Tre anni dopo il grande successo di The Lego Movie l'universo cinematografico basato sui celebri mattoncini danesi è di nuovo nelle nostre sale, nella speranza - per la Warner Bros., che produce e distribuisce - di lanciare un franchise capace di rivaleggiare con i campioni d'incassi del mondo animato (Disney/Pixar, Illumination) e non (restando in campo Warner, l'intenzione è di puntare maggiormente su tre saghe in particolare: Lego, Harry Potter e DC Comics). E per testare al meglio le acque - in attesa di Lego Ninjago - Il film, già confermato per la fine dell'anno - è stata chiamata in causa la versione "giocattolo" di Batman, con la voce di Will Arnett in originale e di Claudio Santamaria (già doppiatore di Christian Bale nella versione italiana della trilogia di Christopher Nolan) nel nostro paese. E pur essendo (ufficialmente) calibrato per un pubblico più giovane, anche Lego Batman - Il film è pieno zeppo di riferimenti che faranno la gioia degli appassionati, cosa che ci si poteva tranquillamente aspettare data la partecipazione produttiva di Phil Lord e Chris Miller, registi del primo Lego Movie legati ad una poetica ricca di citazionismo. Ecco alcune di queste chicche nascoste.
N.B. Lettura sconsigliata a chi non ha visto il film.
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1. Non si salva nessuno
Già dal trailer era evidente che il film avrebbe preso di mira le precedenti incarnazioni cinematografiche del più noto eroe della DC Comics, da Adam West (o, come dice Alfred, "la fase molto strana del 1966") a Ben Affleck, con varie battute che suggeriscono che tutte le avventure del vigilante di Gotham sul grande schermo abbiano avuto luogo nell'universo Lego, con un'attenzione particolare rivolta appunto alla versione di West, tra le onomatopee che accompagnano le scene di lotta e il celeberrimo spray antisqualo. Ma la presa per i fondelli va oltre queste incarnazioni più note, poiché in occasione del pensionamento di Jim Gordon si allude alla longevità di Batman con uno spezzone, rifatto a mo' di Lego, del poco visto - fuori dagli Stati Uniti - serial cinematografico in 15 parti uscito nel 1943 (con un sequel nel 1949 che ispirò in parte la serie interpretata da West). Durante la medesima cerimonia viene tirato in ballo anche il Batman animato degli anni Novanta, evocato tramite la celebre immagina finale della sequenza d'apertura americana (vedi sotto).
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2. A volte ritornano
Chi l'ha visto in italiano molto probabilmente non se ne sarà accorto, ma nei titoli di coda viene segnalato che la voce originale di Due Facce appartiene a Billy Dee Williams, alias Lando Calrissian nella prima trilogia di Star Wars. Un dettaglio filologico piuttosto squisito, dato che Williams è stato l'interprete di Harvey Dent in Batman e Batman - il ritorno, per la regia di Tim Burton, e per contratto era previsto che tornasse anche in Batman Forever, dove Dent si trasforma appunto in Due Facce, solo che la Warner preferì sostituirlo con un attore più noto al grande pubblico, nella fattispecie Tommy Lee Jones. Per il resto, gli avversari di Batman sono doppiati in originale da vari comici più o meno famosi, tra cui Conan O'Brien, senza necessariamente rifarsi alle versioni cinematografiche precedenti, con due eccezioni: Mr. Freeze ha l'accento austriaco di Arnold Schwarzenegger, mentre Bane parla esattamente come Tom Hardy ne Il cavaliere oscuro - Il ritorno.
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3. Joker Maguire
Nella dimora di Bruce Wayne c'è anche un home theater, dove lui guarda - inizialmente da solo - Jerry Maguire, film che valse a Tom Cruise la sua seconda nomination all'Oscar e contenitore della celeberrima battuta "You complete me", presente - guarda caso - nella scena visionata dal nostro eroe. Scelta tutt'altro che casuale, poiché la stessa frase è stata usata anche dal Joker di Heath Ledger ne Il cavaliere oscuro per descrivere il rapporto malsano tra Batman e la sua nemesi. Un rapporto che proprio in questa sede, come nel film di Cameron Crowe, assume connotazioni non troppo velatamente romantiche...
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4. Arrested Robin Development
Come abbiamo già detto, la voce di Lego Batman in inglese è quella di Will Arnett, al secolo Gob Bluth in Arrested Development, strepitosa serie comica dalla quale proviene anche Michael Cera, passato dall'essere nipote di Arnett al suo pupillo in quanto doppiatore di Robin. E per rendere omaggio a questa piccola ma significativa reunion ci sono due deliziosi rimandi al mondo di Arrested Development, per l'esattezza la gag sulle incomprensioni tra Batman e Robin legate alla lingua spagnola (per cui Gob Bluth era notoriamente negato) e la presenza, alla fine del film, di una canzone di George Michael, cantante che condivide il proprio nome con il personaggio interpretato ai tempi da Cera. E a proposito di famiglia, se avete fatto caso alla scritta nei titoli di coda sulle voci aggiuntive, avrete forse notato i nomi dei figli di Will Arnett, Archie ed Abel (presumibilmente avranno partecipato alla gag dell'orfanotrofio).
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5. Nomen omen
Nella Zona Fantasma il Joker fa la conoscenza di svariati cattivi provenienti da ogni angolo della cultura popolare, da King Kong a Voldemort (il cui interprete cinematografico, Ralph Fiennes, presta la voce ad Alfred in questo film) passando per i Dalek di Doctor Who, descritti dal Joker come "robot britannici. Chiedete ai vostri amici nerd." Di questa "allegra" combriccola fa parte anche un pescecane, verosimilmente quello reso celebre da Steven Spielberg ne Lo squalo. Una presenza che di sicuro non è accidentale, poiché sul set del celebre blockbuster Spielberg diede allo squalo finto usato per le riprese un nome legato in modo indissolubile alla mitologia batmaniana: Bruce.
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