Mese davvero incredibile per quantità di uscite quello di marzo. La prima parte delle nostre affollate rubriche di recensioni homevideo si apre con un film da non perdere e da recuperare assolutamente nella visione casalinga, ovvero l'avvincente Seven Sisters e il suo futuro da incubo. Si prosegue con l'affascinante The Square, vincitore della Palma d'Oro all'ultimo festival di Cannes, e con lo spettacolare disaster movie Geostorm. Per poi proseguire con il thriller-horror Auguri per la tua morte che si rifà al vecchio Ricomincio da capo, e con un cartoon che segna il ritorno di un'icona, Mazinga Z Infinity.
La proposta più variegata che mai prosegue con un piccolo film tutto da scoprire sul valore della multiculturalità, Babylon Sisters, e con l'inedito The Confirmation con Clive Owen. Quindi avanti con la commedia italiana La casa di famiglia e con un'originale rilettura di Shakespeare in Riccardo va all'inferno con Massimo Ranieri. Spazio poi a un on the road tutto da ridere rumeno come 2 biglietti della lotteria, quindi chiusura con film tutti italiani come Amori che non sanno stare al mondo, La vita in comune e due corti di Antonietta De Lillo.
Il terribile futuro con la legge del figlio unico: Seven Sisters
IL FILM. Chi l'avesse perso, vada subito a recuperarlo: perché Seven Sisters è davvero un gran bel film, non solo per lo sforzo tecnico degli effetti speciali, non solo per la grande performance di Noomi Rapace capace di interpretare sette diversi personaggi regalando a ciascuno la propria personalità, ma soprattutto per il perfetto abbinamento tra il pathos del thriller e le riflessioni su un futuro distopico. Nel film di Tommy Wirkola siamo in un futuro nel quale la sovrappopolazione mondiale ha costretto il potere a imporre la legge del figlio unico. Sette gemelle, grazie agli insegnamenti del loro nonno, hanno trovato uno stratagemma per non farsi scoprire. Finché però qualcosa va storto.
IL BLU-RAY. Per Seven Sisters Koch Media ha sfornato un'edizione blu-ray con i fiocchi a doppio disco, ottima tecnicamente, ricca di extra e con 7 card da collezione. Il video è buono, anche se ovviamente i tanti effetti per far coesistere le 7 gemelle impongono un quadro tendenzialmente morbido, ma comunque ricco di dettagli e dei particolari dei marchingegni del futuro. Anche il croma è aderente al clima plumbeo e soffocante della vicenda, ma è pronto a esplodere in qualche occasione particolare. Eccezionale l'audio in DTS HD 5.1: una traccia che sia in italiano che in originale rivela grande profondità e una superba separazione dei canali, con dei bassi davvero monstre che nelle scene di azione arrivano fino allo stomaco. Il tutto esaltato da un asse posteriore attivissimo e preciso, che rende la scena sonora perfettamente avvolgente.
DA NON PERDERE. Super anche gli extra. Innanzitutto nella confezione troviamo 7 card da collezione, una per ogni gemella. Nel primo disco, quello del film, troviamo il trailer e una photogallery. Poi un secondo disco tutto dedicato ai contenuti speciali. Si comincia con Sette giorni più uno (17'), intervista al truccatore ed effettista Giannetto De Rossi e a Noomi Rapace, seguita da Il futuro è donna (16'), altra intervista stavolta alla produttrice Raffaella De Laurentiis, e In un futuro non molto lontano (14' e mezzo), intervista al regista Tommy Wirkola e al supervisore degli effetti speciali Brian Jones. Segue una featurette Effetti speciali visivi (4'), un Making of (14') sulla realizzazione con interventi e dietro le quinte, un'intervista a Noomi Rapace (6') e quattro brevi contributi sul doppiaggio (in tutto 4'), con Andrea War, Joy Saltarelli e Mario Cordova.
La Palma d'Oro di Cannes 2017: The Square
IL FILM. Palma d'Oro a Cannes 2017, provocatorio, originale, intrigante e spiazzante: The Square, film svedese di Ruben Östlund, ha colpito nel segno e non lascia indifferenti. Al centro della vicenda il curatore di un museo d'arte, bello e simpatico, ricco di messaggi di solidarietà, altruismo, condivisione e di un'arte per tutti, che sta per lanciare una nuova installazione chiamata The Square. Quando, a partire dal furto del suo cellulare, si troverà a fare i conti con la realtà e con persone molto distanti dal suo mondo, reagisce in maniera scomposta e la sua vita presto sarà travolta da vari eventi. Nel cast Claes Bang, Elisabeth Moss e Dominic West.
