Nel momento in cui il nuovo film di Joss Whedon arriva finalmente anche nelle sale USA, Avengers: Age of Ultron è già un grandissimo successo in buona parte del mondo. Soltanto in Italia nei primi giorni oltre un milione di spettatori hanno potuto assistere alle nuove avventure dei supereroi più amati al mondo, ma quanti possono dire di aver effettivamente colto ogni dettaglio?
Non è certo una questione di disattenzione o di cultura fumettistica, la verità è che la prima cosa che colpisce al termine del film è la densità impressionante di informazioni e situazioni a cui si è assistito: in due ore e 21 minuti Whedon è riuscito ad inserire più personaggi, più combattimenti, forse perfino più battute rispetto al primo film.
Quello che manca, ma non è certo un male, sono gli "spiegoni" tipici di questi film, manca la lunga (ma necessaria) premessa del primo capitolo in cui veniva presentati agli ignari spettatori tutto quello che c'era da sapere sui mitici Vendicatori.
Questo secondo capitolo invece parte già in corsa e di fatto non si ferma proprio mai, grazie ad un montaggio serratissimo (e, in alcuni momenti, anche discutibile) e alla scelta, anche coraggiosa, di spiazzare a volte i meno attenti e i meno esperti. Abbiamo quindi deciso di "spiegarvi" in dieci punti alcune cose che potrebbero esservi sfuggite e che magari potrebbero anche fornirvi una nuova scusa per tornare in sala!
1. Lo S.H.I.E.L.D. e la premessa mancante
Siete contenti di aver visto Avengers: Age of Ultron prima degli americani? Anche noi, certo, però così facendo siamo stati costretti a perderci un pezzo della continuity del Marvel Cinematic Universe. Proprio com'era stato fatto l'anno scorso con Captain America: The Winter Soldier anche per questo nuovo film sugli Avengers, l'episodio di Agents of S.H.I.E.L.D. immediatamente precedente all'arrivo in sala del film (The Dirty Half Dozen è andato in onda il 28 aprile, il film arriva nelle sale USA il 1 maggio) viene usato come una sorta di ponte tra gli avvenimenti della serie e quelli dell'universo cinematografico.
Certo, l'anno scorso - con tutto quello che succede tra Captain American, Nick Fury, lo SHIELD e l'Hydra - l'impatto della e sulla serie era stato di gran lunga superiore, ma comunque nell'episodio vengono citati il Barone von Strucker e i suoi esperimenti, tra cui i due gemelli Maximoff, così come una visione "di uomini fatti di metallo che distruggono un'intera città". E poi ha comunque un certo fascino veder concludersi l'episodio con l'Agente Coulson (Clark Gregg) che telefona a Maria Hill (Cobie Smulders) per dare le coordinate della fortezza dell'Hydra e invitarla a chiamare gli Avengers!
2. Lo stile di Whedon
Joss Whedon è principalmente un autore e sceneggiatore, ma quando è dietro la macchina da presa si è sempre divertito a lasciarsi andare anche a scelte di regia piuttosto particolari e spettacolari. In The Avengers due sequenze in particolare hanno lasciato il segno: il momento in cui la macchina da presa ruota attorno agli Avengers, per la prima volta tutti uniti, compatti e pronti a combattere, e il lungo piano sequenza durante la battaglia di New York (per capirci, quello che termina con Hulk che sferra il pugno a tradimento a Thor).
In Age of Ultron queste due sequenze vengono di fatto ripetute, anche se nell'ordine opposto: il film inizia praticamente con un lungo combattimento (sempre in piano sequenza) che ci fa vedere gli Avengers più che mai in perfetta armonia, mentre nel finale torna la ripresa a 360° che però, invece che segnare l'inizio della collaborazione tra questi supereroi, diventa di fatto l'ultimo momento in cui il gruppo dei Vendicatori così come l'abbiamo conosciuto è insieme.
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3. Banksy
Il misterioso artista inglese viene ironicamente citato da Tony Stark quando vede il graffito (Peace) lasciato da Ultron nella cella di Strucker dopo averlo ucciso.
Ma in realtà il vero Banksy (o comunque un ottimo imitatore) l'avevamo già visto all'opera nella città di Sokovia: quando Stark manda la Iron Legion e ci sono le proteste dei cittadini, sullo sfondo si possono chiaramente vedere delle street art dallo stile inconfodibile a tema Iron Man.
4. Il cameo di Stan Lee
Questa volta era piuttosto facile notarlo, ma in ogni caso, per chi non lo sapesse "il papà dei supereroi Marvel" è il simpatico veterano di guerra che vuole a tutti i costi provare il liquore alieno offerto da Thor. Quando lascia la festa, mezzo stordito e completamente ubriaco, Stan Lee esclama Excelsior! (in originale, in italiano un più banale Eccellente!), ovvero la stessa frase con cui era solito chiudere la storica rubrica mensile ("Stan's Soapbox") presente nei fumetti Marvel negli anni '60. Piccola curiosità, lo stesso Lee ha commentato che questo di Age of Ultron è (finora!) il suo cameo preferito.
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5. I protagonisti "nascosti"
L'intelligenza artificiale Jarvis è sempre stata tra i più importanti alleati di Iron Man e quindi degli Avengers, in questo film però acquista tutt'altra importanza nel momento in cui si "trasforma" in Visione e diventa di fatto un Avenger in carne e vibranio, con le fattezze di Paul Bettany, che già nei film precedenti a Jarvis aveva prestato la voce. L'importanza di Jarvis nel film viene omaggiata fin dall'inizio con l'adesivo che si trova nel Quinjet, "Jarvis is my co-pilot", che fa ovviamente il verso ai tanti adesivi religiosi che sono tanto di moda negli USA.
Un secondo, importantissimo attore che non vediamo mai ma ascoltiamo soltanto (anzi ascoltano gli altri, perché noi italiani non abbiamo il piacere) è ovviamente James Spader, che presta la voce ad Ultron - una voce, è bene dirlo, non modificata elettronicamente - e che è stata la prima ed unica scelta di Whedon proprio per la sua bravura. E' giusto segnalare anche che i colleghi sono stati molto colpiti dalla sua performance il primo giorno sul set tanto da tributargli un meritato applauso.
Un ultimo, ma non per questo meno importante, attore che ama trasformarsi e nascondersi è Andy Serkis che in questo film ha anche una piccola parte con il suo volto (il trafficante d'armi Ulysses Klaue) ma in realtà è presente più di quanto si possa immaginare. La sua esperienza nel campo della performance capture (per chi non lo sapesse è stato Gollum ma anche i due scimmioni King Kong e Cesare) è stata infatti la base di partenza per i movimenti sia di Hulk che di Ultron con il nuovo motion capture system chiamato Muse e sviluppato dalla Industrial Light & Magic.
6. Assenti giustificati
C'è tanta gente in questo Avengers: Age of Ultron, eppure c'è chi proprio non sembra accontentarsi! Certo, l'assenza delle due superfidanzate di Stark e Thor, ovvero Pepper Potts e Jane Foster, si fa sentire e sono gli stessi protagonisti a scherzarci su, ma d'altronde un cameo di Gwyneth Paltrow e Natalie Portman ha il suo costo e per un film che ha già un budget di 250 milioni di dollari risparmiare dove si può non ci sembra una cattiva idea.
Diverso il discorso per il Loki di Tom Hiddleston, adorato da tutti i fan del primo film, e che sembrava dovesse invece esserci in questo secondo capitolo, anche se per pochi minuti. Forse lo vedremo nelle (tante) scene tagliate che saranno presenti nelle edizioni DVD; d'altronde è evidente a tutti che le parti relative a Thor sono quelle che più hanno sofferto di problemi di montaggio. Ricordate per esempio la misteriosa donna che si intravedeva nel primo trailer?
Parlando poi di "persone scomparse", c'è una battuta che Sam Wilson/Falcon fa al suo amico Captain America durante la festa e che riguarda delle ricerche che apparentemente non hanno portato a nulla: parlano ovviamente di Bucky Burnes, il Winter Soldier di cui si sono perse le tracce ma che probabilmente rivedremo direttamente nel prossimo Captain America: Civil War.
