La Golden Age delle serie tv, quella che stiamo vivendo oggi, è anche un'età dell'oro per tante giovanissime attrici, o anche per interpreti meno giovani, ma che, ora che da pochi anni il mercato televisivo, grazie alle piattaforme di streaming, si è globalizzato, appaiono delle belle novità ai nostri occhi. Perché, da sempre, a trascinarci dentro una serie non è solo una trama avvincente o un'ambientazione particolare. Spesso è anche un volto, un corpo, un gesto, una battuta. Non neghiamo che, trent'anni fa, quando eravamo ragazzi, siamo stati tirati dentro Twin Peaks oltre che dalle visioni di David Lynch e dalle atmosfere uniche dei luoghi, anche dalla bellezza di personaggi come Audrey Horne, Shelley Johnson e Donna Hayward (per non parlare, ovviamente, di Laura Palmer). A quei tempi una serie evento arrivava ogni tre quattro anni, e certe immagini restavano negli occhi a lungo. Oggi le produzioni si sono moltiplicate in modo esponenziale, nuove stelle vengono lanciate, e capita di innamorarsi quasi ogni mese. Gli showrunner della nuova serialità sono bravissimi a scoprire nuovi volti, a valorizzarli, a costruire personaggi a tutto tondo. Due anni fa vi abbiamo raccontato 10 attrici di cui ci siamo innamorati guardando le serie tv, dichiarando anche il nostro amore per i volti di Winona Ryder e Sherilyn Fenn, veterane dello show business. Stavolta vogliamo raccontarvi 15 attrici emergenti, giovanissime, ancora poco conosciute da noi, ma in grande ascesa.
1. Maya Hawke (Stranger Things)
Non possiamo che iniziare da lei, se non altro per questioni di DNA. Maya Hawke, infatti, parte avvantaggiata: è la figlia di Uma Thurman e Ethan Hawke. L'abbiamo seguita e ammirata in tutta la stagione 3 di Stranger Things, su Netflix, accanto al nostro amato Steve, con addosso, proprio come lui, un improbabile vestito da marinaio. È la loro tenuta da lavoro nella gelateria del nuovo centro commerciale di Hawkins. Maya Hawke è Robin, ragazza spiritosa e brillante: gli scambi di battute con Steve sono da antologia. I Duffer Brothers ci fanno credere che tra i due ci possa essere del tenero, ma poi ci sorprendono. Guardando Maya Hawke ci troverete i tratti della mamma, ma anche quelli del papà: sembra somigliare più a uno o più all'altra a seconda delle espressioni. Gli occhi blu, il naso piccolo, i capelli biondo cenere, il fisico tonico e sinuoso, anche se costretto in quei strani abiti da marinaretto, fanno di Maya Hakwe una bellezza unica e particolare. Nata a New York nel 1988, Maya soffre di dislessia, e per questo ha cambiato spesso scuola da bambina. Ha studiato recitazione alla Royal Academy of Dramatic Art di Londra e al Stella Adler Studio of Acting a New York. Ha fatto la modella, è apparsa su Vogue ed è stata testimonial per Calvin Klein. Ha avuto un breve ruolo in C'era una volta a... Hollywood di Quentin Tarantino (la madre, d'altra parte, è la musa del regista). È anche cantante: il suo primo album, Blush, dovrebbe uscire il 19 giugno 2020. Ma l'appuntamento che attendiamo tutti è con la stagione 4 di Stranger Things.
2. Laia Costa (Diavoli)
Ci siamo innamorati di Laia Costa, attrice spagnola, a prima vista. Precisamente dal momento in cui, nell'episodio 1 di Diavoli, a cena con il Massimo Ruggero di Alessandro Borghi, ha sussurrato, sorridendo, "Sofia", come a dire: chiamiamoci per nome. La sua Sofia Flores è una guerriera dal corpo da adolescente e dal volto da bambina: i suoi enormi occhi verdi, il naso all'insù, le labbra carnose, il volto pulito e il fisico minuto ci fanno pensare a una ragazza dolce, una damsel in distress, una figura da proteggere. Ma Sofia ha anche la grinta di un felino, la sua agilità. Sofia Flores, blogger e attivista di Subterranea, società di controinformazione ispirata a Wikileaks, ha in comune con Massimo le origini umili: da bambina, è rimasta sola in Argentina dopo il suicidio del fratello a causa della crisi del 2001. Laia Costa, nata a Barcellona nel 1985, ha esordito nel 2012 in Tengo ganas de ti, e l'abbiamo vista nel film di Drake Doremus Newness, del 2017, presentato al Sundance, e ora su Netflix, un film sulle relazioni nel mondo di oggi, quello delle app per appuntamenti. Da vedere, per scoprire un altro lato di Laia Costa.
