Fatih Akin, nato ad Amburgo il 25 agosto 1973 da genitori turchi, dirige il primo cortometraggio nel 1995: si tratta di Sensin - Du Bist Es!, per il quale si aggiudica il premio del pubblico dell'Internationale Kurzfilm Festival Hamburg. Dell'anno successivo è il secondo cortometraggio, Getuerkt, mentre nel 1998 Akin realizza il lungometraggio Kurz und schmerzlos, storia di tre immigrati di diversa provenienza, le cui vite si intrecciano ad Amburgo, con il quale vincerà il Pardo d'Oro al Festival di Locarno, oltre al premio come miglior regista al Bayerische Filmpreis di Monaco. Nel 2000 dirige In July, viaggio di un professore verso la natia Istanbul, città di cui lo stesso regista subisce profondamente il fascino e il richiamo. La problematica dell'emigrazione sarà affrontata anche in Wir haben vergessen zurückzukehren (2001), e successivamente in Solino (2002), dove protagonista è una famiglia di origine pugliese.
La consacrazione internazionale avviene però nel 2004, con La sposa turca (Gegen die Wand), una storia di convivenza e di amore tra due immigrati turchi che condividono lo stesso passato drammatico. Il film, oltre all'Orso d'Oro al Festival di Berlino, si aggiudicherà anche il premio per il miglior film e il premio del pubblico agli European Film Awards. Nel 2004 partecipa anche al film collettivo Europäische Visionen, per cui realizza l'episodio Die bösen alten Lieder, e realizza il documentario Crossing the Bridge - The Sound of Istanbul, incentrato sulla grande vitalità musicale della città turca, nella quale trovano spazio tanto influenze occidentali quanto richiami alla tradizione locale. Nel 2007 dirige Ai confini del paradiso (Auf der anderen Seite), un'altra storia improntata sulla ricerca delle proprie origini, che gli vale la Palma d'Oro per la migliore sceneggiatura al Festival di Cannes. Nel 2009 è poi la volta del Leone d'argento - Gran premio della giuria veneziano per Soul Kitchen, in cui un ristorante gestito da un giovane greco diventa crocevia di vicende di disperazione, ma anche di speranza.
E' innegabile che nel cinema di Akin il tema dell'emigrazione, del distacco e quindi della ricerca delle proprie origini, sia sotteso a molte delle sue storie. La sua realtà di immigrato di seconda generazione lo mette nella condizione ideale per interpretare e guardare con spirito critico tanto alle difficoltà di integrazione che alla curiosità per una tradizione mai realmente vissuta, coniugando momenti di commozione e di ilarità e dando vita a un risultato di intenso coinvolgimento emotivo.
2007 Premio Miglior sceneggiatura per Ai confini del paradiso
2007 Premio Prize of the Ecumenical Jury per Ai confini del paradiso
2014 Premio Premio Vittorio Veneto Film Festival - Menzione speciale per Il Padre
2009 Premio Premio Speciale della Giuria per Soul Kitchen
2009 Premio Premio Arca Cinemagiovani - miglior film Venezia 66 per Soul Kitchen
2004 Premio Orso d'oro per La sposa turca
2010 Candidatura Miglior film dell'Unione Europea per Soul Kitchen
2005 Candidatura Miglior film dell'Unione Europea per La sposa turca
2005 Candidatura Regista del miglior film straniero per La sposa turca
2007 Premio Miglior sceneggiatore europeo per Ai confini del paradiso
2022 Regia, Sceneggiatura, Soggetto, Produzione
2019 Regia, Sceneggiatura, Soggetto, Produzione
2017 Regia, Sceneggiatura, Soggetto, Produzione
2014 Regia, Sceneggiatura, Soggetto, Produzione
Fatih Akin riceverà il Premio Efebo d'Oro alla carriera 2019.
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Il progetto è da tempo in fase di sviluppo per conto della Universal e tra i produttori ci sarà anche Jason Blum.
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Il lungometraggio diretto da Fatih Akin ha fatto conquistare alla star il premio come Migliore Attrice al Festival di Cannes.