IL BLU-RAY. Il film vincitore della Palma d'Oro è arrivato in homevideo anche in alta definizione, grazie al blu-ray Teodora-CG Entertainment. Il video è di sicuro impatto e riesce a riprodurre bene le sequenze curate e originale del film, con un croma per lo più freddo (a parte qualche scena) e un dettaglio affilato e cristallino, soprattutto in alcuni interni del museo e delle abitazioni. Lasciano perplessi sono alcune scene con zone meno illuminate, nelle quali il nero è un pelo opprimente e tende a togliere smalto al quadro. Ottimo l'audio, mentre gli extra contengono il trailer, un making of di 12 minuti con in particolare la lavorazione sul set di alcune scene, e poi le interviste a regista e attori principali (14' in tutto).
DA NON PERDERE. Il DTS HD 5.1 presente sia in italiano che in originale è di quelli di gran qualità, capaci di catturare ogni piccola sfumatura nei momenti più tranquilli (su tutte alcune scene all'interno del museo), come di essere coinvolgenti e incisivi nei momenti di maggior impatto. In The Square ci sono alcune scene particolarmente forti anche sul piano sonoro, momenti che l'audio replica con un asse posteriore preciso ma anche generoso negli effetti, il tutto esaltato da buoni bassi, dialoghi dall'ottimo timbro e una parte musciale delicata ma avvolgente.
Quando il clima impazza in modo doloso: Geostorm
IL FILM. Un tema attuale e scottante come quello dell'ambiente, un cast di tutto riguardo (Gerard Butler, Jim Sturgess, Andy Garcia, Ed Harris e Abbie Cornish) e alcune scene spettacolari tipiche di un disaster movie: è la ricetta di Geostorm, film che prende spunto dall'apparente ribellione del sistema di satelliti chiamato a proteggere la terra quando ormai la situazione del clima rischiava di annientarla. Dietro a questi guasti, però, c'è un'origine dolosa. Spetterà al testardo e burbero progettista dell'immenso sistema scoprire cosa succede e tentare di salvare il mondo prima che si scateni una tempesta gigantesca e planetaria.
IL BLU-RAY. Geostorm è disponibile in homevideo anche in alta definizione, grazie al blu-ray targato Warner Bros. Entertainment Italia. Un prodotto di alto livello tecnico, anche se un po' debole negli extra. Il video è molto buono e presenta un dettaglio incisivo, con un croma tendenzialmente freddo e nero molto profondi nelle scene spaziali. I molti effetti speciali scorrono via fluidi, a parte un paio un po' artificiosi, ma per il resto è una buona visione. Spettacolare l'audio mentre negli extra troviamo tre featurette: Wreaking Havoc (6' e mezzo) tratta degli effetti speciali e di come si è voluta realizzare la distruzione, in Search for Answers (4') il regista Dean Devlin racconta la genesi del film, mentre An international event (6') parla di un cast davvero globale con attori provenienti da ogni parte del mondo.
DA NON PERDERE. La traccia italiana in semplice dolby digital 5.1, non può ovviamente arrivare alla potenza, alla dinamica e alla qualità del DTS HD 5.1 inglese, ma offre comunque grande spettacolarità e spazialità nei momenti delle distruzioni o in quelle dei crash spaziali. Quando i venti imperversano, fulmini e tuoni impazzano, le impetuose onde avanzano e tutto crolla come in un domino, lo spettatore è al centro di una miriade di effetti, crepitii ed esplosioni. Un sub muscolare e i rear precisi nella dislocazione di distruzioni e macerie creano un buon avvolgimento. Ovviamente la sensazione di inferiorità rispetto alla traccia originale è però chiaramente avvertibile.
Ricomincio da capo versione thriller-horror: Auguri per la tua morte
IL FILM. Il concetto di Ricomincio da capo, portato in versione thriller-horror: Auguri per la tua morte, film di Christopher Landon, affida a Jessica Rothe il ruolo di una studentessa che continua a rivivere il giorno del suo compleanno, che si conclude sempre con la sua propria morte violenta. Via via, ogni volta che si sveglia e rivive lo stesso giorno come in un incubo, cerca di sfruttare questo tempo per cercare di scoprire chi è il suo misterioso assassino che si cela dietro un'inquietante maschera e la uccide. Tutto questo contribuirà anche a renderla meno egocentrica e a farle cambiare la sua visione della vita.
