"Come si cambia, per non morire. Come si cambia, per ricominciare". Lo cantava Fiorella Mannoia a Sanremo negli anni '80, anche se dubitiamo che i Duffer Brothers avrebbero potuto inserirla nella colonna sonora di Stranger Things 3, la terza stagione della serie tv cult dal 4 luglio di ritorno su su Netflix, colonna sonora che, colonna sonora che ha ben altre frecce nel suo arco. Come si cambia, dicevamo: la differenza tra una serie e un film è che la prima può durare molte stagioni, e il film (sequel a parte), una volta uscito, è fatto e finito. Il fatto che una serie duri nel tempo permette agli autori di far crescere, o cambiare, dei personaggi che non funzionavano, o che erano semplicemente solo abbozzati, prendere dei personaggi secondari e farli diventare principali. Un caso di scuola è stato quello di Lost che, nel corso degli anni, ha lavorato non tanto sui personaggi ma su alcuni sviluppi delle storie, questo anche ascoltando il parere dei tantissimi fan che ne discutevano nei forum. Quanto ai personaggi, ricordiamo un caso piuttosto eclatante in Melrose Place, serie degli anni Novanta: Michael Mancini, che nelle primissime stagioni era semplice e tranquillo, un medico e un marito, a un certo punto è stato completamente ribaltato, diventando un fedifrago, un cospiratore, un diabolico motore delle vicende più noir della storia. Un vero e proprio villain.
Stranger Things 3: la nostalgia non abita più ad Hawkins
Appena finita la terza stagione della serie Netflix - di cui abbiamo parlato nella nostra recensione di Stranger Things 3 - ci è venuta voglia di rewatch, di andarci a rivedere le prime puntate, di guardare la storia da capo. La prima cosa che balza agli occhi è quanto siano cresciuti i quattro ragazzini protagonisti. E la sensazione è che guardare Stranger Things sarà come assistere a una sorta di Boyhood di questi personaggi che amiamo così tanto, vedendoli crescere dall'infanzia all'adolescenza in tempo reale, o quasi, come abbiamo fatto con l'Ellar Coltrane nel film di Linklater. Ma, se i quattro protagonisti crescono e si evolvono piuttosto naturalmente, altri personaggi hanno avuto una maturazione imprevista, a volte quasi una U Turn, un'inversione ad U. Vediamo quali sono stati i cambiamenti più sorprendenti.
5. Nancy Wheeler
Nancy Wheeler (Natalia Dyer) entrava in scena prima di tutto come la sorella di Mike Wheeler (Finn Wolfhard), grande amico dello scomparso Will Byers (Noah Schnapp) e uno dei motori della storia. Già nella prima puntata capivamo che Nancy aveva una sua storia, un suo percorso. Che seguiva tutti i cliché dei teen movie americani, degli anni '80 e non, quella della brava ragazza alle prese con un amore un po' pericoloso, da un lato, e le mean girls della scuola, dall'altro. Il ragazzo è Steve Harrington e, non preoccupatevi, ne parleremo fra poco. Gli amici di Steve la chiamano "la perfettina", e Nancy è questo: una ragazza studiosa, timorata, vestita in modo casto e con i capelli lunghi raccolti ai lati con due fermagli. Nella terza stagione la metamorfosi di Nancy arriva a compimento. La vediamo vestita più da donna, i capelli più corti, ricci e vaporosi. Ma è soprattutto una donna che vuole trovare il suo posto in quello che è un "men's men's world", come direbbe James Brown, un mondo di uomini. Nancy infatti è alle prese con uno stage al giornale locale, dove viene letteralmente mobbizzata da una serie di uomini beceri e retrogradi che la considerano buona solo per prendere il pranzo, e non le danno credito quando propone di seguire un'inchiesta su alcuni fatti strani che stanno accadendo a Hawkins. Avrà ragione lei. Ma quello che conta è che sia una donna che non si accontenta di stare in secondo piano, ma che vuole essere protagonista. È molto credibile che negli anni Ottanta, in un ambiente simile, una giovane donna non venisse presa sul serio. Ma è ancora così? Negli anni del #metoo il personaggio di Nancy è molto attuale.
4. Karen Wheeler
La signora Karen Wheeler (Cara Buono) è una delle sorprese dei primi episodi della di Stanger Things 3. Siamo andati a rivederci le prime puntate, ed era tutta un'altra storia. Una madre di famiglia comprensiva e devota, un po' annoiata dal marito (presumiamo), ma totalmente dedita ai tre figli. Tutto, in lei, aveva toni spenti: da quei capelli poco luminosi che le coprivano parte del volto, completamente senza trucco, ai vestiti, anche quelli sui toni del marrone e privi di personalità. Nella seconda stagione aveva avuto un sussulto, quando, alla sua porta, aveva bussato Billy, il fratellastro di Max. Uno spunto che torna nelle prime puntate della stagione 3: Billy è il bagnino della piscina di Hawkins, e la signora Wheeler e le sue amiche fanno il conto alla rovescia per il cambio turno e il suo ingresso sulla scena. La nuova signora Wheeler è vestita per uccidere, in uno sfavillante costume intero, molto sgambato, di un rosa e un azzurro accesissimi, che mettono in risalto quel fisico che, nelle prime due stagioni, avevamo completamente ignorato. L'ombretto sugli occhi riprende il costume, i capelli, luminosi e vaporosi, sono raccolti leggermente per mettere in evidenza il viso e quel rossetto rosso, che, più tardi, vedremo abbinato a un vestito provocante per un appuntamento galante. C'è addirittura chi ha paragonato Karen Wheeler a Samantha Jones, l'iconico personaggio di Kim Cattrall in Sex and the City. La svolta di Karen è però solo abbozzata, per varie ragioni la storia prende altre strade e il personaggio è un po' accantonato. Ci piace quando dice con forza alla figlia Nancy di farsi sentire e seguire la sua strada. Chissà quale sarà la sua, nell'attesa quarta stagione.
