La Festa del Cinema volge al termine, ma la pioggia di stelle e pellicole di richiamo non sembra esaurirsi: oggi Harrison Ford, intervenuto per consegnare un premio in memoria della sua agente, ha parlato della sua partecipazione al quarto capitolo di Indiana Jones: "Non sono troppo vecchio per questo film e credo di essere ancora in grado di coinvolgere il pubblico con questo personaggio." poi in polemica con Sean Connery, che si è augurato di sbrigarsi a fare Indiana Jones 4 per essere ancora credibile come padre di Indiana, Ford ha risposto che "Il problema è suo, perchè se non lo avessi fatto presto, sarebbe stato troppo vecchio lui. In ogni caso, spero che si unisca a noi nel film di Spielberg".
Chi invece non sembra avere problemi di età, è l'incontenibile Mario Monicelli, vera star del giorno e protagonista di un documentario di Margherita Ferrandino e Giovanni Veronesi girato sul set dell'ultimo film del regista, Le rose del deserto. Durante l'incontro che è seguito, Monicelli ha parlato di come ha conosciuto il cinema - "Sono stato cresciuto e allevato con il cinema muto, poi c'è stato l'avvento del sonoro che ha corrotto il cinema. Ora se un regista non è capace di girare una scena e gli viene male, mette un po' di violino sotto e il gioco è fatto" - ma ha anche risposto a domande sulla sua vita, e soprattutto sui suoi 91 anni portati con disinvoltura: "Non rimpiango niente perché sto bene anche ora. La bellezza di vivere e le soddisfazioni ci sono pure a 91 anni. A trent'anni non mi è capitato di avere tanta gente intorno che volesse ascoltarmi e di trascorrere un'ora bella come questa".
Il regista poi ha incontrato Lelio Luttazzi, autore della colonna sonora del suo Risate di gioia e dopo aver scherzato con lui dicendogli che pensava fosse morto, ha detto che Risate di gioia è uno dei film che rivede con piacere: "Mi piace molto proprio per le tue musiche".
Irriverenza a dosi massicce anche nel film-evento della giornata, Borat, di Larry Charles, scritto ed interpretato da Sacha Baron Cohen nel ruolo di un giornalista kazhako che insieme al suo produttore, parte per gli States con lo scopo di realizzare un documentario sull'american way of life, per la tv di stato. Una volta giunto negli USA, però Borat conosce in televisione Pamela Anderson e se ne innamora perdutamente, ma dovrà scontrarsi con la realtà di un paese diversissimo dal suo, con esiti esilaranti.
Domani, giornata finale per la prima edizione della Festa del Cinema: in mattinata la cerimonia sarà aperta da un concerto dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, diretta da Antonio Pappano, che eseguirà brani utilizzati da grandi registi per i propri film, come l'Intermezzo della Cavalleria Rusticana che fu scelto da Scorsese per Toro Scatenato. In seguito Piera Detassis presenterà la cerimonia di premiazione nel corso della quale verranno conferiti i premi per il miglior film, la migliore attrice e il miglior attore scelti dalla giuria popolare presieduta da Ettore Scola.
Nel tardo pomeriggio Robert De Niro incontrerà il pubblico per presentare trenta minuti del suo ultimo film, The Good Shepherd. In serata l'attore, in qualità di rappresentante del Tribeca Film Festival, riceverà il premio Steps and Stars da Veltroni, a Piazza Di Spagna.
Domani sera inoltre, sarà presentato al pubblico il primo film da regista di Corrado Guzzanti, Fascisti su Marte - Una vittoria negata. La proiezione serale, che era prevista per martedì 17, è stata spostata a domani in seguito al cambiamento di programma effettuato in segno di lutto per l'incidente della metropolitana di Roma.