3. Ester Expósito (Elite)
Continuiamo il nostro viaggio in Spagna, con la serie arrivata su Netflix sull'onda della passione per La casa di carta. Parliamo di Elite e di Ester Expósito, che nella serie è Carla, per tutti "la marchesina", la figlia di una famiglia nobile più o meno decaduta. Ester Expósito ha quei tratti nobiliari, quell'aria altera e un po' scostante che siamo abituati ad accostare alle persone di alto lignaggio. Il nasino all'insù, la bocca piccola, il viso dall'espressione impertinente e quello sguardo un po' tagliente: Ester è perfetta in quel ruolo. I capelli sono biondi e fluenti come quelli delle principesse dei cartoni, il corpo è minuto ma sensuale e sinuoso (durante il recente lokdown è stata protagonista di un balletto provocante sui social media). Carla è forse il personaggio più disinibito di Elite: ma per lei il sesso non è quasi mai gioioso, quanto uno strumento di potere e di alleanze. Lo è ancor di più nella stagione 3, dove inizia una storia d'amore con un ragazzo ricchissimo solo per salvare gli affari della sua famiglia. Nella stagione 4 di Elite non la vedremo, perché gran pare del cast è rinnovato. Ester Expósito, classe 2000, è nata a Madrid, ha iniziato giovanissima, all'età di 6 anni, a recitare e a ballare (hip-hop, il funky e la danza classica). È apparsa nella serie Vis a vis - Il prezzo del riscatto, ed è la testimonial dei brand Doble Victoria e di Ralph Lauren.
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4. Alice Pagani (Baby)
E arriviamo alle star italiane. Alice Pagani è ormai una veterana delle nostre serie tv (Baby è alla seconda stagione e la terza è in arrivo su Netflix). Alice è stata per tutti un vero colpo di fulmine già in Loro di Paolo Sorrentino: era la ragazza più giovane della "corte", quella che attraversava tutto il marasma intorno a Berlusconi rimanendo innocente, quella che, alla fine, smontava il suo mondo di seduttore. L'abbiamo ritrovata in Baby, nel ruolo di Ludovica, protagonista e motore della storia, una ragazza che sembra entrare nel mondo della prostituzione, per noia o per caso, e attraversarlo facendosi scorrere tutto addosso. La Ludovica di Alice Pagani ha il caschetto di Louise Brooks e di Valentina, sembra la prima Natalie Portman, quella di Leon. È provocante e innocente allo stesso tempo, è magnetica, enigmatica, ha una sensualità stralunata, il fisico da adolescente e due occhi verdi bellissimi. Alice Pagani, nata nel 1998 ad Ascoli Piceno, ha iniziato a posare come modella a 12 anni e ha esordito al cinema con Il permesso - 48 ore fuori di Claudio Amendola. Oggi è testimonial dei profumi di Armani e si avvia a diventare un'icona del nostro star system.
5. Amanda Campana (Summertime)
Restiamo in Italia con una delle tante storie di personaggi secondari che rubano la scena ai protagonisti. È quello che è successo ad Amanda Campana, che in Summertime (Netflix) ha spesso oscurato la protagonista, la Summer di Coco Rebecca Edogamhe. Amanda Campana è Sofia, la miglior amica di Summer, segretamente innamorata di lei. Ha un volto che sembra uscito da una graphic novel: i grandi occhi azzurri, incorniciati da quei capelli a caschetto e da quella sua tipica frangetta, la bocca carnosa e perfetta, sembrano disegnati da un artista di talento. La Sofia di Summertime ha gli occhi luminosi e curiosi, un fisico nervoso e asciutto, e un'aria sbarazzina e irresistibile. Nella prima stagione l'abbiamo vista avvicinarsi a un ragazzo, per poi spiazzarlo e fargli sapere che a lei piacciono le ragazze. La vedremo amare finalmente una ragazza che le piace, ma non confessare il suo amore a Summer. Lo farà nella stagione 2? Di sicuro è uno dei motivi che ci faranno continuare a vedere la serie. È raro che in una serie italiana ci sia un personaggio LGBT così ben disegnato e ben inserito nella storia. E tutto è ancor più sorprendente se pensiamo che Amanda Campana, toscana, classe 1997, è quasi un'esordiente: finora l'avevamo vista in Bastardi a mano armata. Amanda è fidanzata con il dj e musicista Slait. In alcune immagini ricorda una giovane Sarah Felberbaum, ma la sua personalità e il suo look ne fanno un personaggio unico. Se il suo volto sembra uscito da una graphic novel, è anche un volto perfetto per Instagram: il suo profilo ha oggi 199 mila follower.