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7. I segreti della Stanza Rossa
No, non stiamo parlando del Mr. Grey di Cinquanta sfumature di grigio, ma dell'amata (da noi tutti, ma soprattutto da Joss Whedon) Vedova Nera interpretata da Scarlett Johansson che dopo essere stata "colpita" da Scarlet Witch è costretta a rivivere alcuni momenti del suo misterioso passato certamente non piacevoli. Quello che forse non tutti sanno è che questa Stanza Rossa che vediamo nelle sequenze oniriche non è al suo debutto ufficiale nel Marvel Cinematic Universe, ma era stata già mostrata, in modo leggermente più approfondito, ai telespettatori poche settimane prima nella (mini)serie Agent Carter.
8. Finalmente una morte!
Non pensate male, a noi dispiace per il povero Quicksilver, però la situazione morti/non morti del Marvel Cinematic Universe stava diventando davvero una barzelletta (o quantomeno un meme, come quello che trovate qui di fianco).
Il produttore Kevin Feige aveva annunciato che ci sarebbe stato davvero un morto questa volta, e sebbene tutti (anche voi, ammettetelo!) durante il film davano per spacciato Occhio di falco, la scelta è caduta su un nuovo arrivato. A proposito del tormentato ma divertente rapporto tra questi due Avengers, avevate notato che il figlio di Clint (come si vede dal video inviato a Natasha sul finale del film) si chiama Nathaniel Pietro Barton? E' ovviamente un omaggio da parte di Hawkeye a colui che gli ha permesso di tornare sano e salvo a casa.
9. Le citazioni
In ogni opera di Whedon che si rispetti non possono mancare citazioni alla cultura popolare o anche ad altre opere. Questa volta sono forse meno del solito (ma chissà che molte non siano andate perdute in sala di montaggio), però ce ne è una che non potrà che entusiasmare i whedoniani e in particolare i fan di Firefly: la minacciosa frase che Ultron pronuncia "People have looked to the sky and seen hope. I'll take that from them first" non può che far pensare alla sigla culto della serie sci-fi che si chiudeva con "you can't take the sky from me".
Agli appassionati di fumetti poi non sarà sfuggito il nome in codice dell'Hulkbuster, Veronica. Nella celebre serie a fumetto USA intitolata Archie, il protagonista è conteso tra due donne molto diverse tra loro e costantemente in competizione: Betty e Veronica. Sappiamo, anche dai precedenti film su Hulk, che l'innamorata storica di Bruce Banner si chiama Betty Ross, quindi ironicamente Whedon decide di trovare una "compagna" per il bestione verde che sia l'esatto opposto, e chiamarla Veronica. Oltre ai piani sequenza già citati, c'è poi un altro omaggio ad un momento culto di The Avengers, ed è ovviamente il pugno finale dato dall'Hulkbuster ad Hulk che richiama ovviamente quello inflitto a Thor durante la Battaglia di New York.
Infine c'è la famosa citazione a Star Wars che ormai ufficialmente compare in ogni film della Fase 2 e che riguarda l'amputazione di un braccio. Questa volta l'onore tocca al già citato Ulysses.
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10. La fantomatica sequenza Post Credits
Il combattimento tra Spider-Man e Hulk dopo i titoli l'avete visto tutti, no?
Scherzi a parte, se ne è tanto parlato ma ormai sappiamo tutti che di scene post credits non vi è traccia; vogliamo però parlare di quella Mid-credits?
Perché è vero che non è tra le più memorabile del Marvel Cinematic Universe, ma è sicuramente tra le più misteriose: Thanos guarda Il Guanto dell'Infinito e dice che "allora se ne dovrà occupare personalmente", ma nessuno si è chiesto cosa c'entri tutto questo con tutta la questione Ultron?
Non che noi abbiamo la risposta, sia chiaro, è anzi probabile che non esista proprio ad oggi una risposta a questo quesito, ma ci sembra davvero strano inserire un qualcosa di totalmente slegato da quello che abbiamo appena visto, perché al massimo questo scorcio di Thanos sarebbe dovuto andare al termine di Guardiani della Galassia...
L'altra domanda che non possiamo non porci è come Thanos sia venuto in possesso del Guanto, visto che l'unica volta che ci era stato mostrato era in possesso di Odino, nella sua Sala dei Trofei ad Asgaard. Insomma se la Marvel voleva incuriosirci con questa sequenza l'ha certamente fatto, però a dirla tutta noi volevamo davvero Spider-Man. O quantomeno un secondo giro di shawarma!
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