Stephen Edwin King nacque il 21 settembre 1947 a Portland, Maine. Il padre, Donald King, fece perdere le sue tracce due anni dopo la nascita, lasciando alla moglie l'incombenza di allevare da sé Stephen e David, il figlio che la coppia aveva adottato nel '44.
La famiglia visse un'esistenza errabonda per molti anni, a causa del carattere precario delle occupazioni lavorative di Nellie Ruth King: oltre che nel Maine, i King vissero in Connecticut, Indiana, Massachusetts, Illinois e Winsconsin, per tornare a stabilirsi nello stato d'origine, ed esattamente nel centro rurale di Durham, nel 1958, affinché la madre di Stephen potesse occuparsi degli anziani genitori e i ragazzi potessero frequentare le scuole locali e la chiesa metodista.
Il 1954 fu un anno molto importante per Stephen: assistette alla proiezione dell' horror-movie Il Mostro Della Laguna Nera, e scoprì in soffitta i libri appertenuti al padre, tutti classici di Poe, Lovecraft e Matheson.
Sempre in quell'anno King scrisse il suo primo racconto: la storia di un dinosauro, che dopo secoli di ibernazione nel cuore di un ghiacciaio, prende ad aggirarsi per la Terra, seminando il panico; ma alcuni scienziati si accorgeranno che è allergico al cuoio conciato e riusciranno così a sconfiggerlo.
In occasione del suo undicesimo compleanno, ricevette in regalo la sua prima macchina da scrivere: una Underwood che divenne però ben presto inservibile a causa del definitivo cedimento della lettera "t", della "n" e della "e" (King la ricorderà con affetto in Misery).
Iscrittosi alla scuola superiore di Lisbon Falls, King prese a pubblicare da sé i suoi racconti. Il fratello David si era procurato un ciclostile, con cui stampava regolarmente il suo giornalino, Dave's Rag. Stephen utilizzò l'apparecchio per stampare duecentocinquanta copie della sua versione narrativa di The Pit and The Pendulum, un film con Vincent Price - tratto dal racconto di Poe - che lo aveva terrorizzato al cinema, e in tre giorni arrivò a piazzarne settanta ai suoi compagni di scuola. La sua prima esperienza di successo commerciale finì bruscamente quando fu richiamato dal preside che lo invitò a smettere.
Durante gli anni della high school, il giovane scrittore completò anche il suo primo romanzo, The Aftermath, una storia ambientata subito dopo un olocausto nucleare, e riuscì a far pubblicare il suo primo racconto, I Was a Teenage Grave Robber, sulla Comics Review. Ma la sua pubblicazione più eclatante fu "The Village Vomit", uno scritto polemico inviato al giornale della scuola, che gli costò tre giorni di sospensione e lo fece riflettere sul potere della parola scritta. Nell'estate del '66, subito dopo il diploma, King iniziò la stesura Getting It On, un breve thriller psicologico pervaso di rabbia giovanile.
Importanti influenze gli vennero dallo studio dei romanzieri del naturalismo inglese e da Burton Hatlen, un docente d'inglese che teneva interessanti seminari sulla mitologia americana contemporanea. Ad Hatlen King sottopose la sua ultima fatica, un romanzo dal titolo La lunga marcia, che colpì profondamente il professore, il quale, assieme ad altri membri della facoltà, incoraggiò le ambizioni del promettente allievo.
Nel frattempo, King pubblicava diverse storie su riviste universitarie (in parte apparse anni dopo nella raccolta di racconti intitolata Night Shift) e gestiva un rubrica personale ("King's Garbage Truck") sul giornale del college. A dispetto dell'educazione ricevuta, piuttosto conservatrice, partecipò con passione all'attività politica studentesca e ai movimenti pacifisti.
Durante l'ultimo anno di studi tenne un corso sulla letteratura popolare come co-docente, forse l'unico caso di studente con incarichi da insegnante nella storia dell'università del Maine. Quello stesso anno conobbe la futura moglie Tabitha Spruce, che, come lui, aveva un impiego part-time presso la biblioteca del college.
I primi tempi del loro rapporto non furono facili: King non trova impiego da insegnante e comincia a lavorare presso una pompa di benzina prima, in una lavanderia industriale poi. Unica gioia la nascita della prima figlia Naomi Rachel nel 1972.
