La Awards Season è ormai giunta al termine, o piuttosto al suo "gran finale": domenica notte, al Dolby Theatre di Los Angeles, le fatidiche buste sveleranno infatti i nomi dei vincitori della 88° edizione degli Oscar, in un'annata contraddistinta da una competizione serrata durante i vari precursors, da alcune omissioni clamorose al momento dell'annuncio delle nomination, ma anche dalle polemiche per gli #OscarsSoWhite e dal boicottaggio di vari membri dell'establishment hollywoodiano (incluso Spike Lee, neo-destinatario dell'Oscar alla carriera).
Oscar 2016: tutti i premi! Vincono DiCaprio, Spotlight e Morricone
E come già negli scorsi anni, vogliamo accompagnarvi all'appuntamento più atteso di Hollywood con le nostre previsioni definitive sui grandi favoriti nelle singole categorie, ma anche sui possibili upset, ovvero le eventuali sorprese dell'ultima ora. Oggi partiamo dalle categorie tecniche, che spesso sono quelle dall'esito più incerto, per poi spostarci in seguito alle categorie di maggior prestigio. (domani pubblicheremo i nostri pronostici per le categorie principali)
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Miglior Sonoro
Anticipiamolo subito: agli Oscar di quest'anno, le categorie tecniche saranno il campo di battaglia fra i due "pesi massimi" del 2015, ovvero Revenant - Redivivo e Mad Max: Fury Road. L'avventura epica firmata da Alejandro González Iñárritu e il blockbuster post-atomico di George Miller si preparano a fare piazza pulita di statuette, lasciando ben poco agli altri titoli in lizza, e a sfidarsi in una serie di duelli all'ultimo voto. Incluso l'Oscar per il miglior sonoro (o più precisamente per il mixaggio sonoro), dove la partita si preannuncia agguerritissima: noi puntiamo su Revenant, ma una vittoria per Mad Max: Fury Road sarebbe tutt'altro che una sorpresa.
Pronostico: Revenant (runner-up: Mad Max: Fury Road)
Migliori Effetti Sonori
L'Oscar per gli effetti sonori (ovvero il sound editing), in genere, va a braccetto con quello per il sonoro, ma non sempre i due premi coincidono. Anche in questa categoria, ovviamente, il duello è tutto fra Revenant e Mad Max: Fury Road, con ben poche chance per gli altri candidati... e nel dubbio, stavolta puntiamo invece sul kolossal fantascientifico di George Miller, che fa uso di una maggior varietà di effetti sonori.
Pronostico: Mad Max: Fury Road (runner-up: Revenant)
Migliori Effetti Speciali
Ecco una delle rarissime categorie in cui, fra Mad Max: Fury Road e Revenant, a spuntarla potrebbe essere un altro candidato: e il candidato in questione risponde al titolo di Star Wars: Il risveglio della Forza, ovvero il maggiore successo di pubblico dell'intero 2015 (e non solo). La saga di Star Wars ha già trionfato in questa categoria con tutti i primi tre capitoli della trilogia originale (benché in due casi si sia trattato di premi speciali), e da questo punto di vista il settimo episodio della serie ha ben poco da invidiare ai suoi predecessori. Una vittoria di Star Wars potrebbe essere impedita soltanto da una valanga di trofei per Mad Max: Fury Road (ipotesi, comunque, tutt'altro che assurda).
Pronostico: Star Wars: Il risveglio della Forza (runner-up: Mad Max: Fury Road)
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Miglior Trucco e Acconciature
Eccoci a un'altra singolar tenzone fra Mad Max: Fury Road e Revenant, con Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve come candidato a sorpresa (destinato a raccogliere una percentuale irrisoria di voti). E in questo caso la vittoria di Mad Max: Fury Road, opera in cui il make up svolge un ruolo fondamentale per caratterizzare i vari personaggi (da quelli più importanti alle semplici comparse), sembra pressoché inevitabile.
Pronostico: Mad Max: Fury Road (runner-up: Revenant)
Migliori Costumi
Alla decima nomination della propria carriera, e a quasi trent'anni di distanza dall'Oscar conquistato nel 1986 per Camera con vista, la costumista inglese Jenny Beavan punta alla sua seconda statuetta, ma per un lavoro completamente diverso rispetto ai raffinati abiti del primo Novecento per i film di James Ivory: i costumi futuristici di Mad Max: Fury Road, che hanno permesso alla Beavan di fare man bassa di premi percursori. Jenny Beavan dovrà vedersela però con un'altra veterana del costume design, la sua conterranea Sandy Powell, che quest'anno ha conquistato ben due candidature (in totale la Powell conta nel suo curriculum dodici nomination e tre Oscar): una per i sofisticati vestiti anni Cinquanta di Carol e l'altra per gli sfarzosi abiti di Cenerentola (e in entrambi i film, con una splendida Cate Blanchett a sfoggiare i look più belli). E qualora l'Academy dovesse trovare i costumi di Mad Max: Fury Road troppo 'avanguardistici', una scelta più tradizionale potrebbe essere proprio quella a favore di Cenerentola, con lo spagnolo Paco Delgado come possibile terzo incomodo per The Danish Girl. La partita è combattutissima, ma noi azzardiamo un pronostico sulla Powell vincente.
