Cronaca di denuncia e passione anche politica per il cinema nei Premi per il documentario promossi dai giornalisti cinematografici, che hanno dedicato l'edizione 2012 dei riconoscimenti, assegnati a Roma, a Miriam Mafai. Nel nome della grande giornalista scomparsa solo pochi mesi fa, ricordata, nella sede della Direzione Generale per il Cinema del Ministero per i Beni e le Attività Culturali con la proiezione speciale del documentario Pasta nera (che contiene una sua preziosa testimonianza). I premi 2012 sono andati infatti a Tahrir di Stefano Savona, Nastro d'Argento per il documentario 2012 sulla mobilitazione di Piazza che sembrava siglare, in Egitto, la nuova Primavera araba e a 148 Stefano. mostri dell'inerzia di Maurizio Cartolano, realizzato in coproduzione con Il Fatto Quotidian_o e in collaborazione con Amnesty International e Articolo 21. È stato premiato, come si legge nella motivazione, "per aver creduto con tenacia nella denuncia, anche politica e aver ricostruito con un documentario attento e appassionato una drammatica storia di inaccettabile violenza"_.
A Giovanna Cau, l'avvocato più appassionato del cinema italiano in una storia di coerenza e militanza nella quale non ha mai abbassato la guardia, il Nastro d'Argento speciale alla carriera: grazie a Marco Spagnoli, premiato con una menzione speciale per il "doppio" impegno di quest'anno, ha raccontato la sua vita e la sua esperienza in Diversamente giovane, film testimonianza prezioso e interessante sul cinema e la politica di ieri. Premi speciali tra le grandi firme del documentario anche per Antonello Sarno e a Luca Verdone, attento cronista di cinema e cultura tra il Futurismo, passione condivisa con il padre Mario e i ritratti dedicati ai grandi autori, da Franco Zeffirelli, l'ultimo dei suoi protagonisti, a Sergio Leone. Premio speciale alla carriera a Gianni Minà per il suo Cuba ai tempi di Obama, "infaticabile, enciclopedica, unica capacità di raccontare controcorrente una realtà sociale e politica che pochi, nel mondo, conoscono con la sua appassionata ricerca anche cinematografica".
Altre menzioni speciali 2012 per Indigo Film di Francesca Cima e Nicola Giuliano e a Hit the road nonna di Duccio Chiarini "per il racconto familiare di un autentico, coraggioso caso di imprenditorialità al femminile in una realtà pionieristica per le donne leader, nell'industria come nel mondo". All'Istituto Luce Cinecittà, ritirato da Luciano Sovena, un altro premio speciale: "Documenti e passione cinematografica nel listino 2011-2012, per aver coprodotto e distribuito cinque documentari" segnalati dal Sngci: Pasta nera di Alessandro Piva, Il corpo del duce di Fabrizio Laurenti, Il sorriso del capo di Marco Bechis, Case chiuse di Filippo Soldi, Profughi a Cinecittà di Marco Bertozzi. Nastro d'Argento per il documentario 2012, infine, a In arte Lilia Silvi di Mimmo Verdesca, sull'attrice più impertinente degli anni in bianco e nero (film prodotto da Fabio Grossi e Leo Gullotta), menzione speciale, sempre per i doc sul cinema a Voi siete qui di Francesco Matera "per l'originalità di una ricerca appassionata nei luoghi di Roma, grande set di ieri e di oggi".