IL BLU-RAY. Auguri per la tua morte è arrivato in homevideo anche in alta definizione con un blu-ray targato Universal Picture Home Entertainment Italia. Il video presenta un dettaglio buono anche se mai davvero incisivo e in alcune scene più scure anche piuttosto morbido, soprattutto sugli incarnati. Comunque le ambientazioni sono ben definite, il croma è vivace negli esterni diurni e più caldo nelle fasi meno illuminate. Anche se con un lieve rumore, le scene notturne sfoderano un nero profondo e convincente. L'audio colpisce di più nel segno mentre gli extra risultano poco più che sufficienti. Troviamo un finale alternativo (2'), tre scene eliminate (9') e le featurette Il peggior compleanno di sempre! (3') che è un breve dietro le quinte, Dietro la maschera: i sospettati (3') sul giallo alla base del film, e Le tante morti di Tree (1' e mezzo) con una compilation delle uccisioni.
DA NON PERDERE. Anche se il DTS HD 5.1 inglese risulta ancora più efficace per dinamica e potenza, il DTS 5.1 italiano è una traccia che consente comunque un buona immersione nel film: i momenti di maggior tensione con gli omicidi, ma anche le martellanti musiche del party, oppure alcuni effetti sonori che entrano nella mente turbata della protagonista, sono riprodotti perfettamente da un asse posteriore attivo e preciso, ma anche da bassi profondi e muscolari. Una spazialità complessiva ben supportata da dialoghi chiari e una colonna sonora avvolgente.
Il ritorno di un'icona leggendaria: Mazinga Z Infinity
IL FILM. Rieccolo. A 45 anni dalla sua creazione, ritorna il robot di Gô Nagai: in Mazinga Z Infinity, omaggio e rilancio di un personaggio leggendario diretto da Junji Shimizu, il giovane Koji Kabuto è diventato uno scienziato, mentre Mazinga Z riposa in un museo. Quando lo scienziato scopre delle rovine denominate Infinity, create dal Dottor Inferno e capaci di minacciare l'intera umanità, per salvare il mondo dovrà riprendere la guida di Mazinga Z. E ritornerà il dilemma della sua vita: diventare Dio o Demone.
IL BLU-RAY. Abbiamo già visionato grazie a Lucky Red il blu-ray di Mazinga Z Infinity, ormai prossimo all'uscita. Un prodotto che sfodera un video davvero ottimo, come raccontiamo nei dettagli più avanti, ma anche l'audio in DTS HD 5.1 è abbastanza spettacolare, anche se non al livello di altre tracce di film di animazione. Il coinvolgimento è assicurato, la profondità di campo c'è e l'asse posteriore è molto attivo e preciso, ma c'è l'impressione che in vari momenti avrebbe potuto avere una marcia in più, come del resto i bassi. Negli extra troviamo una serie di interviste a regista e realizzatori di 10 minuti e mezzo.
DA NON PERDERE. Il video dunque soddisfa le attese. Non siamo ai livelli Pixar, per intenderci, ma ci troviamo di fronte a un quadro nitidissimo, compatto e ricco di dettagli, oltre che dotato di un croma forte e vigoroso. Soprattutto il quadro riesce a sposare bene il mix di animazione tradizionale e CGI, regalando sempre immagini fluide dai contorni incisivi, anche nelle scene più frenetiche di azione.
La bellezza della multiculturalità: Babylon Sisters
IL FILM. La musica per esaltare la multiculturalità e vincere le difficoltà della vita e i pregiudizi. Tutto da scoprire questo Babylon Sisters, opera prima del documentarista Gigi Roccati: una famiglia trasferitasi da Milano a Trieste, finisce in un palazzo fatiscente abitato da molti immigrati di ogni tipo. Ma il padrone di casa vuole sfrattarli: se l'uomo reagisce con una certa violenza, la donna e la figlia cercano una soluzione per far valere i propri diritti. La chiave potrebbe essere l'abilità di ballerina della donna, prima soffocata dal marito ma incentivata dalle amiche.
