Cinque anni fa Chris Pratt era un attore come tanti, con un ruolo in una serie tv, Parks and Recreation (2009 - 2015), qualche partecipazione a film importanti, come L'arte di vincere - Moneyball (2011) e Zero Dark Thirty (2012), e tanti provini andati male per grosse produzioni tra cui Avatar (2009) e Star Trek (2009). Poi, quasi come fosse letteralmente piovuto dalle stelle, è arrivato il ruolo della vita: il suo Peter Quill, alias Star-Lord, in Guardiani della Galassia lo ha trasformato in una star mondiale, amatissima dal pubblico, che apprezza la sua spontaneità e quella faccia da schiaffi per cui è stato più volte affiancato a Harrison Ford.
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Sarà per il suo passato da ragazzo in sovrappeso che ha fatto il cameriere e dormito in macchina pur di seguire il suo sogno, Pratt sembra quasi l'amico della porta accanto, con cui vorresti uscire per bere una birra e vedere lo sport in tv. La sua spontaneità si è rivelata perfetta per il personaggio di Star-Lord, che torna a interpretare a tre anni di distanza in Guardiani della Galassia vol. 2, sempre diretto da James Gunn, nelle sale italiane dal 25 aprile.
In questo secondo capitolo Peter deve letteralmente affrontare i suoi fantasmi: dopo più di trent'anni di assenza, suo padre, Ego, si fa vivo, interpretato dall'attore di culto Kurt Russell. L'importanza della famiglia e degli affetti è il cuore della pellicola, che questa volta punta più sui personaggi, ormai sempre più umani, nonostante abbiano la pelle verde e arti formati da alberi, che sulla trama.
Abbiamo incontrato l'attore a Londra, all'anteprima europea del film, dove, elegantissimo, con tanto di doppiopetto, ci ha parlato di famiglia, bellezza e onestà.
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La famiglia prima di tutto
In Guardiani della Galassia vol. 2 Drax (Dave Bautista) dice che i Guardiani non sono amici, ma una famiglia: ha ragione? La famiglia non è solo quella in cui nasciamo ma anche quella che scegliamo? Secondo Pratt: "Sì, certamente, gli amici sono la famiglia che ti scegli. Questo gruppo però è diverso perché in un certo senso non ha scelta, come in una famiglia: non puoi sceglierti i parenti. Sono tutti stati scelti per fare parte di qualcosa di più grande, sono stati scelti come Guardiani della Galassia. Certo, inizialmente hanno deciso se diventarlo o no, ma ora che sono Guardiani devono guardarsi le spalle a vicenda, proprio come dei parenti, che vadano d'accordo oppure no. Molta della tensione tra loro deriva dal fatto che questi personaggi sono teste dure, proprio come in una vera famiglia".
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L'importanza dell'onestà e della gentilezza
Un'altra frase memorabile di Drax è: "Le persone belle non sanno di chi fidarsi". Secondo l'attore che, persi venti chili e allenatosi allo stremo, si è trasformato in una delle star più desiderate di Hollywood, c'è della verità in questa affermazione? "Probabilmente è vero" ci ha risposto Pratt, spiegando meglio: "Credo sia certamente vero per le persone famose. Per questo per persone come me e mia moglie è importante mantenere i rapporti con chi conosciamo da tutta la vita, i nostri parenti e gli amici d'infanzia, perché ci hanno sempre voluto bene. Comunque se sei davvero bello credo che in effetti sia difficile capire di chi fidarti".
Sempre il personaggio di Drax in questo film si dimostra ancora più senza peli sulla lingua rispetto al primo capitolo, creando alcune situazioni esilaranti quanto imbarazzanti. In un mondo in cui le nostre vite sono filtrate dai social network e ognuno crea un'immagine virtuale perfetta di se stesso, quanto è necessaria l'onestà? "È davvero una bella domanda. Dà molto a cui pensare. Sono un sostenitore dell'onestà, ma anche delle buone maniere. A volte è meglio essere gentili anche se è leggermente insincero e trattenere la propria sincerità per non essere scortesi. Credo che si debba prestare attenzione ai sentimenti altrui, ma non in modo eccessivo: essere troppo protetti non va bene. Bisogna trovare il giusto equilibrio: è giusto essere onesti ma anche gentili".