Il cinema del 2015: le nostre top 20 dalla A alla Z, concludiamo con Rodio, Santacatterina e Starace

E siamo alla fine, con le ultimissime tre top 20 del nostro staff prima dell'annuncio della classifica dello staff di Movieplayer.it, previsto per domani. La parola, in conclusione,ad Antonello Rodio, Manuela Santacatterina e Alessia Starace.

Birdman: Michael Keaton sfida Edward Norton in una scena del film
Birdman: Michael Keaton sfida Edward Norton in una scena del film

C'è voluto un po' ma ce l'abbiamo fatta. Negli ultimi giorni vi abbiamo presentato le top 20 personali di tutti redattori di Movieplayer.it, dalle firme storiche agli scoppiettanti acquisti recenti; e abbiamo esplorato i gusti e le suggestioni che hanno animato l'annata cinematografica delle nostre firme. Come da rigoroso ordine alfabetico, a chiudere la tornata sono Antonello Rodio, Manuela Santacatterina e Alessia Starace, mentre domani, come promesso, pubblicheremo la top 20 definitiva dello staff. Per dopodomani, 12 gennaio, è in programma invece l'annuncio dei vincitori che avere determinato voi, quelli dei Movieplayer.it Awards.

Leggi anche: Movieplayer.it Awards: votate i migliori film e le migliori serie TV del 2015

Mad Max: Fury Road, Nicholas Hoult con Charlize Theron in una scena
Mad Max: Fury Road, Nicholas Hoult con Charlize Theron in una scena

Antonello Rodio

Birdman, il volo più alto del 2015

Il trionfo agli Oscar non c'entra nulla: per me Birdman è il film del 2015 perché da quando l'ho visto, lo scorso febbraio, nessun altro è riuscito a scalzarlo dal gradino più alto del podio personale, per quell'intreccio di emozioni, abilità tecnica e originalità che Inarritu ha composto in modo mirabile. Subito dietro Sicario, altra opera folgorante di Denis Villeneuve dopo La donna che canta e Prisoners, mentre il podio si completa con le emozioni Pixar dell'eccezionale Inside Out. Dopo il sorprendente Whiplash con uno stratosferico J.K. Simmons e American Sniper dell'eterno Eastwood, il consiglio è di scoprire una chicca, '71, serratissimo film dove nella Belfast di 45 anni fa è impossibile distinguere buoni e cattivi.

Ex Machina: Alicia Vikander in una scena del film fantascientifico
Ex Machina: Alicia Vikander in una scena del film fantascientifico

E poi lo spettacolare Mad Max: Fury Road, la fantascienza intelligente di Ex Machina e quella mitologica di Star Wars: il risveglio della forza: J.J. Abrams è riuscito a rievocare antiche suggestioni, ma non a centrare il filmone. E poi tanti grandi firme, da Michael Mann con il sottovalutato Blackhat a Ridley Scott con The Martian, da Spielberg con Il ponte delle spie a Zemeckis con The Walk e Paul Thomas Anderson con Vizio di forma. Tre menzioni anche per il cinema italiano: Suburra, Youth e Non essere cattivo.

Manuela Santacatterina

What a lovely year! Il meglio dell'anno cinematografico tra viaggi spaziali, corse sfrenate e voli pindarici

the tribe: un'immagine del film
the tribe: un'immagine del film

Non ho mai amato le classifiche. Un po' perché mi sembra di compiere un torto continuo un po' perché, per natura, non ne condivido la rigidità. Sulle prime tre posizioni di questa Top 20 però non ho dubbi. Al primo posto svetta The Tribe, pellicola che non sono riuscita a togliermi dalla testa per giorni per la sua ferocia mista a parentesi di dolcezza. Seguono due film diversissimi: la corsa sfrenata di Mad Max e Furiosa e il doloroso cammino della "randagia" Cheryl Strayed in Wild.

Vizio di forma: Josh Brolin con Joaquin Phoenix in una scena del film
Vizio di forma: Josh Brolin con Joaquin Phoenix in una scena del film

A guardarli, uno dopo l'altro, riesco a vedere il filo rosso che li lega. Un viaggio - fisico o psicologico che sia- verso una metà che li ha visti cambiati grazie all'amore, al lutto o alla ribellione. Ma questo è anche stato l'anno dei documentari musicali, delle sorelle ribelli dalle reminiscenze coppoliane di Mustang, delle indagini lisergiche di Vizio di Forma, del pirata spaziale Matt Damon o delle lacrime di caramella di Bing Bong, passando poi per l'eleganza di Spielberg, la rivincita postuma di Caligari, il lato oscuro di Steve Carell e la dolce goffaggine di Mark Ruffalo fino il videoregistratore dei fratelli Angulo che ci ha ricordato come il cinema e le sue storie siano un antidoto contro la solitudine.

Alessia Starace

Nel segno di Furiosa

Mad Max: Fury Road - Un primo piano di Charlize Theron
Mad Max: Fury Road - Un primo piano di Charlize Theron

Un film su tutti; l'ho visto a Cannes in maggio e mi ha accompagnato per il resto del 2015, maestoso e impareggiabile (ma è bene che Carol esca a gennaio, perché era l'unico titolo in grado di darmi qualche grattacapo). Mad Max: Fury Road appartiene a quell'ordine di cose grandiose che ci restituiscono una parvenza di fiducia nel futuro, che ci fanno pensare che l'umanità non possa essere poi così male se ha creato la Cappella Sistina, la Messa in si minore, la Divina Commedia, il Re Lear. Opere che rappresentano la più completa e travolgente espressione del proprio medium, opere da cui trasuda la personalità ribollente di un artista, l'audacia di una visione geniale e non compromissoria, la magnitudine degli intenti, la forza del messaggio di rivalsa sociale. Opere come Mad Max: Fury Road.

Chris Hemsworth in Blackhat
Chris Hemsworth in Blackhat

Per il resto, la mia classifica mi sembra vagamente insoddisfacente, un po' perché mancano Carol, Il caso Spotlight, Steve Jobs e altri titoli che da noi usciranno nel 2016, un po' perché non ho inserito uno dei film che più mi hanno colpito nella seconda parte dell'anno, Beasts of No Nation, a causa dell'ambiguità della release su Netflix. Tanti film italiani, questo sì, bellissimi, emozionanti e vitali; e poi l'altro Miller, Mann, Scott, Anderson, Villeneuve, Spielberg, Iñárritu... io francamente non ho fatto nessuna fatica ad arrivare ad annoverare venti titoli meritevoli. Quindi, grazie 2015.

Leggi anche le altre Top 20 della redazione: