Ivan Drago è uscito sconfitto dall'incontro con Rocky Balboa in Rocky IV, ma come ha svelato Sylvester Stallone in origine il destino del pugile russo era assi più cupo.
La maggior parte degli spettatori è in grado di cogliere il simbolismo da Guerra Fredda contenuto in Rocky IV, con la contrapposizione tra il bravo ragazzo, l'eroe "tutto americano" Rocky che abbatte un pugile sovietico emotivamente gelido e gonfio di steroidi per vendicare la morte del suo amico. Naturalmente, Rocky è presente nel poster del sequel avvolto in una bandiera americana. Ma dopo l'ultimo discorso di Rocky su come "tutti possono cambiare", Ivan Drago è sparito dalla circolazione per ricomparire oltre 30 anni dopo in Creed II.
Rocky IV: il guilty pleasure compie 30 anni
In una sessione di domande e risposte del 2010 con Ain't It Cool News, Sylvester Stallone ha rivelato la sua idea sulla sorte di Ivan Drago dopo Rocky IV:
"Ho sempre creduto che Ivan Drago fosse tornato in Russia dove è stato disprezzato dalla sua gente. Travolto dal disonore, alla fine ha ceduto all'alcolismo e purtroppo si è poi suicidato."
L'idea di Ivan Drago che ritorna nella sua nativa Unione Sovietica come un uomo caduto in disgrazia, dopo aver deluso il suo paese (nella sua mente e nelle menti dei suoi compagni sovietici) si è fatta strada in Creed II, del 2018, quando il pugile sovietico ricompare insieme al figlio Viktor, anche lui pugile. Probabilmente è stato meglio che Stallone abbia deciso di addolcire la pillola per il povero Ivan Drago lasciandolo in vita.
Nel frattempo, Sylvester Stallone ha annunciato di aver ultimato il director's cut di Rocky IV, che si intitolerà Rocky vs. Drago e sarà disponibile prossimamente.