La star de Il Gladiatore 2, Paul Mescal, rivela il motivo per cui non ha consultato Russell Crowe per avere consigli quando ha interpretato il ruolo di Lucio. Sebbene il personaggio di Crowe, il comandante Massimo Decimo Meridio, sia morto alla fine de Il Gladiatore (2000), la sua eredità è destinata a sopravvivere nel seguito, come svela il trailer che anticipa l'uscita del film, prevista per il 14 novembre.
In una recente intervista con Extra, Paul Mescal ha rivelato di non aver contattato Crowe prima di accettare il ruolo di Lucio ne Il Gladiatore 2. Secondo l'attore, il suo personaggio era una bestia piuttosto diversa e ha deciso di caricarsi sulle sue spalle l'intera responsabilità della performance.
"Quando ho letto la sceneggiatura ho pensato, 'Oh, Lucio è un'entità diversa.'" ha spiegato. "Mi piacerebbe discutere con Russell di tante cose. Abbiamo vissuto esperienze simili, ma mi sentivo sicuro del mio lavoro di attore avendo Ridley Scott, perché alla fine devo affrontare tutto da solo. Non ci sono scuse. Non puoi fare affidamento su nessuno oltre alla sceneggiatura, al regista e a te stesso, quindi penso che tu debba diventare un'isola".
Anche Ridley Scott è intervenuto sulla questione, usando due attori di James Bond come esempio del perché Mescal non dovrebbe sentirsi obbligato a rivolgersi al suo predecessore:
"Voglio aggiungere qualcosa a questo. Perché Roger Moore dovrebbe chiamare Sean Connery e dire, 'Sto per fare Bond'? Per cosa lo farà? È una domanda sciocca".
L'influsso di Russell Crowe nel sequel
In precedenza, Paul Mescal aveva commentato l'incredibile colpo di scena legato al personaggio di Russell Crowe nel trailer de Il Gladiatore 2 che ha confermato una popolare teoria dei fan.
Il Gladiatore 2, Russell Crowe: "Non sono coinvolto, ma sono un po' geloso"
Nonostante la differenza tra i personaggi di Lucio e Massimo citata dallo stesso Mescal, tra i due eroi vi sono delle somiglianze e il legane che li unisce è un link molto forte tra i due film. Il trailer ha rivelato che Lucio alla fine indosserà l'armatura di Massimo e con lui condivide anche l'abitudine di sentire la terra del Colosseo nelle sue mani prima di un combattimento.
Non avrebbe avuto senso coinvolgere Russell Crowe nella storia de Il Gladiatore 2 visto che Massimo è morto, ma è importante notare quanto il suo personaggio sia cruciale per il successo del film originale che Ridley Scott spera adesso di replicare.