serie, Peter Dinklage si porterà a casa l'Emmy come miglior attore non protagonista di serie drammatica; potenziale upset, il 'solito' Jonathan Banks di Better Call Saul, arrivato alla sua quinta nomination per questo ruolo.
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Miglior Attrice non Protagonista di Serie Drammatica
Il trono di spade presenta pure ben quattro candidate su sei nella categoria per la miglior attrice non protagonista di serie drammatica, con un rischio ancora più alto che i voti in favore del serial HBO si frammentino fra le varie interpreti in lizza. La partita, insomma, è quanto mai incerta: nel dubbio noi puntiamo su una vittoria per la Fiona Shaw di Killing Eve, ma occhio a una potenziale 'riscossa' per la Cersei Lannister di Lena Headey.
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Miglior Sceneggiatura di Serie Drammatica
Con sei candidati provenienti da sei serie diverse, è difficile elaborare pronostici per l'Emmy alla miglior sceneggiatura di serie drammatica; ma Il trono di spade, in lizza per l'episodio finale, potrebbe sfruttare quest'unica nomination e il vento in poppa per mettere a segno un'altra vittoria. Altre possibilità? In ordine di probabilità, Killing Eve e Succession.
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Miglior Serie Comica
Dopo aver stracciato la concorrenza un anno fa, La fantastica signora Maisel si ripresenta agli Emmy ancora più forte, con un bottino di venti nomination e la prospettiva di conquistare un secondo premio consecutivo come miglior serie comica. E per la seconda volta, a tentare di mettere i bastoni fra le ruote all'esilarante serie di Amazon sarà Barry, la black comedy della HBO (17 nomination), ma non è da sottovalutare neppure l'ultima stagione di Veep.
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Miglior Regia di Serie Comica
Dove Barry ha forse più chance di battere La fantastica signora Maisel è nella categoria per la miglior regia di serie comica, che vede in lizza lo stesso Bill Hader per l'acclamato episodio ronny/lily. Amy Sherman-Palladino potrebbe comunque aggiudicarsi il secondo Emmy consecutivo in questa categoria, mentre la sorpresa rischia di arrivare da Fleabag per la prima puntata della seconda stagione, diretta da Harry Bradbeer.
Miglior Attore Protagonista di Serie Comica
Dopo aver battuto Donald Glover l'anno scorso, Bill Hader sembra avere tutta l'intenzione di portarsi a casa un secondo Emmy come miglior attore di serie comica grazie al suo bizzarro killer professionista in Barry. Restano poche speranze per gli altri cinque candidati, fra cui il veterano Ted Danson per The Good Place.
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Miglior Attrice Protagonista di Serie Comica
Tutto il contrario nella categoria per la miglior attrice protagonista di serie comica, dove si prospetta un "bagno di sangue" fra le varie candidate: il principale testa a testa vedrà la signora Maisel in persona, Rachel Brosnahan, provare a difendere il titolo da una delle attrici più amate in assoluto dall'Academy, Julia Louis-Dreyfus, che per la parte di Selina Meyer in Veep ha già vinto sei Emmy come miglior attrice. Sarà un duello all'ultimo voto, ma noi puntiamo su un bis per la Brosnahan.
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Miglior Attore non Protagonista di Serie Comica
Dopo aver sfiorato l'Emmy l'anno scorso, Tony Shalhoub potrebbe avere la meglio nella gara come miglior attore non protagonista di serie comica grazie al suo divertente ritratto del padre della protagonista ne La fantastica signora Maisel. Il suo avversario più temibile? L'ottantacinquenne Alan Arkin, comprimario de Il metodo Kominsky.
Miglior Attrice non Protagonista di Serie Comica
Un totale di ben otto candidate si contenderanno l'Emmy come miglior attrice non protagonista di serie comica; e per quanto non sia da escludere una seconda vittoria per la Alex Borstein de La fantastica signora Maisel, noi proviamo ad azzardare che il premio andrà invece a Sian Clifford, l'irresistibile sorella nevrotica di Fleabag.
Miglior Sceneggiatura di Serie Comica
Se l'Academy ha intenzione di ricompensare il talento di Phoebe Waller-Bridge (candidata anche come miglior attrice), l'occasione più adatta risiede nella categoria per la miglior sceneggiatura di serie comica, in cui secondo noi ad avere la meglio sarà proprio l'autrice di Fleabag. Un'altra solida possibilità, tuttavia, è che l'Emmy venga attribuito a Veep per l'ultimo episodio della serie.
