Ian McDiarmid è rimasto molto sorpreso quando J.J. Abrams gli ha chiesto se era disponibile a riprendere i panni dell'Imperatore Palpatine in Star Wars: L'Ascesa di Skywalker. Ritornare nel ruolo di uno dei cattivi più importanti della saga creata da George Lucas è stato per l'attore un vero e proprio fulmine a ciel sereno, ma molto gradito.
L'ultima volta che Ian McDiarmid aveva interpretato l'oscuro signore dei Sith che travia Anakin Skyalwaker è stato nel 2005 e di certo non si aspettava che sarebbe mai tornato a far parte della serie visto cosa gli riserva il destino ne Il ritorno dello Jedi. Ma non aveva messo in conto J.J. Abrams. "È stata una sorpresa totale quando circa un anno fa ho ricevuto un'email da J.J. che diceva: 'Quando hai un momento libero posso chiamarti? E dove dovrei chiamarti?'"; così ha detto McDiarmid in un video di backstage di Star Wars: L'Ascesa di Skywalker che poi spiega: "Così ho risposto via mail dicendo: 'Tempo così così, comunque questo è il mio numero di telefono' e poi lui mi ha chiamato subito e mi ha detto: 'Stiamo pensando di riportare in vita l'Imperatore. Come la vedi?' Io ho cercato di rimanere calmo e risposto: 'Sembra un'ottima idea!'. Mi sono reso conto che la mia voce si era alzata di tono e ho pensato: 'Non mi prenderà mai nel cast se continuo a parlare così' e ho detto: 'Beh, è meraviglioso.' Così Abrams mi ha raccontato che, nell'ottica del Lato Oscuro, stavano pensando di riportarlo indietro e che sarebbe stato fantastico chiudere questi nove episodi nel modo in cui sono iniziati, ed eccomi qua insomma".
Star Wars: L'Ascesa di Skywalker, contro chi scaglierà i Fulmini della Forza l'Imperatore Palpatine?
L'idea di riprendere l'Imperatore è tutta farina del sacco di Abrams, inizialmente quando ancora c'era Colin Trevorrow in capo alla produzione non era previsto il suo ritorno ed è stato uno degli elementi mantenuti segreti sino al rilascio del primo trailer. Quando sui titoli si è sentita la sua riconoscibile risata il pubblico - e non solo - è rimasto letteralmente di sasso e poi entusiasta. Per il regista de Il Risveglio della Forza, la presenza di Palpatine era fondamentale: "Se consideriamo Star Wars come una storia in nove capitoli, la cosa più strana sarebbe se Palpatine non ci fosse". Così aveva dichiarato Abrams a Uproxx qualche mese fa rimarcando la sua importanza nei sei film precedenti e la necessità di averlo anche alla fine di tutto.
Parere condiviso da Daisy Ridley che su IGN aveva rimarcato come per lei sia: "È il più grande cattivo della storia di Star Wars . Ora che abbiamo finito la storia, penso che non sarebbe potuta andare in nessun altro modo. Doveva essere così. Perché è estremamente funzionale alla trama del film. Non appare di nuovo così senza un senso, ogni cosa verrà spiegata". Tra quattro giorni, quando Star Wars: L'Ascesa di Skywalker uscirà vedremo in che modo.