Colin Firth è l'ultimo di una serie di attori e attrici a schierarsi pubblicamente contro Woody Allen.
Nel 2014 Firth è stato diretto dal maestro newyorkese in Magic In The Moonlight, ma a quanto pare le accuse di molestie ribadite in tv dalla figlia adottiva del regista, Dylan Farrow, hanno fatto breccia anche nella mente della star inglese.
Colin Firth ha, infatti, dichiarato: "Non lavorerò più con Woody Allen".
Lo scorso anno Firth si era pronunciato apertamente contro Harvey Weinstein, produttore di Il discorso del re, ammettendo di vergognarsi per non aver fatto di più quando l'attrice Sophie Dix gli aveva parlato di un imbarazzante incontro con Weinstein avvenuto 25 anni prima.
Prima di Colin Firth, Mira Sorvino, Greta Gerwig e Rebecca Hall hanno preso le distanze da Allen, mentre i giovani interpreti del suo nuovo film, A Rainy Day In New York, Selena Gomez e Timothée Chalamet, hanno fatto delle consistenti donazioni all'associazione Time's Up Legal Defence Fund e ad altri enti benefici quali l'LGBT Center di New York e l'associazione contro le molestie Rape, Abuse & Incest National Network (RAINN).
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