The Odyssey, Christopher Nolan sotto accusa per le location: "Contribuisce alla repressione di un popolo"

La scelta di girare alcune scene di The Odyssey nella città di Dakhla hanno causato un'ondata di accuse e critiche nei confronti del regista Christopher Nolan.

Una foto di The Odyssey

La scelta di alcune location usate dal regista Christopher Nolan per il suo film The Odyssey hanno scatenato delle dure polemiche.
Il regista è stato infatti accusato di alimentare una 'brutale repressione' realizzando alcuni ciak a Dakhla, situata nella parte del Sahara occupata dal Marocco.

La città al centro delle polemiche

L'area in cui si trova la città scelta per le riprese di The Odyssey è sotto l'occupazione marocchina fin dagli anni '70 e in passato ha accolto altre produzioni ad alto budget come quella della serie La ruota del tempo. Recentemente alcuni governi, come quello americano e il britannico, hanno sostenuto le richieste del Marocco di poter controllare l'area.

Gli organizzatori del Western Sahara International Film Festival hanno però inviato un messaggio a Christopher Nolan sostenendo che realizzare il film nella città sia una scelta sbagliata.

Christopher Nolan con L'Odissea ha già vinto. Con un anno di anticipo Christopher Nolan con L'Odissea ha già vinto. Con un anno di anticipo

In un comunicato si spiega: "Girando parte di The Odyssey in un territorio occupato che è stato definito 'buco nero dell'informazione' da Reporters Without Borders, Nolan e il suo team, forse inconsapevolmente e involontariamente, stanno contribuendo alla repressione del popolo saharawi da parte del Marocco e agli sforzi del regime marocchino per normalizzare la sua occupazione del Sahara occidentale". I vertici del festival hanno ribadito: "Siamo certi che se comprendessero appieno le implicazioni di girare un film di così alto profilo in un territorio i cui popoli indigeni non possono realizzare film sulle loro storie sotto occupazione, Nolan e il suo team sarebbero inorriditi".

Il Marocco è stato accusato di reprimere ogni tentativo di dare spazio alle espressioni culturali locali e di aver perseguitato chi ha cercato di parlare della propria vita nell'area occupata e delle proprie tradizioni, obbligando i filmmaker a lavorare in segreto e a rischiare la sicurezza anche della propria famiglia.
Le dichiarazioni del festival, FiSahara, sono state sostenute da star come Penelope Cruz e Javier Bardem, e l'attore, che ha realizzato un documentario sulla situazione alcuni anni fa, ha sottolineato che Dakhla è stata convertita, dai marocchini che l'hanno occupata, in una "destinazione turistica e ora un film cinematografico, sempre con l'obiettivo di cancellare l'identità Sahrawi dalla città".

Il cast del film di Nolan

The Odyssey è il nuovo ambizioso film, in arrivo nelle sale americane il 17 luglio 2026, con cui Christopher Nolan cercherà di replicare il successo ottenuto con Oppenheimer.
Il cast stellare del progetto, i cui biglietti sono già in vendita, è guidato da Matt Damon e tra gli interpreti ci sono anche Tom Holland, Zendaya, Anne Hathaway, Lupita Nyong'o, Robert Pattinson, Benny Safdie, Charlize Theron, Jon Bernthal, Himesh Patel, Elliott Page, Bill Irwin, Samantha Morton, Jesse Garcia, Will Yun Lee, e Corey Hawkins.

Fino a questo momento ci sono state alcune riprese in luoghi molto suggestivi come Italia, Irlanda, Scozia e Marocco, scelti per ricreare l'epico viaggio raccontato tra le pagine dell'opera di Omero sul re di Itaca impegnato nel tentativo di tornare a casa dopo la fine della Guerra di Troia.