Il regista di Thor: Love and Thunder, Taika Waititi, è tornato a riflettere sulle critiche piovute sul film colpevole, a detta dei fan, di essere poco fedele ai fumetti.
Con Thor: Ragnarok, Taika Waititi aveva reinventato con successo la saga del Dio del Tuono ridando nuovo impulso al personaggio. Sfortunatamente il quarto capitolo del franchise ha generati una certa delusione nei fan, che si sono lamentati della scelta di condensare e velocizzare la vicenda di Jane Foster e di non trattare nel modo adeguato il personaggio di Gorr il Macellatore di Dei, egregiamente interpretato da Christian Bale.
In Movie Special Book, Taika Waititi riconosce la difficoltà di trovare il tono giusto per il film: "È una battaglia continua perché voglio che i miei film siano divertenti e voglio che ci sia molto umorismo. La mia satira non prende in giro solo non solo l'idea del Vichingo Spaziale, ma anche gli esseri umani e il modo in cui ci facciamo strada a fatica su questo pianeta."
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La fedeltà ai fumetti
Taika Waititi tocca un tema caldo per i fan dei cinecomic, la fedeltà maggiore o minore rispetto al materiale di partenza: "In questo caso, il fumetto originale è molto serio e la storia di Jane è particolarmente drammatica. Quindi cercare di trovare dell'umorismo su quel materiale, oltre a renderla una storia emozionante, sarebbe sempre stato difficile. Abbiamo lottato con questo problema durante tutto il montaggio, fino a quando non abbiamo finito il film."
Waititi precisa poi: "Abbiamo inserito scene divertenti e scene tragiche sul cancro. Una parte del pubblico ha apprezzato il modo in cui abbiamo trattato la malattia di Jane Foster. Ma come dico sempre, se vuoi che sia esattamente uguale al fumetto leggi il fumetto. Perché per fare un film certe cose vanno cambiate per forza."