Pronostico: Sandy Powell per Cenerentola (runner-up: Jenny Beavan per Mad Max: Fury Road)
Miglior Scenografia
Un'altra statuetta che sembra essere prenotata da Mad Max: Fury Road: il mondo post-apocalittico dipinto nel kolossal di George Miller sembra aver segnato l'immaginario del pubblico, ed è assai probabile che l'Academy scelga di ricompensare il film con Charlize Theron anche in questa categoria. Un possibile sorpasso, pilotato dalla frangia più tradizionalista dell'Academy, potrebbe arrivare però da parte de Il ponte delle spie, con la sua accurata ricostruzione della Germania in piena Guerra Fredda, ma la sensazione è che Mad Max: Fury Road abbia la statuetta in tasca.
Pronostico: Colin Gibson e Lisa Thompson per Mad Max: Fury Road (runner-up: Rena DeAngelo, Bernhard Henrich e Adam Stockhausen per Il ponte delle spie)
Miglior Montaggio
A rigor di logica, l'Oscar per il montaggio dovrebbe andare di diritto - giusto per restare in tema - a Mad Max: Fury Road, che fa dell'editing frenetico, incalzante ma sempre bilanciato alla perfezione uno dei propri massimi punti di forza, soprattutto nelle adrenaliniche sequenze d'azione. Un'alternativa al kolossal di Miller, tuttavia, potrebbe essere La grande scommessa, con l'abile intreccio di varie storie parallele e l'inserto di parentesi semi-documentaristiche. Mad Max: Fury Road rimane il netto favorito nei nostri pronostici, ma qualora il vento spirasse a favore de La grande scommessa, non è impossibile concepire un upset dell'ultima ora.
Pronostico: Margaret Sixel per Mad Max: Fury Road (runner-up: Hank Corwin per La grande scommessa)
Miglior Fotografia
Il messicano Emmanuel Lubezki si prepara ad entrare nella storia degli Oscar, con una terza statuetta consecutiva, dopo quelle ottenute per Gravity e Birdman, grazie al suo straordinario lavoro sulla luce naturale in Revenant. Difficile pensare che i membri dell'Academy possano resistere all'immenso fascino visivo e agli strepitosi piani sequenza del film di Iñarritu, nonostante il livello eccelso degli altri candidati: dalla suggestiva fotografia di John Seale per Mad Max: Fury Road ai meravigliosi giochi di luci e ombre del veterano Roger Deakins per Sicario, senza dimenticare i toni soffusi e le stupende sfumature conferite da Ed Lachman a Carol. L'Oscar, però, è ipotecato da Lubezki.
Pronostico: Emmanuel Lubezki per Revenant (runner-up: John Seale per Mad Max: Fury Road)
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Miglior Canzone
Fra tutte le categorie tecniche, probabilmente è quella su cui quest'anno è più difficile elaborare previsioni: in assenza di un assoluto frontrunner, ciascuno dei cinque brani in lizza ha qualche chance di portarsi a casa la statuetta. I due titoli più quotati, stando al buzz per i vari candidati, sono le ballate Til It Happens to You, firmata da Lady Gaga insieme alla pluricandidata Diane Warren per il documentario The Hunting Ground, e Writing's on the Wall, tema bondiano per 007 Spectre composto e interpretato dalla popstar inglese Sam Smith. Le due canzoni più raffinate ed eleganti restano però la malinconica Manta Ray di Antony Hegarty e J. Ralph e l'aria lirica Simple Song #3 di David Lang: probabilmente le più meritevoli del lotto, ma forse troppo sofisticate per i gusti dell'Academy. La maggior parte dei pronostici danno vincenti Lady Gaga e Diane Warren, ma noi proviamo a seguire i Golden Globe e a puntare su Writing's on the Wall... benché un premio a una delle canzoni meno quotate sarebbe una gradevole sorpresa.
Pronostico: Writing's on the Wall per Spectre (runner-up: Til It Happens to You per The Hunting Ground)
Miglior Colonna Sonora
Centosettantuno anni in due: saranno due magnifici ottuagenari, l'italiano Ennio Morricone (sei nomination e un Oscar alla carriera) e l'americano John Williams (cinque statuette su cinquanta nomination, il massimo numero di sempre dopo Walt Disney), a contendersi l'Oscar per la miglior colonna sonora. Williams è tornato a lavorare per Star Wars, a trentotto anni da quel Guerre stellari che gli valse uno dei suoi cinque Oscar, ma la superba partitura composta da Morricone per The Hateful Eight ha fatto piazza pulita ai precursors, e domenica dovrebbe far vincere all'infaticabile Ennio il suo primo, attesissimo e ormai quasi insperato Oscar 'competitivo'. Probabile terzo in graduatoria Carter Burwell, alla sua prima candidatura grazie alle avvolgenti musiche di Carol.
Pronostico: Ennio Morricone per The Hateful Eight (runner-up: John Williams per Star Wars: Il risveglio della Forza)
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