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6. Margherita Morchio (Curon)
Margherita Morchio è una scoperta recentissima. È infatti la protagonista di Curon, la quinta serie italiana prodotta da Netflix (ne abbiamo parlato nella nostra recensione di Curon), dove interpreta Daria, la ragazza arrivata da Milano con la madre e il fratello gemello, e che si trova in un paesino dell'Alto Adige, dove rimane coinvolta in una serie di fatti inquietanti e misteriosi. Daria è un personaggio costruito benissimo, un'adolescente lontanissima dalle teenager che siamo abituati a vedere in tivù. Nella prima puntata della serie la vediamo giocare con un sex toy, chiedere, appena arrivata a scuola, se ci sia della marijuana. Nadia arriva dalla strada, è una combattente, una piccola punk: anfibi, t-shirt rock e una pettinatura che, una volta scostati i capelli da un lato, fa apparire una rasatura. La sua espressione simpatica, con quel naso un po' a patata e gli occhi neri, piccoli e vispi, riesce a trasformarsi presto in grintosa. Margherita Morchio ha studiato recitazione e ha esordito al cinema in Succede e in tv in Volevo fare la rockstar. È una delle rivelazioni della serie, e porta con sé quell'aria di ragazza reale che la rende credibile in ogni momento. Speriamo in un Curon 2, e di rivederla sullo schermo.
7. Yuliya Snigir (The New Pope)
È un mondo dove esiste una grande bellezza, quello di The New Pope, non a caso è nato dal genio di Paolo Sorrentino. Nella serie andata in onda su Sky Atlantic e NOW Tv a gennaio siamo stati colpiti dalla bellezza unica e dall'intensità di Yuliya Snigir. Un fulmine a ciel sereno, comparsa nel magnifico episodio 7 (e in un frame dell'episodio 9): Yuliya è Ewa, la moglie del medico che cura Pio XIII: hanno un figlio malato, che ha cambiato le loro vite. Riceve in vestaglia Lenny Belardo, ma una donna come lei è da abito da sera, dice lui. Ewa è una Madonna addolorata, è bellissima, ma è una bellezza sfiorita. In quell'episodio 7 la vedremo finalmente in abito da sera. La vedremo anche nuda, con il bambino in braccio, in una composizione meravigliosa che vuole rappresentare una pietà laica. Yuliya Snigir ha un'aura unica: i tratti del volto sono spigolosi, alteri, nobili, ma quel volto sa essere anche dolce e seducente, aprirsi in un sorriso arcaico, svelare i suoi profondi occhi blu. Yuliya Snigir è nata nel 1983 a Donskoy, nell'allora Unione Sovietica, ora in Russia. È stata una giocatrice professionista di scacchi, ha studiato pedagogia ed è stata insegnante di inglese, prima di diventare una modella. Il suo film più famoso è Die Hard - Un buon giorno per morire: nel suo paese è una star, ed è testimonial di marchi come L'Oreal e Mexx. Speriamo che un regista amante della bellezza come Paolo Sorrentino la riporti a lavorare in Italia...
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8. Sydney Sweeney (Euphoria)
Euphoria (Sky Altantic e NOW Tv) è una delle serie che hanno più rotto gli schemi nel recente autunno televisivo, rivoluzionando forse per sempre il teen drama. Accanto a Zendaya, che è la protagonista Rue, ormai una star, ci ha colpito Sydney Sweeney, che è Cassie, la sorella della migliore amica di Rue. È una ragazza che ha un passato difficile alle spalle, fatto di storie di sesso infelici, che si porta ancora dietro nelle relazioni attuali. Nel primo episodio inizia una storia d'amore con un ragazzo che non ci sa fare, e la sua prima volta con lui è quasi uno stupro. La Cassie di Sydney Sweeney è come una bambola rotta: un viso dolcissimo e un sorriso in grado di sciogliere chiunque, ma è un volto che è spesso rotto dal pianto. Il tutto su un corpo meraviglioso, sinuoso, morbido. Classe 1997, nata a Spokane, Sydney Sweeney è apparsa in piccoli ruoli in The Handmaid's Tale e in Sharp Objects. Al cinema era nel cast del film di Quentin Tarantino C'era una volta a... Hollywood. E aveva il ruolo della protagonista, Amber Heard, da giovane, in The Ward - Il reparto. La ritroveremo nella seconda stagione di Euphoria. La sua tormentata Cassie ce l'abbiamo già nel cuore.
