Meredith se n'è andata e non torna più.
Parafrasiamo scherzando Laura Pausini ma in realtà - come abbiamo spiegato nella recensione della midseason premiere, appena arrivata su Disney+ - quello di Ellen Pompeo in Grey's Anatomy è un arrivederci e non un addio. Tornerà nel finale (e possibilmente in futuro come guest star), e intanto rimane come voce narrante fuori campo delle vicende del Grey Sloan Memorial Hospital. Nel frattempo Krista Vernoff, showrunner della serie che prese le redini a partire dal 2017, ha annunciato che questa stagione attualmente in onda sarà l'ultima anche per lei, così come la sesta dello spin-off Station 19. Non solo: anche la Dott.ssa Maggie Pierce, la sorellastra di Meredith interpretata da Kelly McCreary, ci lascerà tra qualche episodio. Tutti elementi, insieme ad alcune scelte passate, che ci fanno urlare a gran voce: Grey's Anatomy non meritava di finire così!. E in realtà non è ancora finita, dato che un rinnovo è stato appena annunciato. Vediamo insieme cause e conseguenze della debacle del medical drama più longevo e più seguito della tv.
La fine della tv generalista?
Quando si va in onda sulla tv generalista, nonostante i tempi siano cambiati e contino molto i dati DVR delle registrazioni degli episodi e quindi delle visioni in differita, e ora anche le ore di visualizzazioni sulle piattaforme, i network devono tener comunque conto degli ascolti in diretta e del buzz sui social media che crea un determinato show. È così che Grey's Anatomy, più che maggiorenne oramai, è ancora sulla cresta dell'onda e sulla propria scia ha portato anche lo spin-off Station 19, che da solo faticherebbe a reggersi in piedi. Se fino a qualche anno fa ci poteva sembrare che la serie, il medical drama più longevo (ha battuto E.R. - Medici in prima linea) e più visto della tv, potesse continuare potenzialmente per sempre nonostante i pesanti addii e cambi di cast nel corso delle stagioni, oggi la situazione appare ben diversa, nonostante mantenga ancora la sua fetta di pubblico. Questo perché le ultime stagioni hanno proposto storyline discutibili per molti personaggi, arrivando spesso a far scoppiare delle coppie quando non si sapeva più cosa portare avanti per loro. Due esempi su tutti: April e Jackson, o i Japril come li chiamano i fan, fatti tornare insieme fuori scena dopo l'addio dei due interpreti, e Link e Amelia, per poter esplorare il lato bisessuale di quest'ultima con Kai. Non solo: la stagione del Covid (la diciassettesima) è stata una delle peggio gestite di Grey's Anatomy nonché in generale dei medical drama, ed è paradossale perché avrebbe dovuto insegnare agli altri come si gestiva una crisi anche dietro le quinte.
Tra i tanti esempi che potremmo fare: la storyline della madre di Miranda (Chandra Wilson), mai nominata nemmeno per sbaglio in 17 anni, e soprattutto quella di Meredith, per un'intera stagione indotta in coma per salvarla dal Covid, che vediamo passeggiare su una spiaggia onirica incontrando volti storici del cast che ci hanno lasciato nel corso degli anni, a partire dal suo grande amore Derek (Patrick Dempsey), seguito dalla sorellastra Lexie (Chyler Leigh) insieme a Mark (Eric Dane) e al timido ma coraggioso George (T.R. Knight). Tutti ritorni che possono anche aver fatto sussultare il cuore di qualche fan della prima ora, anche se davvero troppo pubblicizzati di settimana in settimana senza sfruttare l'effetto sorpresa, ma che rimangono "sprecati" e che avrebbero avuto davvero senso in una stagione finale. Stagione finale che, al momento, non vedremo tanto presto, perché la doppia uscita di scena di Pompeo e Vernoff fa capire che ci siano attualmente da parte di ABC i piani almeno per un'ulteriore stagione sia per la serie madre che per lo spin-off.
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Dalle stelle alle stalle?
All'epoca dell'ottava stagione di Grey's Anatomy, si vociferava di una possibile dipartita di Meredith, che aveva già rischiato la vita molte volte, in favore della sorellastra, per sviare i sospetti degli spettatori sul colpo di scena. Dopo quell'episodio, fu chiaro che Grey's Anatomy sarebbe esistito finché Ellen Pompeo sarebbe rimasta alle redini dello show che portava il nome del suo personaggio, pur essendo una serie corale. Anche questa regola non scritta è stata scardinata e non vale più, ora che il suo personaggio è uscito di scena, in modo davvero sottotono, come regolare. Un addio (che è in realtà un arrivederci, come dicevamo) tirato troppo per le lunghe, dopo già un paio di stagioni in cui l'attrice avrebbe voluto lasciare ma vari fattori non glielo permettevano, culminati nel finale della scorsa stagione in cui il Grey Sloan Memorial Hospital veniva lasciato nel caos più totale. Per poi dover tornare sui propri passi, una volta che questo nuovo accordo con Pompeo è stato raggiunto nei mesi estivi.
