Un'offerta ampia e variegata sebbene nei canoni della tradizione festiva quella che sta per invadere le sale cinematografiche nelle due settimane che precedono il Natale, e che avrà i suoi pezzi forti, dal punto di vista del botteghino negli ormai proverbiali cinepanettoni, e dal punto di vista qualitativo in alcune imperdibili uscite autoriali. Dei potenziali blockbuster nostrani, incluso il cinepanettone anticipato, Matrimonio alle Bahamas, abbiamo parlato ampiamente su queste frequenze: possiamo osservare ancora come tutti i prefessionisti dell'intrattenimento ci trasportino quest'anno in location esotiche, le Bahamas appunto, ma anche i Caraibi, scenario delle avventure comiche e romantiche di Natale in crociera, e le Seychelles, dove seguiamo la seducente eroina di Una moglie bellissima di Leonardo Pieraccioni impegnata nella realizzazione di un calendario sexy. Una ricetta che non può fallire per sognare sotto l'albero: paesaggi incantevoli, acque tropicali, bellezze in bikini e risate a volontà.
Per chi vuole andare ancora oltre, e sognare, anziché le mete esotiche, addirittura un mondo parallelo, non manca il fantasy ad alto budget di provenienza anglosassone: quest'anno è la New Line a sfornare un'avventura ricca di emozioni e visivamente stupefacente. La bussola d'oro, tratto dal primo dei romanzi dell'amatissima trilogia Queste oscure materie del britannico Philip Pullman, è la storia di Lyra, bionda orfanella vivace e irriverente che vive in un'Inghilterra alternativa in cui ognuno ha accanto a sé una proiezione zoomorfa della propria anima, un daimon. L'esistenza infantile della dodicenne Lyra (Dakota Blue Richards), fatta di scorribande, giochi e molto poco studio a cura dei professori del Jordan College, cui è stata affidata dallo zio Lord Asriel (Daniel Craig), ha fine quando la bambina viene "adottata" dalla bellissima e (apparentemente) amorevole Marisa Coulter (Nicole Kidman). In breve, Lyra scoprirà una connessione tra Mrs. Coulter, Lord Asriel, la sparizione di centinaia di bambini - tra cui il suo amico Roger - e una misteriosissima sostanza chiamata Polvere, e sarà presto in viaggio verso il Nord, impegnata in una missione di cui deve sapere il meno possibile ma da cui dipende molto. Un'avventura che è solo il preludio di vicende anche più affascinanti, che saranno narrate se anche il resto della trilogia di Pullman arriverà sul grande schermo; il che, purtroppo, è in forse, a causa degli incassi non eclatanti registrati dal film al debutto negli Stati Uniti. Ma, come sappiamo, il gusto del pubblico è imprevedibile, e, in molti casi, il mancato entusiasmo delle masse USA non è certo indicatore della riuscita di un progetto.
Augurando al film Chris Weitz migliore sorte fuori dal mercato domestico, possiamo passare a parlare di un altro promettente blockbuster stelle e strisce, questa volta di animazione: trattasi ovviamente di Bee Movie, nato da un'idea del versatile attore e sceggiatore Jerry Seinfeld. Lo stesso Seinfield è la voce originale di Barry B. Benson, l'insetto protagonista della storia, che, subito dopo la laurea, non si rassegna all'idea di doversi accontentare di una carriera nella produzione del miele, come tutte le altre api operaie. In seguito ad una esilarante disavventura, sarà salvato da una bella fiorista, e il contatto con il mondo degli umani porterà a sviluppi inattesi. Il lungometraggio di Simon J. Smith e Steve Hickner ha dalla sua animazione di buon livello e uno script divertente; se qualitativamente siamo certo lontani dalla galassia Pixar, il film non mancherà di avvincere i ragazzi e di far sorridere i grandi con le solite citazioni ed omaggi "adulti". Peccato che per il pubblico di casa nostra vadano inevitabilmente perduti i cammei vocali di Ray Liotta, Oprah Winfrey e Sting.