3. Joyce Byers
Era stata la sorpresa della prima stagione di Stranger Things: Joyce Byers, interpretata da Winona Ryder, la madre di Will Byers, personaggio che era il motore della storia della prima (e anche della seconda) stagione. Joyce si gettava anima e corpo nella sua ricerca, dando fondo a tutte le energie, fisiche, emotive ed economiche. E anche sfidando ogni logica, credendo di poter comunicare con il figlio con delle luci di Natale o con una canzone dei Clash. Joyce Byers vedeva in scena una Winona Ryder inedita, combattiva e dimessa: i Duffer Brothers le hanno chiesto proprio di eliminare gli "occhioni alla Winona Ryder", e lei si era tagliata le ciglia appositamente. La Joyce della terza stagione si è rilassata: non è più angosciata dalla scomparsa del figlio, e si lancia in un'investigazione che la riguarda meno direttamente. I capelli sono più lunghi e più curati, ricci con una frangetta a incorniciare il viso, sempre bellissimo. E gli abiti, sempre casual - jeans, maglietta e camicione - lasciano intravvedere le sue forme. Ma nella stagione 3 cambia proprio il tono del personaggio di Joyce: è più brillante, quasi da commedia della Guerra dei Sessi anni Quaranta, e appaiono certe smorfie tipiche dell'attrice che, chi ha visto la premiazione di Stranger Things ai SAG Awards del 2017, conosce bene. Abbiamo parlato di Guerra dei Sessi, perché la tensione sessuale tra lei e Hopper è uno dei motori della stagione, e sfocia in duetti molto divertenti, fatti di un continuo litigare e riavvicinarsi.
2. Eleven
Eleven (Millie Bobby Brown), Undici nella versione italiana, è il personaggio che è naturalmente destinato a cambiare di più nel corso di Stranger Things. Appena arrivata nel mondo di Hawkins, dopo essere stata una cavia da laboratorio, era quasi un alieno (e non a caso le dinamiche della storia, con Mike che la nasconde in casa, richiamano quelle di E.T. L'Extraterrestre). Era un alieno, un essere asessuato, i capelli rasati quasi a zero e i vestiti maschili di Mike indossati come prima cosa, era un neonato che doveva apprendere tutto dalla vita, dalle parole al cibo alla televisione.
Nel corso delle stagioni l'abbiamo vista in vari look: una bambina con i capelli che iniziavano a ricrescere, e i vestiti sportivi, l'abito rosa molto femminile, e un po' buffo, il look post punk con cui torna da Chicago dopo aver conosciuto i suoi simili, le camicione di flanella con cui la fa vestire il padre putativo Hopper. Fino all'ultima trasformazione, che avviene con lo shopping che fa insieme a Max (Sadie Sink) al centro commerciale. Undici ora ha il suo look, quello di una preadolescente degli anni Ottanta: un miniabito nero stampato con vari colori, una camicia nera e gialla su un pantalone leggermente largo, citando così apertamente Madonna mentre sentiamo Material Girl - ne abbiamo parlato a proposito delle canzoni di Stranger Things 3 - con i capelli raccolti da un fiocco, una giacca lucida e gli immancabili guanti di pizzo. Undici è finalmente una ragazza come le altre, ed è anche pronta a dire la parola Amore.
1. Steve Harrington
In una parola: idolo. Siamo andati a rivederci le prime puntate di Stranger Things per capire che no, non ci sbagliavamo: Steve Harrington (Joe Keery) lo detestavamo. Non era cattivo; è che lo disegnavano così. Steve, come Nancy, era un altro cliché da teen movie americano: il ragazzo più in vista della scuola, quello più cool, vestito con nonchalance ma sempre a posto. A lui interessava solo portarsi a letto Nancy, pensavamo (capiremo che non era proprio così), e fare i bullo con chi era un po' diverso, come Jonathan Byers e la sua macchina fotografica. Steve aveva anche i capelli più scuri, meno luminosi, e spesso impomatati di gelatina in un effetto molto anni Cinquanta, che in America non è mai passato di moda. Chi avrebbe mai immaginato di vederlo con i capelli luminosi e ariosi, ottenuti con una cura tutta particolare, come confessa a Dustin alla fine della seconda stagione? Ecco la ricetta: usare Fabergè Organics sia shampoo che balsamo, aspettare che i capelli siano umidi, non bagnati, e applicare quattro spruzzi di lacca Farrah Fawcett! Uno dei momenti più divertenti della seconda stagione non è messo lì a caso. Ci mostra l'intimità che si è creata tra la nostra coppia preferita di tutte le serie Netflix, Steve e Dustin (Gaten Matarazzo). E quello che di fatto è il nuovo ruolo di Steve, quello di fratello maggiore (quello con cui parli di ragazze), mentore, consigliere e protettore di Dustin e dei suoi amici. Una vera inversione a U, una svolta a 360 gradi che ha preso un personaggio qualsiasi e lo ha trasformato in uno dei punti di forza di Stranger Things. Nella nuova stagione ai duetti con Dustin si aggiungono quelli con la collega Robin, interpretata da Maya Hawke. Abbiamo scoperto che Steve è un pezzo di pane, che è simpaticissimo, che ama aiutare gli altri. Ora è il momento che anche lui trovi l'amore. Quello di una ragazza. Quello dei milioni di fan di Stranger Things ce lo ha già.