IL DVD. Ora è possibile apprezzare Babylon Sisters grazie al DVD di CG Entertainment, buono sul piano tecnico e sufficiente negli extra. Il video presenta un quadro abbastanza solido e compatto, che riesce a mantenere una buona tenuta anche nelle tante scene notturne, perfino nelle panoramiche. Il dettaglio resta sempre discreto, con qualche fase più morbida in talune scene più ostiche. Molto buono l'audio, mentre gli extra contengono il trailer, una featurette sulle Prove di danza e recitazione (4'), un Tutorial coreografia (4') per imparare a ballare con la protagonista del film Amber Dutta, e quindi il video musicale Nerede (3').
DA NON PERDERE. Come si diceva, l'audio non delude le attese. Il dolby sigital multicanale presenta non solo dialoghi perfetti (con sottotitoli puntuali quando ci parla in altre lingue), ma anche un'effervescente attività dell'asse posteriore negli esuberanti momenti musicali, che finiscono per coinvolgere lo spettatore. Va segnalata anche la lodevole presenza di un audiocommento in traccia, grazie al quale i non vedenti possono ricevere informazioni aggiuntive rispetto ai dialoghi, mentre i non udenti potranno cogliere più sfumature su musiche e rumori grazie alla sottotitolatura integrata.
L'incredibile week-end di Clive Owen: The Confirmation
IL FILM. Arriva direct to video The Confirmation, piacevole commedia del 2016 con Clive Owen nei panni di Walt, un tormentato padre alle prese con uno strano weekend con il figlio di otto anni, mentre la madre del piccolo col suo nuovo marito sono a un ritiro spirituale. Walt, in difficoltà economiche e in lotta per uscire dalla spirale dell'alcol, appena trova un lavoro si vede rubare i preziosi attrezzi del mestiere. Padre e figlio cercheranno di rintracciare il maltolto, allacciando un legame speciale e tutto nuovo.
IL BLU-RAY. Se ora è possibile scoprire in homevideo The Confirmation, è grazie al blu-ray targato Koch Media. Un prodotto che offre sicuramente un buon video, senza particolari sbavature, mentre l'audio in DTS HD 5.1 offre forse meno di quanto ci si potrebbe aspettare. Sia chiaro, sul fronte sonoro il film è tranquillo e i dialoghi sono puliti, un po' di ambienza c'è, soprattutto nelle scene in strada, ma i rear sembrano leggermente pigri e privilegiano soprattutto le sottolineature musicali. Negli extra è presente solamente il trailer.
DA NON PERDERE. Come detto, il video è la parte più convincente dell'edizione. Il croma, lievemente spento ma molto naturale, rispecchia molto bene la vicenda, le ambientazioni e le atmosfere sommesse del film. Quanto al dettaglio, seppur in un contesto morbido, risulta sempre preciso e soddisfacente, offrendo una visione sempre piacevole.
Se il padre si risveglia a sorpresa dal coma: La casa di famiglia
IL FILM. Leggera ma divertente commedia diretta da Augusto Fornari, La casa di famiglia vede protagonisti un gruppo di tre fratelli e una sorella che per venire in aiuto a uno di loro in difficoltà conomiche, decidono di vendere la casa del padre, ormai in coma da cinque anni. Ma appena firmano l'atto di vendita, il padre si risveglia e ovviamente il suo più grande desiderio sarà proprio quello di tornare a vivere in quella casa. Seguiranno una serie di esilaranti tentativi dei quattro di rimettere a posto le cose. Nel cast Stefano Fresi, Lino Guanciale, Libero De Rienzo e Matilde Gioli.
IL DVD. La casa di famiglia è arrivato in homevideo con un DVD distribuito da 20th Century Fox Home Entertainment. Il video è discreto e alterna momenti di buona qualità sui primi piani e in genere negli interni, con dettaglio soddisfacente e compattezza del quadro, ad altri più problematici, soprattutto in alcuni esterni e sulla vegetazione: in questi casi emergono sgranature sui contorni e qualche aliasing. Più convincente l'audio, mentre gli extra contengono un frizzante backstage di 13 minuti con momenti divertenti sul set e interventi del cast, e 4 minuti di errori sul set.
