The Whale: secondo una critica il film di Darren Aronofsky non dovrebbe essere visto dalle persone grasse

Su Twitter si accende la polemica intorno alla rappresentazione delle persone obese fornita da Darren Aronofsky e Brendan Fraaser in The Whale.

The Whale, nuovo film di Darren Aronofsky che vede Brendan Fraser offrire una grande performance, è stato accolto con grande calore conquistando il Leoncino d'Oro alla Mostra del Cinema di Venezia, ma per una critica americana il film non dovrebbe essere visto dalle persone grasse.

The Whale Sadie Sink Credits Niko Tavernise
The Whale: Sadie Sink in un'immagine

Per calarsi nei panni del protagonista, un professore affetto da una grave forma di obesità che gli impedisce perfino di uscire di casa, Brendan Fraser ha dovuto utilizzare vari trucchi prostetici tra cui una tuta che aumentava il suo peso di oltre 130 chili.

The Whale: Brendan Fraser in lacrime durante la standing ovation di sei minuti a Venezia 2022

Per una critica americana, però, il film non andrebbe visto dalle persone grasse per il tipo di rappresentazione che fornisce. La critica cinematografica Katie Rife sta diventando virale per aver consigliato agli spettatori più robusti, ma anche ai magri, di non guardare il film di Darren Aronofsky, che ha guadagnato una standing ovation alla sua prima al Festival del Cinema di Venezia.

"Non posso raccomandare in buona coscienza che le persone grasse guardino The Whale", ha twittato Rife lunedì. "Non posso raccomandare nemmeno alle persone magre di guardarlo, poiché rafforza l'idea che le persone grasse siano oggetto di pietà e che si sono procurate le loro sofferenze per mancanza di capacità di affrontarle".

Rife ha continuato, avvertendo gli spettatori con disturbi alimentari: "Enormi segnali di allarme per chi soffre di disturbi alimentari e grassofobia; il personaggio principale subisce per oltre un'ora il più crudele abuso verbale che si possa immaginare, e in seguito cerca di suicidarsi mangiando. Ho affrontato la bulimia e il disturbo da alimentazione incontrollata per anni e mi ha turbato profondamente".

La critica ha anche affermato che "nessuna persona grassa è stata coinvolta nella produzione", poiché c'è un punto nella trama in cui il "protagonista sta morendo, ma si rifiuta di andare in ospedale anche se ha i soldi per pagare i conti".

"Il film tratta questo come una combinazione di altruismo e propensione al suicidio senza mai considerare il motivo molto ovvio per cui una persona di 250 chili eviterebbe i medici: SI CHIAMA GRASSOFOBIA MEDICA TU ASSOLUTO idioti", si infuria Rife. "E sì, Brendan Frasier è molto bravo."

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"Se sei magro o anche solo un po' sovrappeso e vai a vedere The Whale, spero che tu pensi al danno che le imbottiture finte di grasso fanno alle persone super grasse come me, e al danno causato dal ritrarre persone come me come figure tragiche", ha aggiunto uno spettatore su Twitter, alimentando la polemica.

Qui la nostra recensione di The Whale. La performance di Fraser è stata applaudita, ricevendo una standing ovation anche al Toronto Film Festival all'inizio di questo mese e fruttando all'attore il TIFF Tribute Award.