Altra powerhouse a tutto intrattenimento è quella che porta la firma del regista Jon Turteltaub e che vanta la partecipazione del divo Nicolas Cage: Il mistero della pagine perdute è il seguito del fortunato Il mistero dei templari, campione di incassi in patria, di cui ripropone interamente la formula. Stavolta il mistero americano sulle cui tracce si ritrova il cacciatore di tesori Ben Gates (Cage) è nientemeno che l'assassinio di Abramo Lincoln, in cui sembra sia stato coinvolto un antenato di Gates. L'appassionante quest porterà Gates e i suoi soci, il simpatico Riley (Justin Bartha) e la bella Abigail (Diane Kruger), a Buckingham Palace, nella Casa Bianca, a Mount Rushmore e in numerosi altri scenografici angoli del mondo, tra enigmi a prima vista insolvibili e avvincenti scene d'azione.
Tutto un altro genere di misteri americani sono quelli che affronta Robert Redford nel suo ultimo lavoro Leoni per agnelli, anch'esso in procinto di debuttare nelle sale italiane dopo l'applaudito passaggio alla Festa di Roma. In Leoni per agnelli lo stesso Redford interpreta Stephen Malley, un carismatico e idealista professore che, inavvertitamente, induce due suoi studenti a arruolarsi e andare a combattere in Afghanistan allo scopo di "fare qualcosa di importante delle loro vite". Mentre lottano per il proprio paese e, soprattutto, per la propria sopravvivenza, i due giovani diventano il legame inconsapevole tra Malley, un senatore in odore di Casa Bianca (Tom Cruise) e un'ambiziosa giornalista (Meryl Streep). Un film denso, complesso e concettuale, dunque, per chi decide di non mandare in vacanza anche la materia grigia durante le festività.
Ma sul menu delle feste, per chi cerca cinema di spessore, c'è molto altro: anzitutto ricordiamo l'attesissimo nuovo lavoro del geniale canadese David Cronenberg, La promessa dell'assassino. Alla ricerca di spunti sui bassifondi londinesi, Cronenberg ha reclutato un esperto in materia, Steven Knight, già autore dell'eccellente script di Piccoli affari sporchi di Stephen Frears. Nel thriller La promessa dell'assassino, un monumentale Viggo Mortensen interpreta un tirapiedi della mafia russa la cui controllata, sebbene violenta, esistenza è messa gravemente a rischio dall'incontro con la dolce Anna (Naomi Watts), un'ostetrica che cerca di scoprire la verità sulla morte di una madre adolescente. Racconto asciutto e potentissimo per un Cronenberg solo apparentemente più "abbordabile" rispetto al passato e per un film che rappresenterà - con merito- un grande richiamo per il pubblico degli appassionati.
Per i cinefili più letterati è in arrivo un altro film particolarmente atteso, L'amore ai tempi del colera, tratto dall'omonimo capolavoro del Premio Nobel Gabriel García Márquez. In esso è narrata, in linea con l'inconfondibile realismo magico marqueziano, la vicenda lunga cinquant'anni dello sfortunato amore di Florentino Ariza (Javier Bardem, già in odore di Oscar per la gustosa performance nei panni di un assassino psicopatico in No Country for Old Men) per la bellissima Fermina (la nostra Giovanna Mezzogiorno). Alla regia, un nume della rom-com britannica, Mike Newell.
I sentimenti sono anche al centro di un colorato e particolare film libanese, Caramel di Nadine Labaki, giovane regista e affascinante protagonista di una pellicola che seduce lo spettatore, tra dolcissime depilazioni, confidenze a mezza voce e dilemmi tutti al femminile.
Per finire ancora cinema di genere con L'assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford, western introspettivo dal grande impatto visuale già valso al protagonista Brad Pitt, nei panni del leggendario bandito Jesse James, la Coppa Volpi all'ultima Mostra del cinema di Venezia. Il film, sosprendente esordio del neozelandese Andrew Dominik, narra la vicenda del tradimento e della morte di James, carismatico fuorilegge e idolo delle folle, e sta facendo la sua parte nella stagione degli awards al momento in corso in USA.
Come vedete, le opzioni non mancano. L'appuntamento è in tutti i cinema della penisola per un Natale come lo volete: spettacolare, divertente, sexy, emozionante, impegnato, esotico, fantastico, misterioso, e chi più ne ha più ne metta. Al prezzo di un semplice biglietto.