La seconda parte della nostra rubrica mensile di recensioni homevideo si apre con The Nun - La vocazione del male, horror che ha ben figurato al botteghino e appartentente al filore di Conjuring. Altro thriller horror a tinte forti è Revenge, mentre Joaquin Phoenix è l'asoluto protagonista di Don't Worry, che segna il ritorno di Gus Van Sant. A seguire una bella opera d'autore come L'albero dei frutti selvatici, seguito dalla brillante commedia francese Madame. Spazio poi alla commedia dai toni surreali di Un nemico che ti vuole bene con Diego Abatantuono.
Dal Conjuring Universe le origini del demone: The Nun
IL FILM. Terzo spin-off della saga horror dopo quelli della bambola Annabelle, ed ennesimo successo al botteghino, The Nun - La vocazione del male esplora un altro angolo tenebroso del Conjuring Universe e racconta le origini di Valak, il demone dalle sembianze di suora che appare in The Conjuring - Il caso Enfield. Il film diretto da Corin Hardy, con Demian Bichir e Taissa Farmiga tra i protagonisti, si svolge in una spettrale abbazia della Romania, dove una giovane suora si suicida. Per indagare sull'evento, il Vaticano manda un prete specializzato in strani fenomeni e una novizia che deve ancora prendere i voti. Scopriranno i segreti di un luogo terrificante, ma rischieranno la vita e anche le loro anime.
IL BLU-RAY. The Nun - La vocazione del male è disponibile in homevideo anche in alta definizione, con un blu-ray targato Warner Bros. Entertainment Italia di ottima fattura tecnica e discreto negli extra. Se l'audio è l'aspetto più eclatante dell'edizione, anche il video è di buona fattura, nonostante debba fare i conti con numerose scene di grande oscurità nei meandri dell'abbazia. In questi casi il quadro è fisiologicamente più morbido, con un'inevitabile pastosità che resta sempre sotto controllo. La solidità comunque non viene mai meno e il dettaglio resta sempre buono, per poi farsi incisivo negli esterni ben illuminati, dove il quadro può respirare e acquistare una maggior nitidezza. In questi casi anche il croma diventa più intenso, mentre la tavolozza è decisamente desaturata e sobria all'interno dell'abbazia. Discreti gli extra: oltre a 12 minuti di scene tagliate, troviamo tre featurette: A New Horror Icon (5') sull'aspetto del demone, Gruesome Planet (6') sulle ambientazioni rumene e The Conjuring Chronology (4'), sul franchise e il collegamento fra i personaggi.
DA NON PERDERE. Il dolby digital 5.1 italiano offre già un coinvolgimento di spessore, in sintonia con quelle che sono le suggestioni di un horror, fra sussurri, jump scare, grida, vento e colonna sonora. I rear sono belli attivi e pimpanti, con un'ottima direzionalità, e il sub offre buone entrate. Ma come si potrà immaginare, il Dolby Atmos inglese (c'è anche il DTS HD 5.1) è incredibilmente più efficace: c'è più energia, la spazialità è più accentuata, la dinamica è al top, i rumori arrivano da ogni lato con potenza e precisione (ad esempio le campanelle nel cimitero o lo stormo di corvi), mentre e i bassi a tratti sono davvero devastanti. A completare il tutto i dialoghi perfettamente integrati nel mix.
La tremenda vendetta sanguinaria è donna: Revenge
IL FILM. Presentato lo scorso anno al Torino Film Festival, è arrivato in homevideo Revenge, violenta e sanguinaria storia di vendetta tutta al femminile, diretta da Coralie Fargeat e con protagonista una formidabile Matilda Lutz. L'attrice italiana veste i panni (molto succinti) di una ragazza molto sexy, che trascorre alcuni giorni in una moderna villa in mezzo al deserto con il suo amante. Arrivano anche gli amici di lui per una battuta di caccia, ma uno di loro equivoca gli atteggiamenti sensuali della ragazza e la violenta. Per liberarsi di lei, i tre uomini la uccidono. Ma lei non è morta, anzi è pronta a una spietata caccia all'uomo nel deserto.