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9. Victoria Pedretti (You)
Victoria Pedretti entra in scena nella seconda stagione di You, guity pleasure targato Netflix: il suo personaggio ha un nome che è tutto un programma: Love. A prima vista è meno appariscente di Beck, la precedente liaison dangereuse del protagonista. In realtà è una ragazza molto intrigante, dolce e maliziosa, è una chef e cucina a meraviglia: una ragazza della porta accanto dal sorriso irresistibile. Victoria Pedretti è di Filadelfia, è nata nel 1985 e di recente l'abbiamo vista in un'altra serie Netflix, l'horror Hill House (cioè la stagione 1 di The Haunting), dove era Nell Crain, e dove quel sorriso non si vedeva mai. Dovremmo vederla nella seconda stagione di The Haunting, in un'altra storia e in un altro ruolo. Anche lei era nel cast di C'era una volta a... Hollywood di Quentin Tarantino.
10. Nicole Law (Tales From The Loop)
Se Tales from the Loop (Amazon Prime Video) è una piacevole eccezione nel mondo delle serie di oggi, nostalgica, sospesa ed eterea, anche Nicole Law sembra essere un'eccezione tra le attrici di questa rassegna. Nicole Law appare in tre episodi della serie fatta da singole storie collegate tra loro, ma è la protagonista assoluta dell'episodio 3 (Stasis). È May, una ragazza che scopre un misterioso strumento per fermare il tempo, tranne che per chi indossa un braccialetto. E decide di fermare il tempo in tutta la città per vivere una storia d'amore, idilliaca e clandestina. Le scene dei due amanti in una città immobile e vuota sono da brivido. E Nicole Law, occhi a mandorla, capelli lunghi e neri, fisico esile e slanciato, ci trascina letteralmente dentro una storia dove però non tutto andrà come sperato. Quando ci innamoriamo vorremmo che quello stato di grazia durasse per sempre, ma la realtà è un'altra cosa. Nicole Law, attrice americana di origini asiatiche, recita dal 2015, ha partecipato a Ogni giorno e Warrior, ma quello in Tales From The Loop è il suo primo ruolo significativo.
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11. Aimee Lou Wood (Sex Education)
Ad Aimee Lou Wood è toccato un onore e un onere non da poco: la sua Aimee Gibbs apre la prima stagione di Sex Education (Neflix) con una scena molto hot. Che si chiude però in modo beffardo e ironico. È da qui che possiamo capire la cifra della serie, ironica, ma in grado di raccontare anche cose molto serie. Proprio Aimee, nella seconda stagione, sarà la protagonista di una storia di molestie sessuali, che culmina nell'episodio in cui viene citato Breakfast Club, e in cui lei, in lacrime, confessa la cosa. Aimee ha un corpo da pin up e un volto dolcissimo, buffo e irresistibile, con quegli adorabili denti da coniglietto. La sua recitazione, come prevede il copione di Sex Education, è sopra le righe, ma non troppo. Aimee è nata a Stockport, vicino Manchester, in Inghilterra, ha studiato alla Royal Academy of Dramatic Art a Londra, proprio come Maya Hawke, e ha recitato nello Zio Vanja di Čechov. A proposito di quella scena, che con il suo partner nella storia, Adam, è finita subito: ma l'attore che lo interpreta, Connor Swindells, è diventato il suo compagno. Li rivedremo in Sex Education 3.
