Quali sono le due serie tv del momento? Quelle, per intenderci, che hanno fatto incetta di premi agli Emmy con dei premi Oscar come protagonisti del calibro di Kevin Spacey, Robin Wright e Matthew McConaughey ? La risposta é facile, perfino ovvia, visto che i loro titoli sono sulla bocca di tutti gli appassionati e degli addetti ai lavori che guardano a queste produzioni con un filo di invidia. Stiamo evidentemente parlando di True Detective e di House of Cards, arrivata alla seconda stagione. Entrambe faranno parte della prossima stagione di Sky Atlantic HD che, attraverso il presidente Visco, al Roma Fiction Fest presenta con evidente orgoglio un palinsesto che sempre di più vanta una qualità così alta da mettere in ombra anche il cinema.
A dichiararlo é anche la voce importante ed esperta di un regista come Bernardo Bertolucci, attraverso un video a sorpresa, ammette la sua passione proprio per True Detective. "Visto che da qualche anno sono costretto a casa mi sono appassionato a questa forma di racconto. Era tanto, però, che aspettavo un prodotto come True Detective e finalmente é arrivato facendo fare al linguaggio televisivo un passo avanti incredibile. Cosa mi attrae particolarmente delle serie? Sicuramente il fatto che in loro trovo dei valori persi dal cinema. Ad esempio hanno riconquistato il diritto ai tempi morti, cose che sul grande schermo non ci possiamo più permettere." Ad arricchire ulteriormente la stagione ci sono anche altri titoli come Fargo, in onda da dicembre, The Fall, la quinta stagione di Boardwalk Empire - L'impero del crimine e The Knick, la nuova produzione targata HBO diretta da Steven Soderbergh e interpretata da Clive Owen.
Detective come loro
Storicamente la HBO é il network deputato alla sperimentazione e all'individuazione dei progetti più innovativi. Non è un caso, dunque, che una storia come True Detective, considerato dal creatore Nic Pizzolatto come una antologia visiva, abbia trovato il suo spazio in questo canale. Una fiducia che, non solo é stata ricambiata dall'ascolto pari a dodici milioni di spettatori a puntata negli Stati Uniti, ma anche da una pioggia di nomination agli Emmy. Divisa in otto puntate tutte dirette da Cary Fukunaga, la serie é stata apprezzata dalla critica soprattutto per la sua capacità di aprire un dialogo diretto con il linguaggio tipicamente cinematografico. Punto focale di questa detective story ambientata nella paludosa Louisiana non sono tanto gli omicidi, quanto i due protagonisti, i due agenti Rustin Cohle e Martin Hart, interpretati da Matthew McConaughey e Woody Harrelson. A dare la voce italiana sono due attori abituati a confrontarsi con interpreti internazionali come Adriano Giannini e Pino Insegno. "Avevo visto le prime due puntate della serie mentre ero negli Stati Uniti e ne sono rimasto incantato tanto da chiamare Sky e propormi per il doppiaggio di McConaughey. - ricorda Giannini - e alla fine ci sono riuscito. L'impresa è stata senza dubbio impegnativa ma, può sembrare assurdo, quando ti trovi fronte ad un attore così, con tutte queste qualità interpretative, il tuo compito è in qualche modo facilitato perché mettono a tua disposizioni tutte le indicazioni necessarie. A quel punto devi solamente lasciarti andare ed a entrare negli occhi del personaggio respirando con lui."
La vicenda, che vedremo su Sky Atlantic dal 3 ottobre, inizia nel 1995 quando i due si imbattono nel corpo di Dora Lange, vittima di un omicidio rituale, e copre un arco di 17 anni sviluppandosi su due piani temporali. "Affrontare il doppiaggio con alle spalle una esperienza di attore da al tuo lavoro un respiro più grande - spiega Insegno - _ è come se tu mettessi un elemento in più, qualche cosa che esula completamente dalle intenzioni programmate. Si tratta dell'imprevedibilità che ti aiuta a comprendere meglio le interpretazioni cui dai voce e a ridare sfumature diverse e personali."_
Washington va in onda
Se True Detective vanta ascolti da capogiro, House of Cards può fare sfoggio di un parter di fan d'eccezione. Stiamo parlando niente meno che del Presidente degli Stati Uniti Barack Obama e dell'ex first lady Hillary Clinton. E se la serie, ambientata nelle stanze del potere politico é riuscita ad intrigare anche chi quel ruolo lo detiene nella realtà, un motivo ci sarà. Indubbiamente molto si deve alla interpretazione di Kevin Spacey che ha portato la lotta del suo Frank Underwood a livelli di macchinazione e spregiudicatezza mai vista fino ad ora. Ma la seconda stagione, che su Sky Atlantic vedremo dal 23 settembre, si avvale anche della partecipazione sempre più evidente di Robin Wright, una donna capace di inserirsi alla perfezione nel pericoloso mondo del potere. La serie, dopo aver conquistato tre Emmy Awards e un Golden Globe, riprende a seguire i passi di Frank e della sua sanguinaria scalata allo studio ovale della Casa Bianca. Chiunque blocchi la sua strada dovrà vedersela con una spietata sete di potere, unico valore per il protagonista. Accanto a lui ancora la moglie Claire . La coppia, legata da un matrimonio di sangue, continua a tessere la sua tela per portare Frank ai massimi livelli senza alcuno scrupolo. Tratta dal romanzo di Michael Dobbs, la serie porta ancora il tocco di David Fincher cui si alternano dietro la macchina da presa molti ospiti tra cui la stessa Robin Wright e il premio Oscar Jodie Foster.