Nata da una famiglia di ballerini, suo padre Eduardo Cansino era un ballerino, così come suo nonno paterno. Eduardo emigrò dalla Spagna nel 1913, ed incontrò la madre di Rita, Volga Haworth, una ballerina irlandese, nel 1916 e si sposarono l'anno seguente. Sin da piccola, a Rita fu insegnata danza, in modo che potesse seguire la tradizione familiare, ed infatti ad otto anni apparve nel film La fiesta assieme alla sua famiglia, nel 1926. Qualche anno dopo, quando Rita aveva ormai 16 anni, fu notata da un executive della Fox mentre danzava, e questi le offrì subito un contratto, al quale seguì un piccolo ruolo nel film Il segno di Robin Hood. Negli anni successivi continuò a recitare in piccoli ruoli col nome di Rita Cansino, finchè non ottenne un ruolo più consistente in Avventurieri dell'aria. Nel 1939 Rita Cansino divenne ufficialmente Rita Hayworth, aggiungendo una "y" al cognome materno, e con un radicale cambio di look: i suoi capelli corvini diventano rossi, decide di farsi incapsulare i denti, le alzano l'attaccatura dei capelli di circa un centimetro, e si fa ritoccare chirurgicamente zigomi e palpebre, ma a causa di un errore del chirurgo una palpebra rimarrà sempre abbassata tanto che lei dovrà ricorrese sempre alle ciglia finte per mimetizzare il difetto.
Era sotto contratto con la Columbia ed era già conosciuta, ma il film che lanciò definitivamente la sua vitalità seducente fu Bionda fragola nel 1941. Lo stesso anno, Rita apparve in tutto il suo naturale splendore in Sangue e arena, girato in Technicolor. Divenne l'attrice più famosa del momento dopo Betty Grable. Nel film L'inarrivabile felicità al fianco di Fred Astaire Rita dava però il megliio di sè, grazie anche alla lunga esperienza maturata nella danza. Dopo il clamoroso successo di Gilda - la foto di Rita venne incollata sulla bomba atomica sganciata sull'atollo di Bikini - la sua carriera iniziò una parabola discendente: nonostante continuasse a fare film, come La signora di Shanghai nel 1948 e Trinidad nel 1952, dopo Salome, del 1953 non la si vide più sul grande schermo fino al 1957 con Pal Joey.
Dopo il matrimonio con Orson Welles, Rita icontra il principe Alì Khan in Costa Azzurra, e la casa di produzione decide di approfittare per rilanciare l'immagine di Rita che si era offuscata dopo i recenti insuccessi, grazie anche ad Elsa Maxwell, la regina dei pettegolezzi di Hollywood, ma tra Rita e il Principe scoppia davvero un colpo di fulmine, ed infatti nel 1948, quando si sposano, lei è incinta di due mesi. Il matrimonio le costerà l'ostracismo in patria, la federazione generale del club delle donne americane proporrà di boicottare i suoi film in quanto screditano l'immagine della donna americana, con la sua vita scandalosa. Dopo la nascita della loro figlia Yasmine, il matrimonio finirà e per Rita ci saranno altri matrimoni, con il cantante argentino Dick Haimes e il produttore James Hill, amicizie sentimentali con Ernest Hemingway e Cary Grant mentre la sua carriera di attrice volge al termine.
Nel 1981 a Rita viene diagnosticato il morbo di Alzheimer, e quindi viene affidata alla figlia Yasmine fino alla sua morte, nel 1987.
1965 Candidatura Miglior attrice protagonista (dramma) per Il circo e la sua grande avventura
1970 Recitazione
1968 Recitazione
1964 Recitazione
1957 Recitazione
Non ho avuto tutto dalla vita, ho avuto troppo
Quel che mi sorprende nella vita non sono i matrimoni che falliscono, ma i matrimoni che durano
La locandina del Torino Film Festival celebra Rita Hayworth nel centenario della nascita.
A 25 anni rivoluzionò le regole della settima arte con un film, Quarto potere, destinato ad entrare nella storia, ma lo straordinario talento di Orson Welles non si limita al suo ritratto del "cittadino Kane": ripercorriamo alcuni fra i momenti salienti nella carriera del leggendario attore e regista americano.