DA NON PERDERE. L'audio dolby digital 5.1, oltre ad offrire dialoghi cristallini dal buon timbro, regala una vivace ambienza generale, soprattutto nei momenti nella casa di campagna e nei vari traslochi. Ma offre il meglio nei momenti musicali, che risultano decisamente frizzanti grazie all'esuberanza dell'asse posteriore e alla sensibile presenza dei bassi.
Roberta Torre rilegge Shakespeare: Riccardo va all'inferno
IL FILM. Roberta Torre, con i suoi preferiti toni grotteschi, rilegge in maniera curiosa e originale il Riccardo III di Shakespeare. E se Riccardo va all'inferno è un prodotto riuscito e da scoprire, è anche merito di un formidabile Massimo Ranieri nei panni del protagonista, e di un'efficace Sonia Bergamasco in quelli della madre. Nel film, dopo essere uscito da un ospedale psichiatrico giudiziario, Riccardo torna al decadente castello alle porte di Roma dove regna la nobile famiglia Mancini, dove la regina madre sovrintende alle lotte di potere dei fratelli. Ben presto Riccardo scalerà il potere a furia di assassini e vendette per guidare la famiglia e il regno.
IL DVD. Riccardo va all'inferno è disponibile ora in homevideo con un DVD distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia. Il video ovviamente risente degli ambienti cupi e cromaticamente estremi del film, con colori saturi e tonalità febbrili: questo si traduce in un quadro talvolta pastoso e con poco dettaglio, soprattutto in oscurità, ma va riconosciuto che anche in condizioni critiche il quadro mantiene una sua compattezza. Ottimo l'audio, mentre gli extra contengono il trailer e tre brevi featurette promozionali: Regina Madre (1'), Shooting Riccardo (1' e mezzo) e Singing Riccardo (2').
DA NON PERDERE. Davvero formidabile il reparto audio, un dolby digital 5.1 sorprendentemente ricco e potente, che soprattutto nei frequenti momenti musicali sfodera un gran timbro e bassi energici e profondissimi, con musica avvolgente. A tutto questo si aggiunge anche un'ambienza esuberante grazie a un asse posteriore preciso e sempre vitale, che regala un'immersione totale nella vicenda.
L'esilarante road movie rumeno: 2 biglietti della lotteria
IL FILM. Dalla Romania una commedia esilarante: 2 biglietti della lotteria è un road movie a tratti surreale ma davvero spassoso per la semplicità e l'efficacia con cui riesce a raccontare il paese contemporaneo. I protagonisti sono tre amici squattrinati che hanno la fortuna di vincere la lotteria. Peccato che lo zaino dov'era il biglietto vincente è stato rubato: i tre cominceranno una caccia avventurosa al tagliando, incrociando personaggi bizzarri e grotteschi.
IL DVD. Ora è possibile scoprire 2 biglietti della lotteria in homevideo grazie al DVD CG Entertainment. Il video è discreto e un po' alterno. A dettagli soddisfacenti e un quadro compatto in primi e medi piani, fa riscontro un evidente calo nelle panoramiche, nelle quali il quadro tende a pulsare e fa fatica a tenere il passo con i particolari. Buono invece il croma. Decisamente migliore l'audio, mentre gli extra contengono solamente il trailer.
DA NON PERDERE. Il dolby digital 5.1 italiano e originale è frizzante e piacevole, e presenta una buona ambienza durante le avventure dei tre protagonisti. Da apprezzare la netta separazione dei canali, non solo in qualche scena più movimentata, ma anche nelle fasi tranquilla, con una precisa dislocazione anche delle voci nello spazio lungo i diffusori. Per un film non certo concitato sul piano sonoro, difficile chiedere di più.
Non rassegnarsi che è finita: Amori che non sanno stare al mondo
IL FILM. Un amore finito. Ma per lei non del tutto, ricordi e ossessioni ritornano inevitabilmente a intossicarle l'esistenza. Francesca Comencini prova a raccontare tutto questo in Amori che non sanno stare al mondo, nel quale la coppia in questione è interpretata da Lucia Mascino e Thomas Trabacchi. Dopo una lunga relazione fra i due, lui vuole girare pagina e incontra una ragazza giovane che lo fa rivivere, ma lei non si rassegna e non dimentica, e la sua esistenza quotidiana ne risente inevitabilmente.