Pochi mesi dopo, lo scrittore ottene un posto alla Hampden Academy, e la piccola famiglia si trasferì in un trailer a Hermon, dove King era costretto a scrivere nel cubicolo della caldaia. In queste condizioni, durante un fine settimana invernale, scrisse il romanzo fantascientifico L'uomo in fuga, che fu rifiutato sia dalla Doubleday che dalla Ace Books.
King, frustrato e sofferente, stava scivolando nell'alcolismo. La moglie lo convinse ad ampliare una storia che aveva ripescato dal cesto dell'immondizia, e King spedì il manoscritto così ottenuto a Bill Thompson, della Doubleday. Questi ne fu entusiasta. Carrie avrebbe avuto bisogno di una sommaria revisione, e poi sarebbe diventato il romanzo d'esordio della più incredibile carriera editoriale degli ultimi cinquant'anni.
Carrie uscì nella primavera del 1974, riscuotendo un clamoroso successo, e trascinando King dal baratro dell'autodistruzione verso un'incredibile serie di successi.
Nel 1977 King decise di crearsi una seconda identità letteraria, quella di Richard Bachman, con la quale riesce a farsi pubblicare ben cinque romanzi giovanili. Anche Bachman sembrava promettere una carriera da brivido, ma nel 1985 un attentissimo fan smascherò abilmente lo scrittore.
Pochi mesi dopo la pubblicazione del romanzo Carrie in hardcover, la Dobleday vendette alla NAL i diritti per l'edizione economica per ben 400.000. Gli anni di stenti per la famiglia King erano finiti, e a soli ventisei anni Steve poteva abbandonare gli espedienti che avevano sostentato la giovane famiglia per dedicarsi all'attività di scrittore. Different Seasons, pubblicato nel 1982, caratterizzato quasi totalmente dall'assenza di elementi soprannaturali. Nella postfazione a Stagioni Diverse, King racconta che, giunto il momento di decidere che cosa dare alle stampe dopo il successo di Carrie, propose al suo editor di fiducia alla Doubleday, Bill Thompson, due manoscritti, i cui titoli provvisori erano "Blaze" e "Second Coming". Il primo era scritto sulla falsariga di Of Mice and Men di John Steinbeck, mentre il secondo era la versione kinghiana di Dracula di Bram Stoker.
La scelta cadde su Second Coming (che sarebbe stato pubblicato con il titolo 'Salem's Lot - in Italia Le notti di Salem).
Nei primi anni '80, in cui il successo dello scrittore si accrebbe grazie alle prime trasposizioni cinematografiche dei suoi lavori, King ricadde nell'alcolismo e della tossicodipendenza, da cui uscì solo alla fine del decennio, grazie alla forza di carattere e all'amore della moglie. King ha esorcizzato quel periodo della sua vita in diverse figure di alcolisti spietatamente tratteggiate nei suoi romanzi, come Jack Torrance in Shining o Joe St. George in Dolores Claiborne.
Negli ultimi due decenni, tra un bestseller e l'altro, King ha vissuto un'esistenza tranquilla con Tabby e i tre figli, Naomi Rachel, Joseph Hillstrom e Owen Phillip.
Nel giugno del '99 è rimasto vittima di un gravissimo incidente da cui si è salvato per miracolo. La convalescenza è stata lunga e dolorosa, e lo scrittore è arrivato anche a considerare la possibilità di concludere la sua carriera; pochi tra i suoi fan avevano preso sul serio questi proclami che venivano da una persona che ha un bisogno fisico di scrivere per almeno quattro ore al giorno, per 362 giorni l'anno (si ferma solo il 4 luglio, a Natale ed nel giorno del suo compleanno).
Nel 2004 King ha concluso la sua opera più ambiziosa, La torre nera, una saga western/fantasy costituita da sette romanzi. Finita quella, e abbandonate le velleità di ritiro, il quasi sessantenne King è tornato alle vecchie abitudini, e a un ritmo di pubblicazione costante.
Oggi lui e Tabitha vivono tra la calda Florida e la loro villa a Bangor, Maine.
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2019 Soggetto
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