I migliori film del 2016 per la redazione: le top 20 di Elisabetta Bartucca, Max Borg e Francesco Bruni

Seconda tappa del nostro viaggio di esplorazione delle top 20 personali dei redattori di Movieplayer.it. La parola a Max, Elisabetta e Francesco.

Laurence Anyways: una scena tratta dal film
Laurence Anyways: una scena tratta dal film

Nessuno sembra rimpiangere particolarmente il 2016, da tutti i punti di vista. Ma il cinema non ha smesso di regalarci emozioni e visioni indimenticabili nemmeno in questi lunghi e tribolati dodici mesi. Come ogni anno, quindi, abbiamo sottoposto i nostri redattori alla tradizionale ordalia di scegliere i loro 20 film preferiti tra quelli usciti nelle sale italiane nell'anno appena archiviato. Vi presentiamo il risultato in una serie di articoli, che culminerà con la proclamazione della top 20 cumulativa, ricavata dalle preferenza di tutto il gruppo. Oggi tocca a Elisabetta Bartucca, Max Borg e Francesco Bruni.

La top 20 di Elisabetta Bartucca

L'amore incondizionato, folle, totalizzante e psichedelico di Laurence Anyways, quel pezzo di cielo in Room, la malinconia di Carol, l'umanità dolente di Anomalisa, il microcosmo 'circense' di Indivisibili, le sue mille vite, le sue maschere tristi, la sana comicità del buddy movie firmato Shane Black, The Nice Guys. Fotogrammi, parole, musica, colori, frammenti che hanno definito il mio anno cinematografico: un puzzle gigantesco che ho tentato di ricomporre lasciandomi guidare da suggestioni, flash, istantanee. Ed è un cinema di atmosfera e di storie quello che ho scelto di piazzare nelle prime tre posizioni della classifica: in pole position un recupero datato 2012, uno dei primi titoli di Xavier Dolan ignorato dalla nostra distribuzione fino a qualche mese fa, in seconda posizione l'intimismo di Lenny Abrahamson e poi un film italianissimo che buca il cuore e l'intelletto, il terzo di Edoardo De Angelis. Dall'Italia, che quest'anno ci ha regalato tanto, arrivano anche il controverso Fuocoammare che ho ammirato per lucidità di sguardo e potenza, e l'originalità di Lo chiamavano Jeeg Robot, il film rivelazione dell'anno, che riformula il linguaggio del comic movie cucendolo addosso ad un supereroe de noantri.

Room: Joan Allen, William H. Macy e Brie Larson in una scena del film
Room: Joan Allen, William H. Macy e Brie Larson in una scena del film

1) Laurence Anyways

2) Room

3) Indivisibili

4) Carol

5) Steve Jobs

6) Anomalisa

7) Animali notturni

8) Neruda

9) Il caso Spotlight

10) Fuocoammare

11) Lo chiamavano Jeeg Robot

12) Captain Fantastic

13) Il club

14) Aquarius

15) Revenant - Redivivo

16) Il figlio di Saul

17) Brooklyn

18) Sully

19) The Hateful Eight

20) The Nice Guys

La top 20 di Max Borg

The Hateful eight: i profili di Walton Goggins e Tim Roth si stagliano nella neve
The Hateful eight: i profili di Walton Goggins e Tim Roth si stagliano nella neve

2016: The Hateful Year. Mentre il cinema, inteso sia come forma d'arte che come luogo fisico, si sta facendo sempre più digitale, c'è ancora chi lotta stoicamente contro questa tendenza, con risultati notevoli: il 2016 è l'anno di Quentin Tarantino e del suo strepitoso The Hateful Eight, girato fieramente ed anarchicamente in 70mm e quindi disponibile in poche - ma buone - sale nella versione voluta dal suo cinefilo autore. È l'anno di Danny Boyle, che in Steve Jobs racconta l'ascesa del compianto gigante della tecnologia usando tre formati diversi - 16mm, 35mm e digitale - a seconda dell'anno mostrato sullo schermo. È l'anno di Pablo Larrain, che riscrive le regole del biopic mischiando i generi nel sublime Neruda. È l'anno della Laika, che si è riconfermata una presenza forte nel campo dell'animazione con un gioiellino quale Kubo e la spada magica che, come l'altrettanto incantevole La mia vita da zucchina, mostra la vitalità della tecnica stop-motion in un mondo dominato dalla pur pregevole animazione al computer di Pixar e affini (vedi l'ottimo Oceania della Disney).