12. Pippa Bennett-Warner (Gangs Of London)
Restiamo in Inghilterra, ma con atmosfere completamente diverse rispetto a quelle brillanti di Sex Education. In Gangs of London, che ha appena esordito su Sky Atlantic e NOW Tv, precipitiamo in un mondo nerissimo, una Londra che sembra Gotham City per quanto è violenta e pericolosa. In questo mondo di uomini c'è pochissimo spazio per le donne, e quel poco che c'è va conquistato. Pippa Bennett-Warner è Shannon Dumani, la figlia di Ed, braccio destro del defunto Finn Wallace: il suo ruolo è quello di riciclare il denaro sporco dei Wallace e renderlo pulito attraverso l'arte e le proprietà immobiliari. È la madre single di Danny, e tenta a fatica di lasciarlo fuori dal crimine e dalla violenza. La sua storia con Elliot è una delle sottotrame più interessanti della serie. La sua Shannon, uno dei pochi personaggi della serie a unire dolcezza e forza, colpisce per lo sguardo, intenso e dolente, e per la sua figura slanciata ed elegante. Inglese di origini africane, Pippa Bennett-Warner viene dal teatro (era nel cast di The Lion King all'East End) e di recente l'abbiamo vista nella miniserie MotherFatherSon, sempre su Sky e NOW Tv, nel ruolo di Lauren Elgood.
13. Laura Harrier (Hollywood)
Torniamo in America con un'altra bellezza black e con una serie attualissima, arrivata su Netflix poche settimane prima dell'esplosione della questione afroamericana. Parliamo di Hollywood e di Laura Harrier. Camille, il suo personaggio, potrebbe aspirare al ruolo di protagonista in Peg, un film dedicato a Peg Entwistle, un'attrice inglese che nel 1932, a 24 anni, si tolse la vita gettandosi dalla prima lettera della scritta gigante che campeggia sopra le colline di Hollywood. Ma non è così facile. Perché Camille è afroamericana e, nella Hollywood degli anni Quaranta non è previsto che faccia la protagonista, ma solo parti di cameriera e domestica. Laura Harrier, bellezza di oggi, è perfetta anche negli abiti d'epoca: colpisce la dolcezza del suo viso, i suoi occhi enormi, le sue labbra, il suo sorriso. Nata a Chicago, Illinois, ex modella, è stata nel cast di Spider-Man: Homecoming e in quello di BlacKkKlansman di Spike Lee.
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14. Ludovica Martino (Skam Italia)
L'abbiamo conosciuta con Skam Italia, come Eva Brighi, e l'abbiamo ritrovata in Sotto il sole di Riccione, arrivato da poco su Netflix, dove interpreta il ruolo di Camilla. Ludovica Martino è uno di quei volti che fanno entrare subito in empatia con un personaggio. Lo sguardo sognante e dolce, il sorriso irresistibile, e quei capelli tra il castano e il rosso che li incorniciano, fanno di Ludovica Martino un personaggio solare. A vedere i suoi tratti e le sue espressioni ci pare di rivedere una giovane Isabella Ragonese. Ovviamente la auguriamo la carriera della famosa attrice. Ma quella di Ludovica Martino è già ben avviata: dopo Liberi tutti in tv (RaiPlay) e Il campione al cinema, è pronta al salto internazionale: è nel cast di Security di Peter Chelsom, il regista di Shall we Dance? e Hannah Montana: The Movie.
15. Belén Cuesta (La casa di carta)
Potevamo parlarvi di attrici emergenti nelle serie tv e non parlare de La casa di carta? Detto che le attrici della serie spagnola di Netflix sono tutte delle star, vi parliamo di quella che al momento ci incuriosisce di più, perché il suo personaggio è ancora tutto da svelare. Belén Cuesta (dopo essere stata Yolanda in Vis a vis) è entrata in sordina nella stagione 4 della serie, e potete chiamare il suo personaggio come preferite: Julia, o Manila, o anche Juanito. La storia che i creatori de La casa di carta hanno costruito per lei è, al solito, molto fantasiosa, quasi almodovariana: Juanito era un ragazzo che faceva rapine con Denver e Mosca, e si ritrova nella banda del Professore. Solo che ha cambiato sesso. Ora è Julia. E, una volta nella banda, prende il nome di una città e diventa Manila. Nella rapina alla Banca di Spagna è infiltrata tra gli ostaggi, ma, al momento giusto, mette al suo posto Arturito sparandogli. Viso furbetto, occhi neri e gambe lunghissime, Belén Cuesta è nata a Siviglia, in Andalusia, Spagna. Ed è uno dei personaggi da cui ci aspettiamo di più nelle prossime stagioni de La casa di carta.