IL BLU-RAY. Koch Media ha riservato a Revenge la solita grande cura dei prodotti della collana Midnight Factory. Il film è presentato nella consueta elegante slipcase, corredata di booklet. Il video è davvero ottimo e riproduce i lussuosi ambienti della casa, nonchè gli sterminati paesaggi** del deserto con grande nitidezza e cura per il dettaglio. Esplosivo il croma, caratterizzato da colori intensi e febbrili e tonalità calde, con grande evidenza per il rosso del sangue che impazza a più riprese. Formidabile anche l'audio, ma anche gli extra non sono da meno. Oltre al booklet di 12 pagine e al trailer, troviamo due gallerie fotografiche su making of e backstage (11' in tutto), la featurette Effetti speciali di make-up**** (3'), un'intervista alla regista Coralie Fargeat (20') e una alla protagonista Matilda Lutz (26').
DA NON PERDERE. Le tracce DTS HD Master Audio 5.1 presenti sia in italiano che in originale sono veramente coinvolgenti. L'asse posteriore è molto attivo sia per gli effetti che per la musica ed abbraccia lo spettatore appoggiando quello anteriore con un mix di qualità. Sia i rumori nella casa, sia i rombi dei motori nel deserto, sia gli spari che tutte le scene di azione e inseguimento, restituiscono un paesaggio sonoro molto avvincente, dove ogni piccolo rumore è ben enfatizzato e dove anche il sub ha una parte importante sottolineando bassi profondi e muscolari.
Joaquin Phoenix disabile, alcolizzato, artista: Don't Worry
IL FILM. Fra dramma e commedia Gus Van Sant racconta in Don't Worry la turbolenta esistenza dell'artista John Callahan, uomo con un passato di alcolista e rimasto paralizzato in seguito a un incidente automobilistico all'età di 21 anni. Nei suoi panni si cala un convincente Joaquin Phoenix, capace di sfoderare con efficacia le note di umorismo nero e politicamente scorretto che caratterizza le sue vignette al vetriolo, con cui è risucito a esorcizzare le difficoltà di una vita estremamente complicata.
IL BLU-RAY. Don't Worry è approdato in homevideo anche in alta definizione, grazie al blu-ray CG/Adler Entertainment. Il prodotto sfodera un ottimo video, sicuramente la parte migliore dell'edizione. Buono anche l'audio con le tracce DTS-HD Master Audio 5.1 in italiano e inglese. A farla da padrone sono i dialoghi, peraltro sempre chiari e dal buon timbro, mentre l'ambienza è limitata proprio per le tematica della vicenda. Si può apprezzare comunque l'intervento dei rear per qualche effetto ma soprattutto per dare più corposità alla colonna sonora. Negli extra, oltre al trailer, troviamo le interviste al protagonista Joaquin Phoenix (8′) e al regista Gus Van Sant (8′).
DA NON PERDERE. Il video mette in mostra un quadro di qualità, capace di catturare in modo efficace il girato digitale e di trasmettere sempre uno spiccato senso di profondità. La grana presente è naturale, frutto di precise scelte stilistiche, mentre il dettaglio è molto incisivo, addirittura superlativo in alcuni primi piani, ma ottimo anche sui fondali. Croma esuberante con neri profondi, mentre le flessioni nelle scene scure e nei momenti più complicati per luminosità, sono tutto sommato limitate.
Nella Turchia rurale di Ceylan: L'albero dei frutti selvatici
IL FILM. Ennesima prova da grande maestro per Nuri Bilge Ceylan, che in L'albero dei frutti selvatici racconta di un giovane, aspirante scrittore, che tornando in Turchia, nel suo villaggio di origine situato nella parte rurale del paese, si trova a dover fare i conti con i debiti del padre, dedito alle scommesse, e allo stesso tempo cerca di racimolare i soldi necessari a pubblicare il suo libro. Un racconto intimo di un rapporto fra padre e figlio che serve al regista per raccontare soprattutto la Turchia, ancora legata a tante tradizioni del passato, e alle difficoltà dei giovani in questo contesto.
IL DVD. L'albero dei frutti selvatici è arrivato in homevideo con un DVD targato Parthènos/Lucky Red/Mustang e distribuito da CG Entertainment. Un prodotto soddisfacente sul piano tecnico, ma povero di extra visto che è presente solamente il trailer. Buono comunque il video, mentre l'audio, presente con le tracce Dolby digital 5.1 italiana e turca, riesce a fare il suo compito in modo corretto, con dialoghi chiari e precisi, e un'ambienza discreta che mette in risalto tutti i numerosi rumori soprattutto della campagna, tra vento e frusciare di foglie, anche se c'è la sensazione che i rear avrebbero potuto dare un apporto ancora maggiore in qualche scena.
