The Falcon and The Winter Soldier è finalmente arrivata, con un primo episodio che getta la basi per quanto vedremo nei sei episodi che compongono la serie TV disponibile su Disney+. Una produzione di livello elevato che vuole essere in linea con gli standard a cui ci ha abituati l'Universo Cinematografico Marvel, un aspetto che ha tenuto a sottolineare Kevin Feige nella conferenza di presentazione di questo nuovo progetto, "la seconda ad arrivare su Disney+, ma la prima a cui abbiamo iniziato a lavorare." Non è una novità, infatti, che sarebbe dovuta essere questa serie e non WandaVision ad aprire le danze di questo cammino seriale sulla nuova piattaforma streaming, riportando in prima linea i personaggi interpretati da Anthony Mackie e Sebastian Stan, anche loro intervenuti per parlare dell'evoluzione dei rispettivi personaggi.
L'esperienza dell'Universo Cinematografico Marvel... in TV
"Volevamo provare a noi stessi, al pubblico ma anche ai nostri protagonisti, che essere in tv non vuol dire essere meno grandioso di quanto sarebbe stato come film, che avremmo lavorato ugualmente duro e messo la stessa quantità di sangue, sudore e lacrime nel progetto." Queste le parole con cui Kevin Feige ha introdotto la discussione sulla nuova serie, "una vera esperienza da MCU", facendo capire l'ambizione con cui i Marvel Studios stanno affrontando questi nuovi lavori, già evidente nell'appena conclusa WandaVision (ne abbiamo parlato nella recensione del primo episodio di The Falcon and The Winter Soldier).
Un approccio confermato dalla regista Kari Skogland, che ha spiegato come sin dall'inizio "ho lavorato come se stessimo facendo un film da sei ore", ispirandosi insieme allo sceneggiatore Malcolm Spellman a celebri buddy movie come 48 ore o Rush Hour, perfetti per comunicare le dinamiche tra i protagonisti. Sull'impianto visivo Kevin Feige ha però richiamando direttamente il primo episodio già disponibile, che "parte col botto, perché ci siamo detti che nel fare una serie su Falcon e il Soldato d'Inverno, avremmo dovuto iniziare con la miglior azione mai vista."
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La coppia perfetta
La serie, con le sue sei ore contro le due di un film, è però l'occasione per scavare a fondo in Falcon e il Soldato d'inverno. "Impareremo chi sono questi personaggi", ci ha detto ancora Feige confermando quanto già espresso sull'opportunità offerte dalle serie di approfondire i personaggi dell'Universo Marvel. E quelli interpretati da Anthony Mackie e Sebastian Stan funzionano benissimo insieme. "Ci sono venti secondI in Civil War" ha dichiarato Malcolm Spellman, "in cui è stato chiaro a tutti che questa coppia avrebbe funzionato in un film o un franchise". Nella chiacchierata emergono anche ispirazioni come il primo Arma letale e Bad Boys, per mettere in scena questa coppia così eterogenea ma affiatata.
Scopriremo di più di entrambi, così come l'hanno scoperto i loro interpreti. Anthony Mackie si è detto sorpreso e felice di scoprire che Sam Wilson è originario di New Orleans, "perché è la miglior città del mondo", ma soddisfatto soprattutto per l'evoluzione che sta avendo nell'universo cinematografico così come l'aveva avuta nei fumetti, assecondando i tempi che cambiano. Anche Sebastian Stan era preoccupato nel rendere l'evoluzione del suo Bucky Barnes, nel capire chi sia ora, rispetto a quanto assimilato e consolidato nel percorso sul grande schermo. Una ricerca della propria identità e accettazione del proprio passato che l'attore ha trovato stimolante.
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Il lavoro sul tono
Necessario centrare il tono della serie e "l'alchimia con Sam Wilson parallela a quella mia con Anthony", ha spiegato Sebastian Stan. Il loro rapporto è la fusione dei rapporti tra le due coppie, dentro e fuori lo schermo. "Io e Sebastian" ha detto infatti Mackie "non potremmo essere più diversi l'uno dall'altro. Ma c'è rispetto reciproco, comprensione e apprezzamento dell'altro. Ascoltiamo, impariamo e ci insegnano l'un l'altro. Rendiamo ognuno di noi la miglior versione di se stesso e ci correggiamo quando non lo siamo." Lo ha confermato Stan che ritiene che "siamo migliori a causa delle persone che ci circondano."
Un rapporto inevitabilmente influenzato dall'assenza di Steve Rogers venutasi a creare post-Endgame. La serie affronta il tema di quel vuoto e dell'eredità, così come altre conseguenze di quanto accaduto con Thanos, lo schiocco e il successivo blip. Le stesse motivazioni che vedremo negli antagonisti di questo show risiedono in quanto accaduto e nel mondo che si è venuto a creare, in cui echeggia anche la nostra contemporaneità. "Ogni villain della seri" ci ha detto infatti Malcolm Spellman "vede se stesso come un eroe."
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Ci sarà una seconda stagione? Inevitabile la domanda su un possibile futuro per
The Falcon and The Winter Soldier, ma la risposta di Kevin Feige è chiara non solo per quanto riguarda questo progetto, ma tutti quelli che vedremo su Disney: "Capisco la domanda, perché le persone chiedono in base a quello che conoscono, ma noi ci stiamo avvicinando a questi lavori come facciamo con i film, cercando di fare del nostro meglio, altrimenti non ci sarà altro. Se ci dovesse essere la possibilità, di certo ci sono idee, ma la differenza è che questi personaggi andranno avanti e indietro tra le serie e i film. Quindi come e dove li ritroveremo dipenderà dalle situazioni: a volte sarà direttamente in una nuova stagione, a volte sarà in un film."
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