The O.C.: Mischa Barton ha svelato le vere ragioni che l'hanno spinta a lasciare la serie

Mischa Barton ha descritto la sua condizione lavora sul set di The O.C. spiegando i motivi che l'hanno convinta a dire basta accettando di far morire il personaggio di Marissa Cooper.

La serie The O.C.si è un conclusa da quindici anni, ma solo oggi l'attrice Mischa Barton ha trovato il coraggio di rivelare le drammatiche ragioni che l'hanno spinta a lasciare lo show.

Mischa Barton in una scena di The O.C.
Mischa Barton in una scena di The O.C.

Il personaggio di Mischa Barton, Marissa Cooper, viene ucciso nel finale della terza stagione di The O.C.. L'interprete ha svelato i veri motivi che l'hanno spinta ad abbandonare la teen soap in un'intervista a E! News:

"Mi sono sempre vergognata a parlare di cosa succedeva davvero dietro le quinte... adesso che viviamo in un'epoca in cui parliamo delle nostre esperienze e le donne sono chiare su cosa stia realmente accadendo e come sono state trattate, la situazione è un po' diversa".

Mischa Barton, Benjamin McKenzie, Rachel Bilson e Adam Brody di The O.C.
Mischa Barton, Benjamin McKenzie, Rachel Bilson e Adam Brody di The O.C.

Mischa Barton ha rivelato che le prime discussioni sull'ipotesi di uccidere il suo personaggio sono iniziate "abbastanza presto", dopo l'aggiunta di Rachel Bilson come personaggio regular della serie dopo la prima stagione:

"C'era una costante atmosfera di bullismo da parte di alcuni membri maschili del team che era davvero orribile. Ma, sai, ho anche adorato la serie e ho dovuto costruire i miei muri, trovare il mio modo per aggirare il problema e la fama che avevo conquistato. Dovendo affrontare questa incredibile invasione nella mia vita privata, mi sentivo molto indifesa, immagino che sia il modo migliore per dirlo".

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L'attrice chiarisce che sul set di The O.C. c'erano persone che erano molto cattive con lei e che quello non era "l'ambiente ideale per una ragazza giovane e sensibile che deve sopportare il peso dell'improvvisa celebrità". Ad aggravare la situazione, nel corso della seconda stagione, il ritmo intenso delle riprese che per lei diventa eccessivo. A quel punto, ricorda la Barton, i produttori le danno due opzioni:

"Mi dissero 'Vuoi mantenerti il lavoro veleggiando verso l'orizzonte con la possibilità di tornare in futuro in una situazione bizzarra o possiamo uccidere il tuo personaggio lasciandoti libera di fare ciò che vuoi della tua carriera?' Ho pensato che andarmene fosse la cosa migliore per me e per la mia salute perché non mi sentivo protetta dai colleghi e dalla crew a quel punto. Triste pensare che non abbiamo trovato un modo migliore di risolvere la situazione, ma anche se è stato brutto dire addio agli altri mentirei se dicessi che andava tutto bene. Per me è stato un sollievo togliermi da quella situazione. Ero giovane, ma ero entusiasta di provare a fare anche cose nuove e inoltre non sapevo se sarei riuscita a continuare a gestire lo stress di quell'ambiente in cui mi trovavo".