The Irishman, svelata la durata: è il film più lungo di Martin Scorsese

La durata di The Irishman di Martin Scorsese è un vero e proprio record nella filmografia del regista italoamericano.

The Irishman di Martin Scorsese avrà una durata di 210 minuti: un record, per il regista, che per il suo nuovo film ha collaborato con Netflix e scritturato un cast stellare.

Un vero e proprio primato, dicevamo, nella filmografia del cineasta italoamericano, basti pensare che fino ad ora solo The Wolf of Wall Street aveva toccato i 180 minuti, tre ore piene, Casinò si era fermato a 178 e Gangs of New York a 167. "Solo" 147 erano stati invece i minuti dell'altra epopea gangster, Quei bravi ragazzi, uscito nel 1990. The Irishman sarà presentato in anteprima il 27 settembre al New York Film Festival con una insolita proiezione che inizierà alle ore 15.00, tanto che Indiewire scherzando parla di "giornata di apertura" e non "serata di apertura", facendo riferimento alla lunga durata del film di Martin Scorsese che, secondo fonti interne della kermesse, verrà dato senza nessun intervallo.

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The Irishman: una scena dal film di Martin Scorsese

Basato su un saggio di Charles Brandt, I Heard You Paint Houses, l'ultima opera del regista di Taxi Driver vede Robert De Niro nei panni di Frank Sheeran, un veterano della Seconda Guerra Mondiale che si trasformò in uno spietato sicario al soldo della Mafia ed ebbe un ruolo nella scomparsa di Jimmy Hoffa. Ad interpretare il capo dei Teamsters con legami con Cosa Nostra sarà Al Pacino, al suo primo film con Scorsese, mentre Joe Pesci sarà il boss Russell Bufalino.

The Irishman: Al Pacino parla del suo incredibile lavoro sul set di Scorsese

Ambientato nell'arco di molti decenni, The Irishman, ha giovato degli effetti speciali VFX che hanno ringiovanito digitalmente gli attori nelle scene ambientate nel passato e rappresenta una vera e propria scommessa per Scorsese. L'opera infatti, è stata prodotta da Netflix e verrà resa disponibile in streaming il 27 novembre; non prima di una release in alcune sale selezionate nei primi giorni dello stesso mese, seguendo così la stessa politica distributiva fatta ad esempio con Roma di Alfonso Cuaron, poi uscito vincitore del Leone d'oro al Festival di Venezia e di ben quattro premi Oscar, incluso quello per la regia e il miglior film straniero su un totale di 13 candidature. E' verosimile che, visto il regista e il cast, Netflix voglia puntare il tutto per tutto per un Oscar Season trionfale nel tentativo di strappare stavolta la statuetta per il miglior film che aveva quasi sfiorato l'anno scorso. In questo caso sarebbe la seconda per Scorsese che aveva trionfato nel 2006 con The Departed.