Miglior Miniserie
Ci sono due titoli applauditissimi che si contenderanno l'Emmy per la miglior miniserie, tenendo a netta distanza gli altri candidati: da una parte Chernobyl della HBO, dall'altra When They See Us di Netflix. Sarà una dura lotta, ma a spuntarla secondo noi sarà Chernobyl, la miniserie di Craig Mazin che ricostruisce nell'arco di cinque episodi il tragico incidente alla centrale nucleare russa nel 1986.
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Miglior Film TV
Con un totale di otto nomination Deadwood, film tratto dall'omonima serie western, è il grande favorito per l'Emmy Award come miglior film TV, in una categoria in cui la concorrenza appare tutt'altro che temibile e, in sostanza, si riduce a Bandersnatch, il thriller interattivo nato come una 'costola' di Black Mirror.
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Miglior Regia di Film - Miniserie
Il vento in poppa per Chernobyl, che sembra confermato anche dall'ottimo risultato riportato dalla miniserie HBO ai Creative Arts Emmy (con un bottino di sette premi), potrebbe portare Johan Renck ad aggiudicarsi il trofeo per la miglior regia di film - miniserie; più di una chance di vittoria la conserva comunque Ava DuVernay, in lizza per la regia di When They See Us.
Miglior Attore Protagonista di Film - Miniserie
Sarà presumibilmente una partita a tre quella per l'Emmy Award come miglior attore protagonista di film - miniserie: da un lato il mimetico ritratto biografico di Bob Fosse fornito da Sam Rockwell in Fosse/Verdon, dall'altro l'eccelsa interpretazione sotto le righe di Jared Harris in Chernobyl e, nel mezzo, l'esplosivo talento drammatico di Jharrel Jerome, cuore pulsante di When They See Us. E se l'Academy saprà resistere a Rockwell e alla consueta fascinazione per i biopic, a trionfare potrebbe essere proprio il ventunenne Jerome.
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Miglior Attrice Protagonista di Film - Miniserie
Rispetto a Sam Rockwell, coltiva maggiori chance di vittoria la sua partner in Fosse/Verdon: una magnifica Michelle Williams, assoluta favorita per l'Emmy come miglior attrice di film/miniserie per la sua prova nel ruolo di Gwen Verdon. La sua rivale più accreditata è la Patricia Arquette trasformista (e già premiatissima) di Escape at Dannemora, con Amy Adams a fare da possibile terza incomoda per la sua straordinaria interpretazione nel thriller Sharp Objects.
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Miglior Attore non Protagonista di Film - Miniserie
Nella categoria per il miglior attore non protagonista di film - miniserie, anche quest'anno molto aperta e combattuta, il nostro pronostico va in favore dell'ottimo Stellan Skarsgård di Chernobyl. Fra i candidati più temibili c'è però anche il Ben Whishaw di A Very English Scandal, mentre il terzetto di interpreti in lizza per When They See Us dovrebbe produrre un frazionamento dei voti fra i tre candidati.
Miglior Attrice non Protagonista di Film - Miniserie
Patricia Arquette, oltre alla nomination per Escape at Dannemora, è candidata pure come miglior attrice non protagonista di film - miniserie per il crime drama The Act, dove potrebbe avere maggiori chance di vittoria; a nostro avviso, però, la favorita per l'Emmy rimane Patricia Clarkson, l'ambigua matriarca di Sharp Objects. Un'ondata di consensi per Chernobyl, tuttavia, potrebbe portare al contrario a un premio a sorpresa per Emily Watson.
Miglior Sceneggiatura di Film - Miniserie
Ed eccoci infine all'Emmy per la miglior sceneggiatura di film - miniserie, con sei candidati e una doppia nomination a favore di Escape at Dannemora. Per quanto non ci sarebbe da stupirsi nel caso di una vittoria per When They See Us, in questa categoria a spuntarla potrebbe essere invece Chernobyl, uno dei prodotti televisivi più acclamati dell'intera annata ed elogiatissimo anche in virtù della sua solida costruzione narrativa.