IL DVD. Amori che non sanno stare al mondo è arrivato in homevideo con un DVD Warner Bros. la cui arma migliore è certamente il video. L'audio, un dolby digital multicanale, è discreto, con l'asse posteriore che si dimostra puntuale e incisivo più nei passaggi musicali che nell'ambienza nuda e cruda, comunque la scena ha una profondità soddisfacente e i dialoghi sono perfetti. Negli extra troviamo un making of (10 minuti) con immagini dal set e interventi dei protagonisti, il trailer e un videoclip di Giovanni Truppi.
DA NON PERDERE. Il video è davvero molto convincente: il quadro infatti si rivlea sempre compatto e solido, con un dettaglio a tratti ottimo per lo standard DVD, soprattutto sui primi piani. Anche il croma è vivo e piacevole, qualche flessione si registra solamente in un paio di scene più scure, dove il nero è un po' troppo opprimente e soffoca i particolari del resto del quadro.
La poesia malinconica del piccolo paesino del sud: La vita in comune
IL FILM. Il sud che conosce bene, quello dei piccoli paesi sonnacchiosi, dove tutto sembra immutabile, nonostante i desideri di cambiamento e di emergere dalla mediocrità: è quello che dipinge Edoardo Winspeare in La vita in comune, ambientato nell'immaginario paese di Disperata, dove un sindaco malinconico con l'amore per la poesia, trova un po' di luce nelle lezioni di letteratura ai detenuti. Fra loro due fratelli che sognavano di diventare boss, ma che escono trasformati dall'incontro con l'arte, tanto da diventare amici del sindaco.
IL DVD. Ora è possibile apprezzare in homevideo La vita in comune grazie al DVD Mustang-CG Entertainment. E se purtroppo il reparto dei contenuti speciali è scarso e propone solamente il trailer, il reparto tecnico è buono con un video sicuramente di livello, mentre l'audio dolby digital multicanale fa degnamente la sua parte, in un film composto soprattutto da dialoghi, peraltro sempre chiari e accompagnati da puntuali sottotitoli italiani nei parlati in dialetto più stretto. Comunque l'ambienza è curata, come dimostrano i tuoni prima del temporale o alcuni momenti musicali, tutte fasi in cui i rear fanno sentire la loro presenza.
DA NON PERDERE. Il video si fa particolarmente apprezzare per la capacità di ritrarre nei dettagli e nel croma lo sperduto paesino pugliese, le sue atmosfere e la lentezza del quotidiano. Da sottolineare che il quadro mostra poche sbavature e si mantiene solido anche nelle frequenti panoramiche: il paesaggio denota solo qualche lieve incertezza su alcuni contorni e piccole sgranature, ma mantiene una compattezza eccellente per lo standard DVD.
Il signor Rotpeter e Promessi sposi: le Metamorfosi napoletane della Delillo
IL FILM. Il DVD di chiama Metamorfosi napoletane e raccoglie due corti di Antonietta De Lillo, ovvero il recentissimo Il signor Rotpeter e Promessi sposi del 1993. Il primo è una rilettura di un racconto di Franz Kafka, "Una relazione per un'Accademia", lezione universitaria tenuta dal signor Rotpeter (in questa versione "napoletanizzato"), una scimmia diventata uomo, nella quale si ripercorrono le fasi della sua metamorfosi. Il secondo corto invece è una testimonianza della forza dell'amore che lega due persone, con i due protagonisti che però nascondono un mistero.
IL DVD. Il prodotto che raccoglie i due corti è targato CG Entertainment e si apre con un menu che permette di accedere ai due film e alle rispettive sezioni. Il video è soddisfacente per entrambi i prodotti, mentre l'audio in semplice dolby digital 2.0, presenta un sonoro pulito ma giocoforza chiuso sul centrale, anche perché comunque i corti non presentano molti spunti sotto questo aspetto. I parlati sono comunque cristallini. Ne Il signor Rotpeter è presente anche un breve backstage di 1 minuto e mezzo.
DA NON PERDERE. Come detto, il video se la cava. Ne Il signor Rotpeter colpisce un croma davvero esplosivo ed esuberante, che fa dimenticare qualche sbavatura sui fondali e su molti contorni afflitti da aliasing. Il quadro comunque si mantiene compatto e il dettaglio resta sempre più che discreto. Promessi sposi invece è un suggestivo bianco e nero con un buon contrasto, anche se a tratti piuttosto rumoroso e con qualche problemino sui volti dei due protagonisti. Ma bisogna considerare che il film è un po' datato.