I supereroi Marvel sono al cinema da quasi dieci anni, un periodo di tempo abbastanza lungo per fare dei protagonisti un gruppo affiatato e ben oliato, in grado di accogliere al meglio i sempre più numerosi nuovi elementi che si aggiungeranno a ogni nuovo film: esce il 4 maggio in sala Captain America: Civil War, terzo capitolo dedicato a Capitan America, questa volta impegnato contro un nemico particolarmente difficile da sconfiggere, ovvero Iron Man e i suoi amici.
Combattuto tra l'affetto per l'amico di sempre Bucky, trasformato in una macchina da guerra dall'Hydra, e la sicurezza del mondo promossa da Tony Stark, l'eroe dallo scudo di vibranio sceglie il primo, mettendosi contro metà dei suoi colleghi.
Il numeroso gruppo di protagonisti ha presentato il film a Londra, in occasione dell'anteprima europea di Civil War, e noi c'eravamo: schierati come sul campo di battaglia, gli attori hanno letteralmente dato spettacolo, dando vita a una delle conferenze stampa più divertenti cui abbiamo assistito negli ultimi anni.
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Chris Evans e Robert Downey Jr.: Cap vs Iron Man
Protagonisti assoluti della conferenza stampa sono stati Chris Evans e, soprattutto, Robert Downey Jr., investiti del carisma dei rispettivi personaggi, rappresentati delle due facce degli Avengers: chiamati a descrivere con una sola parola il personaggio dell'altro, gli attori hanno risposto così: "Carismatico. Coraggio Robert, stupiscimi!" ha detto Evans, che si è sentito rispondere: "Spegnete il mio microfono: fichissimo!". Essendo il protagonista del primo film targato Marvel Cinematic Universe, Downey Jr. è il veterano del gruppo, ma ancora oggi pare non essersi stancato di Tony Stark, anzi, sembra fondere sempre più la sua personalità con quella del personaggio: "Fin dall'inizio ricordo che ci siamo posti il problema di umanizzare i personaggi Marvel, in modo da poterci identificare. Io posso identificarmi con qualcuno così spesso solo se è tutto in ghingheri. È stata una grande opportunità". ha detto con il piglio di Tony Stark.
Interrogati sulla possibilità che, dopo tutti questi film insieme, sia capitato di litigare sul set, Evans ha detto da bravo team leader: "No, è una delle cose belle di questi film: creano un ambiente sereno. A volte succede sui set che a qualcuno partano le rotelle per motivi stupidi, invece questi film sono come un campeggio estivo. Non riesco a immaginarmi di avere dei contrasti con qualcuno di loro, nonostante sia un universo in espansione: ogni nuova aggiunta si ambienta perfettamente nel gruppo, come se lavorassimo insieme da anni". Non era dello stesso avviso Downey Jr., che ha portato a galla dei sentimenti ostili: "Parla per te! Quando mio figlio Exton ha cominciato a vestire Capitan America dalla testa ai piedi, pigiami, cappellini e via dicendo, ho sentito emergere un risentimento naturale. Ma, siccome sono un professionista consumato, non l'ho portato a lavoro".
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Il magico duo si è espresso anche sulla concorrenza, commentando il film Batman v Superman: Dawn of Justice: "Non facciamo quello che facciamo seguendo l'operato degli altri, è il team della Marvel che ha creato questa formula vincente" ha detto diplomatico Evans, meno accomodante Downey Jr.:"Quando avranno un Bucky allora ne potremo parlare".
A proposito di Bucky, il Soldato d'Inverno interpretato da Sebastian Stan, Evans ha voluto spiegare meglio il rapporto di Capitan America e il suo amico: "Hanno condiviso il campo di battaglia, hanno rischiato le loro vite in guerra, sono fratelli per la vita. Entrambi hanno affrontato diversi traumi personali, hanno perso molte cose, sono gli unici elementi rimasti della loro vita precedente e questo li unisce ancora di più: è un rapporto che trascende la famiglia allargata degli Avengers. Il loro legame è così forte che per una volta Capitan America non pensa alle masse ma a se stesso e non fa quello che gli viene ordinato".
Elizabeth Olsen e Emily Vancamp: le eroine di Civil War
In assenza di Scarlett Johansson, alias Black Widow, è toccato a Elizabeth Olsen e Emily VanCamp, rispettivamente interpreti di Scarlet Witch e Sharon Carter, tenere alto l'onore delle donne di Civil War: "Non sento di dover essere più femminile in un gruppo composto in larga parte da uomini" ha detto la Olsen, per nulla intimorita da tanto testosterone: "Mi piacerebbe poter andare in giro essendo semplicemente me stessa. Inoltre sono io che spesso sul set cerco di moderare il mio linguaggio". Riguardo alla possibile relazione con Visione, il personaggio interpretato da Paul Bettany, la Olsen ha aggiunto: "I fan vorrebbero vederci insieme, ma noi stiamo cercando di mantenere il rapporto come tra una coppia di amici. Sono i nostri poteri a unirci, ci capiamo e per questo ci sosteniamo a vicenda".
Anche Emily VanCamp ha parlato di una relazione, quella tra il suo personaggio e Capitan America, che in Civil War hanno diverse scene importanti insieme: "Nei fumetti vanno incontro a una relazione complicata, un aspetto che trovo molto interessante, non so quanto ci spingeremo in là con i film: vedremo. So che per alcuni è strano, visto che Steve è stato innamorato della zia di Sharon, Peggy, ma ci sono più di una generazione di mezzo, forse può aiutare a prendere meglio la cosa". Nessun dubbio invece sulla forza del suo personaggio: "Sharon è una tosta nei fumetti: è stato bello giocare con questo aspetto. Questi film sono divertenti da girare, è bello farne parte".
