Alberto Spagnoli, nato a Roma nel '36, si avvicina alla fotografia durante il servizio militare diventando il fotografo ufficiale della sua compagnia, e conseguendo il diploma in fotografia, successivo a quello di perito geometra. Entra a Cinecittà molto presto come operatore alle macchine, e si impone come un professionista molto esigente e capace, con il quale è facile andare d'accordo.
E' stato il direttore della fotografia preferito da Sophia Loren, che ne ricordò l'operato nel film My Life (mai uscito in italia), e ha collaborato con Carlo Di Palma per pellicole come Deserto Rosso e Blow Up, ma conquistò anche la stima di Mario Monicelli, con il quale girò Vogliamo i colonnelli, e di altri autori come Franco Giraldi, Peter Bogdanovich e René Clement.
Durante la sua carriera trascorse otto mesi in Colombia per le riprese de Il corsaro nero, con Kabir Bedi e Carole André, ma a causa di motivi di salute dovette rinunciare a tutti gli altri progetti di cinema internazionale ai quali avrebbe dovuto prendere parte. Prima di morire, il 7 giugno 1985, a causa di una fibrosi polmonare, stava girando con Neri Parenti e Paolo Villaggio il film I pompieri, e prima ancora aveva collaborato alla realizzazione di quel capolavoro di comicità che è Non ci resta che piangere, con Benigni e Troisi.
Oltre a essere vice presidente dell'AIC (Associazione Italiana Autori della Fotografia), Spagnoli era stato anche insegnante presso l'istituto sperimentale Don Orione.
1985 Fotografia
1983 Fotografia
1982 Fotografia
1982 Fotografia