Kevin Feige: "Il vero successo dei film Marvel? Non è solo al boxoffice"

In una intervista il boss della Marvel Kevin Feige spiega quali sono gli elementi che sanciscono il vero successo dei film, a prescindere dagli esiti al boxoffice.

Robert Downey Jr. durante la sua trasformazione in Iron Man
Robert Downey Jr. durante la sua trasformazione in Iron Man

Quando si parla di Marvel, la prima cosa che viene in mente sono i record al botteghino e gli introiti generati dal franchising di quell'universo popolato da personaggi iconici quali Iron Man, Hulk, Thor e via dicendo. Eppure Kevin Feige, il potente demiurgo che lo ha reso cinematograficamente possibile pensa che, per quanto i soldi siano una bella gratificazione, non sono il metro di giudizio con cui valutarne il successo. Quello che conta per Feige è la capacità di resistenza di un film, la sua tenitura nel tempo e nel cuore del pubblico.

Così spiega in una intervista: "Piace alla gente? Ne parlano una settimana dopo? Un mese dopo? Io spero che questo possa accadere anche anni dopo. Ho sempre pensato che non si possa davvero capire l'impatto di un film fino a quando non sono passati anni. Ora sono passati anni per noi. Ben dieci dal primo Iron Man e tutti questi personaggi sono ancora più popolari di quanto non lo siano mai stati fino ad ora. Le persone vogliono vederli ancora, capire come sono cambiati, come è successo a Thor in Ragnarok, come hanno fatto Iron Man o Captain America. Questo è veramente eccitante per tutti noi".

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Doctor Strange: Benedict Cumberbatch in una foto del film Marvel
Doctor Strange: Benedict Cumberbatch in una foto del film Marvel

Il discorso di Kevin Feige si innesta indubbiamente anche all'interno del progetto di pianificazione che la Marvel sta attuando da tempo, grazie al quale ha anche azzardato puntare su personaggi decisamente più di nicchia, trasformandoli in vere e proprie star come Guardiani della Galassia o Doctor Strange. E' chiaro che il modello a cui cercano di ispirarsi sono i classici per ragazzi (ma non solo) usciti tra la fine degli anni Settanta e gli Ottanta: "Penso ai film che ho amato da bambino, come Ritorno al futuro o i film di Guerre stellari che sono oggi ancora rilevanti come non lo sono mai stati. Questa è la vera prova. Sono passati più di trenta, quarant'anni. Noi abbiamo altri trent'anni per capire quale sia stato il nostro impatto. Ma già a di distanza di dieci posso dire che stanno andando piuttosto bene".

Solo il tempo potrà dire se le affermazioni di Page vanno nella direzione giusta oppure no. Però, l'impressione è che sia sulla buona strada.