Le menti dietro Civi War: i fratelli Russo e Kevin Feige
Presenti alla conferenza stampa londinese anche i fratelli Anthony e Joe Russo, già registi di Captain America: The Winter Soldier, e Kevin Feige, presidente dei Marvel Studios: i registi hanno messo in evidenza come per loro le scene d'azione abbiano una funzione ben precisa: "L'azione per noi deve essere espressione di una storia forte: in questo film abbiamo un cast fantastico e molti personaggi, le scene d'azione sono costruite per farli emergere". Feige ha invece spiegato la composizione finale dei due diversi schieramenti: "La sfida è stata capire chi avrebbe fatto parte dei rispettivi team: alcuni sono ovviamente obbligati, altri invece non è stato chiaro fin da subito con chi avrebbero potuto schierarsi. Questo ha dato più intrigo alla trama. In questo senso Black Panther è un personaggio molto interessante: nei fumetti non si cura di nessun team, ha il suo scopo personale e segue quello. Abbiamo deciso comunque di inserirlo, a processo creativo già iniziato".
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A Feige è stato chiesto anche quale sarebbe il supereroe ideale per risolvere i problemi del mondo di oggi, domanda che ha creato scompiglio: "Quale supereroe potrebbe aiutare il mondo oggi? Oddio è una domanda difficile: in genere mi chiedono qual è il mio supereroe preferito o quale potere vorrei avere... Questa è più tosta!", immediato l'intervento di Paul Bettany: "Mah insomma... Visione è onnipotente e può sollevare il martello di Thor, quindi...". Feige alla fine si è espresso così: "Penso che ci vorrebbero sia Tony che Capitan America: il mondo sarebbe in buone mani", una risposta diplomatica che ha fatto insorgere Chris Evans: "Non mi piace questa risposta: voglio una risposta vera!", il punto l'ha messo però Downey Jr.: "Io nomino Occhio di Falco perché si ritira ogni dieci minuti!".
Paul Rudd e Daniel Brühl: le new entry
Reduce del film interamente dedicato ad Ant-Man, Paul Rudd fa il suo ingresso ufficiale negli Avengers con Civil War: "Tutti sono stati gentili e molto disponibili" ha detto l'attore, continuando: "È stato quasi surreale ritrovarseli tutti davanti nei loro costumi. È stata una bellissima esperienza: mi sono sentito quasi come il cugino Oliver che si aggiunge al resto della famiglia Brady". Esordiente totale invece Daniel Brühl, che interpreta l'antagonista Helmut Zemo: "È un personaggio che mi ha attratto perché non è un cliché: ha le sue motivazioni, molto umane. È profondo e ambivalente, per questo non è un villan stereotipato". Interrogato sul suo possibile ritorno, l'attore ha detto: "Mi piacerebbe, ma non lo so. Chiedetelo a Kevin (Feige)!".
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Superpoteri e camerini
Inevitabile la domanda su quale team e quale personaggio vorrebbero essere gli attori a prescindere dal proprio ruolo, Paul Bettany, che interpreta Visione, ha detto: "Sto bene così. Certo, sarebbe bello essere Iron Man, ma sto bene così". Pronta la risposta di Evans: "Avrei voluto essere in team Iron Man in realtà! Come poteri vorrei quelli di Visione: andiamo, ha una Gemma dell'Infinito conficcata in testa! Certo, non farei a cambio con trucco e costume. I governi si schiererebbero con il team Iron Man, ma è giusto: devono esserci dei limiti, non si può lasciare carta bianca a un gruppo di vigilanti. La triste verità: se gli Avengers esistessero davvero sarei team Iron Man". Jeremy Renner, che interpreta Occhio di Falco, vorrebbe invece realizzare un sogno d'infanzia: "Ho sempre voluto essere Spider Man da bambino".
La conferenza si è conclusa con il delirio più totale, nato dalla domanda: "Chi ha il camerino più grosso?". Anthony Mackie, interprete di Falcon, è stato subito indicato come colpevole: "Ho un sacco di cose, ok?! È molto bello è vero, ma Downey jr. ne ha cinque!", affermazione subito confermata da Bettany: "Robert ha i camerini più piccoli, ma ha cinque roulotte in fila, è vero!", "È come un trenino che va in giro sul set" ha rimarcato Mackie. Ma la scena l'ha rubata Bruhl: "Io non ho avuto un camerino, avevo una sedia! Ricordo che, il mio primo giorno di riprese con Robert, verso ora di pranzo mi ha chiesto se avessi delle allergie, all'inizio non avevo capito il perché della domanda. Poi, mentre ero da solo nel mio umile camerino a mangiarmi un burrito, qualcuno è venuto a chiamarmi dicendo che ero stato invitato al villaggio di Robert Downey Jr., così ho lasciato il mio burrito e da lontano ho visto questo spazio enorme con quattro o cinque roulotte. Quando se ne è andato sono stato triste perché mi aveva invitato solo due volte!".
Mackie ha aggiunto benzina sul fuoco: "A ogni film l'obbiettivo di tutti è vedere chi sarà invitato a pranzo da Robert Downey Jr.: quando vedi che qualcuno sta andando da lui diventi gelosissimo! È lui che mi ha fatto scoprire cos'è la quinoa: mi ha offerto queste bellissime perline e ho scoperto un mondo!".
L'ultima parola l'ha avuta, come sempre, proprio Downey Jr.: "Volevo invitare Sebastian, ma mi ha mandato un video di lui che allenava i bicipiti guardando un pupazzo di Iron Man decapitato: devo dire che ha metodo. Ora devo solo scoprire quali sono le sue allergie".