The Neon Demon: Elle Fanning in versione insanguinata
The Neon Demon: Elle Fanning in versione insanguinata

1) The Hateful Eight

2) The Neon Demon

3) Neruda

4) Kubo e la spada magica

5) Animali notturni

6) It Follows

7) Nick Cave & The Bad Seeds - One More Time With Feeling

8) Steve Jobs

9) Oceania

10) Deadpool

11) La mia vita da zucchina

12) Tutti vogliono qualcosa

13) Ave, Cesare!

14) Paterson

15) Lo and Behold - Internet: Il futuro è oggi

16) È solo la fine del mondo

17) Il GGG - Il Grande Gigante Gentile

18) Un padre, una figlia

19) The Nice Guys

20) La pazza gioia

La top 20 di Francesco Bruni

Into the Infero: un'immagine del documentario
Into the Infero: un'immagine del documentario

Nel segno di Werner Herzog. Non poteva esserci che lui, tra le vette di questa ottima stagione 2016 che passerà agli annali come l'anno del dominio Disney sui mercati internazionali (quasi 8 miliardi di dollari incassati). Tra scienza, mitologia e cosmologia, Dentro l'inferno nutre di straordinarie digressioni un cinema che, ancora una volta, non ha paura di guardare giù nell'abisso. Lo stesso abisso umano dove l'ultimo, visionario Malick, è declinato in Knight of Cups secondo ascetiche traiettorie buddiste che riportano magicamente al punto di partenza. A quel sinuoso ed elegante andare contro le apparenze, che nell'America degli anni '50 di Carol‬ accende il cuore del melò intimo di Todd Haynes. E magari fermarsi a contemplare le piccole cose, viaggiando tra la parola e l'immagine nel poetico Paterson, o ancora, farsi scottare dall'approccio allegorico del Neruda di Pablo Larrain. Senza dimenticare la gioventù malinconica di Tutti vogliono qualcosa, gli orrori del matrimonio sublimati dall'informe Animali Notturni, le partiture perfette fra design e think different nell'ipercinetico Steve Jobs.

Zootropolis: un'immagine tratta del film animato
Zootropolis: un'immagine tratta del film animato

Ma non solo gemme d'autore, perché anche il genere ha avuto grande spazio e regalato piacevoli sorprese. Basti pensare al notevole It Follows, esempio indie di film intelligente capace di far tornare alle paure più ataviche e ultraterrene dell'orrore. La conferma di James Wan nell'horror mainstream, con un'architettura visiva che in The Conjuring - Il caso Enfield non lascia scampo allo spettatore. Fino ad arrivare alle sceneggiature divertenti e ben calibrate di due successi animati come Zootropolis e Alla ricerca di Dory: da una parte il gioco di semina su rimandi e ordine sociale, dall'altra la favola sulla disabilità e la maniera di convivere coi limiti che essa impone. Insomma, ce n'è davvero per tutti.

Knight of Cups: Natalie Portman e Christian Bale sulla battigia
Knight of Cups: Natalie Portman e Christian Bale sulla battigia

1) Dentro l'inferno

2) Knight of Cups

3) Carol

4) Neruda

5) Paterson

6) Tutti vogliono qualcosa

7) Animali notturni

8) Il club

9) Zootropolis

10) Steve Jobs

11) It Follows

12) Il figlio di Saul

13) Alla ricerca di Dory

14) Captain Fantastic

15) Un padre, una figlia

16) Room

17) Sing Street

18) Macbeth

19 The Conjuring - Il caso Enfield

20) 1981: Indagine a New York

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