Stanger Things, David Harbour ammette di essere pronto per la fine: "Dopo dieci anni, va bene così”

L'attore, che interpreta Hopper nell'amata serie Netflix, ha dichiarato alla rivista Interview di essere contento che la serie si concluda dopo cinque stagioni e quasi 10 anni sullo schermo.

Una scena di Stranger Things

David Harbour si prepara con serenità al gran finale di Stranger Things. Dopo dieci anni nei panni dello sceriffo Hopper, l'attore ha dichiarato di sentirsi pronto a voltare pagina. In un'intervista a Interview Magazine, Harbour riflette sul senso della conclusione e sul valore emotivo dell'ultima stagione, che ha fatto piangere l'intero cast durante la lettura del copione.

David Harbour pronto a dire addio a Stranger Things

David Harbour, volto ormai iconico dello sceriffo Jim Hopper, ha ufficialmente messo il cuore in pace: Stranger Things si avvia verso il tramonto, e lui non potrebbe essere più d'accordo. In una chiacchierata con Interview Magazine, l'attore ha raccontato con lucidità e un pizzico di malinconia il suo percorso nella serie che ha ridefinito l'immaginario anni '80 per una nuova generazione: "Quando ho iniziato, l'amavo profondamente", ha detto. "Amici miei che facevano serie da anni mi dicevano: 'Alla terza o quarta stagione inizierai a correre via'. E io: 'Impossibile! Amo troppo tutti loro.' E poi arrivi a un certo punto e ti chiedi: 'Quanta storia resta ancora da raccontare?'"

Stranger Things: David Harbour in una scena della serie
David Harbour nella prima stagione di Stranger Things

Una riflessione genuina, priva di rimpianti, in cui Harbour lascia trapelare il desiderio di cambiamento, di esplorare nuovi orizzonti artistici: "Ti ritrovi a suonare sempre le stesse note e cominci a sentire che vuoi rischiare, vuoi fare qualcosa che le persone non ti hanno ancora visto fare. Quindi sì, dopo dieci anni, va bene così." È un congedo ponderato, che segna la fine di un ciclo non solo narrativo ma anche personale, e che rende giustizia all'evoluzione professionale di un attore che non ha mai smesso di reinventarsi.

Ma se da un lato Harbour si dichiara pronto al saluto, dall'altro non nasconde l'intensità emotiva dell'ultima stagione. A detta dell'attore, che ha parlato anche durante il podcast Happy Sad Confused al Comic-Con, il finale della serie sarà "il miglior episodio che abbiano mai fatto", aggiungendo con sicurezza: "Atterrano l'aereo." Una metafora che fa pensare a un'operazione riuscita fino in fondo, degna conclusione di un viaggio durato un decennio.

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Il momento più toccante? La lettura del copione finale. "Alla fine dell'episodio - solo leggendolo - verso metà hanno iniziato a piangere. E negli ultimi venti minuti era un pianto ininterrotto, a ondate, da parte di persone diverse. Noah Schnapp è stato il mio preferito", ha raccontato Harbour. La reazione collettiva, quasi catartica, testimonia quanto Stranger Things sia stato più di una semplice serie: un'esperienza generazionale. "Parte di tutto questo è che per quei ragazzi è stata l'infanzia. Sono passati dieci anni, e nella stagione si esplora proprio quell'idea. È fatto così bene, è così bello. È un episodio grandioso, è una stagione grandiosa. La adorerete."

L'appuntamento è fissato: Stranger Things 5 arriverà in due volumi, il primo il 26 novembre e il secondo il 25 dicembre. Il gran finale, invece, sarà servito il 31 dicembre. L'ultimo brindisi con gli abitanti di Hawkins sarà in perfetta sincronia con l'anno nuovo: il miglior modo possibile per chiudere una storia che ha segnato una generazione.