DA NON PERDERE. Per essere un film di oltre tre ore, il video presenta un buon video che riesce a tenere sotto controllo la compressione. Ovviamente nelle tante scene con la vegetazione il quadro soffre sui campi lunghi, con alcune sgranature e qualche aliasing, ma in generale la tenuta è buona e una certa solidità va mantenuta, grazie soprattutto ai molti esterni diurni. Un plauso comunque al dettaglio, che soprattutto sui primi piani dei protagonisti raggiunge ottimi traguardi per lo standard DVD.
Se la domestica viene presa per nobildonna: Madame
IL FILM. Arriva direct to video il francese Madame, classica commedia degli equivoci con due big come Toni Collette e Harvey Keitel fra i protagonisti, ma con un supercast completato da Rossy de Palma e Michael Smiley. Una coppia di americani benestanti, Bob e Anne, si trasferiscono a Parigi e mentre si preparano a dare una cena lussuosa ricca di amici importanti e sofisticati, lei scopre che a tavola saranno in tredici. In fretta e furia arruola la domestica più fedele, convincendola a fare la parte della nobildonna spagnola. A tavola finirà però per far invaghire di lei un dandy inglese, dando vita a una serie di equivoci e di bizzarre avventure.
IL BLU-RAY. Madame arriva in homevideo anche in alta definizione grazie al blu-ray targato Koch Media, di buon livello sul piano tecnico, ma povero di contenuti speciali visto che è presente solamente il trailer. Il video è certamente la parte più brillante dell'edizione, ma si difende bene anche l'audio, presente con le tracce DTS HD 5.1 italiana e originale. Il film è basato soprattutto sui dialoghi, peraltro cristallini e dal timbro deciso, mentre il resto dei diffusori è chiamato a una parte secondaria. In ogni caso, qualche cenno di ambienza è colto con puntualità e soddisfacente direzionalità anche dall'asse posteriore, che però mostra maggior convinzione quando si tratta di appoggiare la colonna sonora.
DA NON PERDERE. Molto convincente il video, sempre nitido e brillante in ogni circostanza, grazie anche a una fotografia luminosa. Gli interni lussuosi della casa sono catturati con grande efficacia, facendo emergere dettagli e particolari in maniera incisiva. Ma anche quando la vicenda si trasferisce all'esterno, il quadro resta sempre molto piacevole, con un dettaglio elevato su incarnati e ambienti, mentre il croma vivido dai colori intensi asseconda le immagini sempre frizzanti. Anche le poche scene più scure rivelano un'ottima tenuta del quadro, con una rumorosità molto limitata.
Commedia noir con Abatantuono: Un nemico che ti vuole bene
IL FILM. Una commedia noir, tra risate e colpi di scena, surreale e bizzarra. Un nemico che ti vuole bene, vive sul carisma di Diego Abatantuono (che ha contribuito allo script) e sulla simpatia di Antonio Folletto. La vicenda vede protagonista un ricercatore che una notte, per puro caso, salva la vita a un killer. Quest'ultimo, però, entra prepotentemente nella sua esistenza dicendo che per ricambiare il favore è disposto a uccidere il suo peggior nemico. Solo che il professore, apparentemente, dice di non averne. Ma intanto, grazie anche al killer, scopre vive in una famiglia piena di segreti e cattiverie.
IL DVD. Un nemico che ti vuole bene è arrivato in homevideo con il DVD targato Warner Bros. Entertainment Italia. Il video è di buon livello, pur con alcune comprensibili flessioni nelle scene più scure, soprattutto nella pioggia all'inizio. Il dettaglio è valido sui primi piani, ma anche i fondali hanno una tenuta soddisfacente, offrendo una visione piacevole grazie anche a un croma naturale. Ancora più convincente il reparto audio, mentre gli extra, oltre al trailer, contengono solamente un backstage di 6 minuti con momenti sul set e interviste.
DA NON PERDERE. Il Dolby digital 5.1 è una bella sorpresa e riesce a rendere frizzante l'ascolto di un film basato comunque soprattutto sui dialoghi. Già l'inizio con la pioggia e l'incidente il reparto riesce a creare un bel coinvolgimento, con appoggi precisi dell'asse posteriore e un discreto apporto del sub. Per il resto, ogni effetto di ambienza è sempre ben sottolineato, con dislocazione precisa e buon impatto. I dialoghi perfetti e la calda resa della colonna sonora completano un buon reparto.