The Walking Dead 9, intervista a Greg Nicotero: “Gli zombie devono rimanere minacciosi”

Gregg Nicotero parla di The Walking Dead: una chiacchierata con il papà degli zombie, da anni produttore e regista della serie che promette un ritorno alle origini.

Uno zombie nell'episodio Days Gone Bye di The Walking Dead
Uno zombie nell'episodio Days Gone Bye di The Walking Dead

Il suo primo credit significativo in campo cinematografico è stato Il giorno degli zombi (1985), dove lavorò a stretto contatto con George Romero e Tom Savini. Insieme a Robert Kurtzman e Howard Berger ha fondato la KNB, artefice di effetti speciali artigianali e trucco per film diretti da Eli Roth, Quentin Tarantino e Robert Rodriguez e serie TV come Breaking Bad e Masters of Horror. Questo è Greg Nicotero, uno dei nomi più importanti dell'industria cinematografica e televisiva americana, ora attivo anche come produttore e regista grazie a The Walking Dead 9, di cui è uno dei realizzatori principali sin dalla genesi dello show, quando fu incaricato di creare gli zombie. La serie tv è ora giunta alla nona stagione, di cui Nicotero ha diretto il primo episodio - qui potete leggere la nostra recensione di The Walking Dead 9x01 - andato in onda in America il 7 ottobre. Per festeggiare questo debutto si è prestato a un'intervista telefonica di gruppo.

N.B. Si sconsiglia la lettura a chi non ha visto la premiere della stagione.

Greg Nicotero

Un'evoluzione graduale

Sei noto soprattutto per il tuo lavoro nel campo del trucco e degli effetti speciali, ma negli ultimi anni, grazie alla serie, sei anche diventato produttore e regista. Era un traguardo a cui puntavi?

No, per nulla. Sono sempre stato appassionato di effetti speciali e creature design, sono cresciuto ammirando il lavoro di Tom Savini, Rick Baker e Rob Bottin. La regia è iniziata come una questione pratica, su alcuni progetti come La terra dei morti viventi e The Mist mi sono occupato della seconda unità quando c'erano di mezzo effetti particolari. Poi, con The Walking Dead, sono stati Frank Darabont e Gale Anne Hurd a decidere di promuovermi a produttore esecutivo mentre giravamo la seconda stagione, e fu sempre Frank a propormi di dirigere un episodio. Devo tutto a lui. È stata ed è tuttora un'esperienza bellissima, ogni giorno imparo qualcosa di nuovo sull'arte di raccontare storie.

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Passando alla stagione in corso, è ufficiale che Andrew Lincoln lascerà la serie a breve. Secondo te chi è il candidato migliore per diventare il nuovo leader del gruppo?

Abbiamo molti personaggi forti. Quello che posso dire è che Daryl, Michonne e Carol avranno una presenza molto importante. Tutti e tre sono interpretati da grandi attori, ed è importante, come abbiamo visto nella premiere, sentire i loro punti di vista e vedere come interagiscono tra di loro. Secondo me stiamo tornando alle radici dello show, all'epoca delle stagioni 3 e 4, dando il giusto spazio alle scene in cui due personaggi si parlano e dicono quello che pensano.

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Un ritorno strappalacrime

The Walking Dead: Scott Wilson nell'episodio Indietro non si torna
The Walking Dead: Scott Wilson nell'episodio Indietro non si torna

Sappiamo che torneranno alcuni interpreti storici, tra cui Scott Wilson che è scomparso da poco. Com'è stato lavorare nuovamente con loro?

Ognuno di loro - Scott, Sonequa Martin, Jon Bernthal - ha lasciato un marchio indelebile sul programma, e avere l'opportunità di riportarli sul set è stato eccezionale. Siamo una famiglia un po' strana, manteniamo dei rapporti stretti anche dopo che i personaggi sono stati uccisi. Per quanto riguarda Scott nello specifico, sono riuscito a mostrargli la scena che ha girato, e ricordo che sul set dissi ad Andrew Lincoln che il senso dello show sta tutto lì, nel rendere omaggio a questi magnifici personaggi. Mi ha ricordato gli anni d'oro della serie, e spero, come ho già detto, che gli spettatori notino che stiamo cercando di tornare ai fasti delle prime stagioni. Sarà molto strano rivedere Scott sullo schermo e non poterlo chiamare per parlarne dopo la messa in onda, perché la sua performance è bellissima.

Una scena dell'episodio Una via d'uscita di The Walking Dead
Una scena dell'episodio Una via d'uscita di The Walking Dead

Ci sono molti bambini nello show. Come reagiscono i giovani attori quando vedono gli zombie, e quale sarà la reazione dei personaggi, costretti a crescere in questo mondo?

Questa è un'ottima domanda, e avremo modo di esplorare quell'argomento nella nuova stagione. Se teniamo presente la cronologia della serie, ci sono bambini che non ricordano neanche il mondo prima dell'epidemia, quindi va preservata la loro innocenza, ma devono anche adattarsi all'ambiente circostante. Per quanto riguarda i bambini sul set, per loro è come se fosse Halloween ogni giorno. Di solito vengono ad osservarci mentre lavoriamo al trucco o agli effetti speciali, sono affascinati da questo aspetto del programma.

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Conflitto imminente

The Walking Dead: Lauren Cohan nell'episodio The Key
The Walking Dead: Lauren Cohan nell'episodio The Key

La nona stagione sembra voler porre l'accento sul conflitto tra Rick e Maggie. Cosa possiamo aspettarci, considerando che entrambi lasceranno lo show?

La scena con loro due sul balcone, nella premiere, è la prima che abbiamo girato. Adoro la performance di Lauren Cohan, perché Maggie adesso ha una fiducia in sé che prima mancava, soprattutto nella scena in cui giustizia Gregory.
L'evoluzione del personaggio mi piace molto, e Lauren ha fatto un ottimo lavoro negli episodi che andranno in onda prossimamente.

The Walking Dead: degli erranti in una scena dell'episodio Time for After
The Walking Dead: degli erranti in una scena dell'episodio Time for After

In quanto "papà" degli zombie, come ti senti quando li uccidono nella serie?

[Ride, n.d.r.] Mi arrabbio solo quando i registi decidono di non girare primi piani degli zombie. Per me è importante che rimangano una minaccia seria. Ci sono stati dei momenti, quest'anno, in cui le sceneggiature contenevano sequenze con gli zombie che potevano risultare comiche, e io le ho rimosse. È un equilibrio delicato: i protagonisti uccidono gli zombie da alcuni anni, quindi sono diventati abbastanza bravi altrimenti sarebbero già morti, ma va preservato il senso della minaccia. Voglio che gli zombie facciano paura.