David Fincher aveva un'idea ben precisa sull'aspetto che doveva avere Mank, doveva sembrare infatti che il film sembrasse uscito dalla cantina di Martin Scorsese.
Girato in un elegantissimo bianco e nero, Mank è ambientato tra gli anni '30 e '40 a Hollywood e racconta le vicissitudini dello sceneggiatore di Quarto potere, Herman J. Mankiewicz.
In una nuova intervista con il New York Magazine, David Fincher ha spiegato che voleva un look vintage per il suo film, simile a una vecchia pellicola ritrovata negli archivi:
"Ren Klyce, che è il sound designer, e io abbiamo cominciato a parlare anni fa di come volevamo che il film sembrasse un ritrovamento degli archivi della UCLA o dello scantinato di Martin Scorsese. La nostra idea era di girare a una risoluzione altissima e poi degradarla. Così abbiamo provato a riprodurre l'aspetto di quell'epoca, probabilmente abbiamo perso due terzi di risoluzione per ottenere quel sapore antico, e poi abbiamo aggiunto graffi e bruciature."
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Parlando della qualità del suono, Fincher ha spiegato la volontà di dargli un effetto vintage:
"Tutto il suono è stato compresso perché suonasse come negli anni '40. La musica è stata registrata con vecchi microfoni e così si sente una sorta di sfrigolio e sibilo - si percepisce negli archi, ma lo abbiamo ottenuto principalmente con gli ottoni. Quello che sentite è un revival, un vecchio cinema in cui si proietta un film. Abbiamo fatto saltare la colonna sonora come quando si cambia bobina. Questo per me è uno dei suoni più confortevoli della mia vita. L'abbiamo chiamata patina, questi piccoli schiocchi e crepitii che trovo bellissimi."
Mank segna il ritorno di David Fincher al lungometraggio dai tempi di Gone Girl, uscito nel 2017. Il film vede nel cast Gary Oldman, Amanda Seyfried, Lily Collins, Ferdinand Kingsley, Tom Pelphrey, Arliss Howard e Tom Burke nel ruolo di Orson Welles.
Mank sarà disponibile su Netflix a partire dal 4 dicembre.