Il nuovo accordo ha costretto Krista Vernoff e gli autori a ripensare le sceneggiature della stagione 19 facendo passare parecchi mesi nella storia e non concentrandosi più sul salvataggio del programma di specializzazione, che era il cuore da cui era iniziato tutto per i MAGIC. I MAGIC (acronimo per Meredith, Alex, George, Izzie e Cristina) non ci sono definitivamente più con l'uscita di scena della protagonista, e l'addio di April e Jackson (Jesse Williams) ha portato via anche gli altri membri storici arrivati dal Mercy West quando ci fu la fusione tra i due ospedali. La fine di un'era per davvero, che però non sarebbe dovuta arrivare in questo modo.
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Passaggio di testimone
Grey's Anatomy, per tutto ciò che ha portato alla tv generalista anche in termini di guadagni, si sarebbe meritata un'ultima stagione annunciata fin dai mesi estivi, per dare il tempo agli autori di costruire un arco narrativo finale per tutti i personaggi, e approfittarne per far tornare volti storici a dare l'ultimo saluto alla serie che, spesso e volentieri, li ha resi famosi. Alcuni ritorni a questo punto sono stati "bruciati" e quindi risulterebbero ridondanti, come quelli già citati durante la stagione del Covid. Oppure è sempre più difficile che accadano, come Sandra Oh e Katherine Heigl (Cristina e Izzie), per volontà delle stesse attrici o di quanto accaduto dietro le quinte all'epoca della loro uscita. Krista Vernoff prese le redini da Shonda Rhimes alla quattordicesima stagione dopo che quest'ultima firmò con Netflix (l'ultimo episodio scritto da lei è stato quello della morte di Derek nel 2015), per poi prendere anche quelle di Station 19 (ideato da Stacy McKee) alla seconda stagione creando un vero e proprio universo condiviso con rimandi settimanali più o meno forti da uno show all'altro, permettendo la sopravvivenza dello spin-off. Se abbandona la nave anche l'unica altra sceneggiatrice che conosce storicamente ha la serie e il suo percorso, pur con le scelte discutibili che può aver fatto a livello narrativo, ciò che rimane in un'appena confermata ventesima stagione (per fare conto tondo) ci lascia davvero perplessi e preoccupati.
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Quale futuro per la serie?
Nel futuro del medical drama, si è scelto di non fare un ulteriore spin-off con Zola (la figlia adottiva di Meredith e Derek, nera e quindi perfettamente inserita nei canoni inclusivi della tv di oggi) protagonista insieme agli altri pargoli dei protagonisti, o ancora un revival di Private Practice. Un'operazione quest'ultima potenzialmente pericolosa, che non potrebbe dar vita a più di un'unica mini-stagione, per non rovinare quanto fatto con le storyline dei personaggi, in primis quella di Addison (Kate Walsh), uno dei personaggi più iconici e amati di questo universo, fatta tornare di recente come guest star per provare a rinverdire lo show con volti storici e molto apprezzati. Infatti già nei suoi recenti ritorni sporadici, non poteva trattenersi a Seattle per troppo tempo con marito e figlio, per cui si era battuta, che la aspettavano a Los Angeles. La strada che network, Vernoff e produttori hanno intrapreso è stata invece quella di uno spin-off-reboot-non-reboot, simile ma non uguale a quanto fatto nella famosa nona stagione di Scrubs. I nuovi specializzandi Benson "Blue" Kwan (Harry Shum Jr.), Simone Griffith (Alexis Floyd), Lucas Sheperd (Niko Terho), Jules Millin (Adelaide Kane) e Mika Yasuda (Midori Francis) - ed è ancora più evidente negli episodi post-addio di Meredith - hanno l'enorme responsabilità di farci appassionare a nuove storie che ricalcano palesemente alcuni caratteri e dinamiche, anche se mescolate in modo diverso, dei MAGIC originali.
Ma la domanda è: dopo 19 stagioni, è lecito credere che i fan si appassioneranno e non si sono oramai stancati, complici i veterani dietro le quinte che fuggono a gambe levate? L'ultimo annuncio, quello di Kelly McCreary/Maggie Pierce, la figlia biologica di Richard (James Pickens Jr.), padre putativo e lavorativo di Meredith, e Ellis, allarga il vuoto lasciato dalla protagonista. Maggie in realtà è sempre stato un personaggio poco amato dai fan, che si è sempre fatto largo a fatica nel cuore degli spettatori, ma il suo rapporto di sorellanza con Meredith e Amelia (Caterina Scorsone) era uno degli elementi di forza nelle ultime stagioni dello show. La sua storia con Jackson è stata una delle coppie più improbabili e meno riuscite della storia della tv, poi con Winston Ndugu (Anthony Hill) aveva trovato un equilibrio ma la loro storyline insieme è da tempo che vacilla; o meglio è evidente che gli autori non sappiano come proseguire, e speriamo non li distruggano come fatto in passato con altre coppie. Che dire a questo punto? Non più "lunga vita a Grey's Anatomy" ma speriamo che dopo tutti questi salti e ostacoli lungo il percorso, possa avere una fine, se non degna, almeno accettabile. Da fan della prima ora, ce lo meritiamo.