Il maestro Martin Scorsese ha pubblicato un lungo intervento su Hollywood Reporter in cui commenta lo stato attuale dell'arte cinematografica soffermandosi sull'ossessione per gli incassi, sull'influenza (per lui nefasta) di Rotten Tomatoes e realtà simili e spiega perché Madre! di Darren Aronofsky non è stato compreso.
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Parlando della questione dei voti, il regista scrive: "Quando mi sono diplomato, mi sono detto "Grande, basta coi voti!" Questo è stato prima della mia prima proiezione test. Ogni regista vi potrà confermare che le proiezioni test sono esperienze brutali. A volte fanno danni enormi, come nel caso dell'infausta proiezione di Pomona della RKO per L'orgoglio degli Amberson di Orson Welles. I produttori hanno usato le reazioni negative del pubblico come scusa per modificare la versione originale di Welles che oggi è riconosciuta come un quasi capolavoro frutto di un compromesso".
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Quando si tratta di parlare di aggregatori digitali di voti quali Rotten Tomatoes e Metacritic, Scorsese rincara la dose: "Il fenomeno è iniziato negli anni '80 quando il "box office" è diventato un'ossessione. Quando ero giovane, il box office era confinato alle riviste di settore come Hollywood Reporter. Ora è ovunque, spunta in ogni discussione sul cinema. La strumentalizzazione brutale che ha trasformato gli incassi del weekend d'apertura nello sport preferito dagli spettatori assetati di sangue ha incoraggiato un approccio ancora più brutale alla critica dei film. Parlo di realtà come Cinemascore e aggregatori on line come Rotten Tomatoes, che non hanno niente a che fare con la vera critica. Danno i voti a un film come si danno i voti a un cavallo da corsa o un ristorante in una guida turistica. Non hanno niente a che fare con la creazione o la visione intelligente di un film. Il regista è ridotto a un esecutore di contenuti e lo spettatore a un consumatore poco avventuroso. Questi aggregatori impongono un tono ostile ai registi seri - anche il nome Rotten Tomatoes è un insulto. E come la critica scritta da persone competenti e appassionate sta lentamente scomparendo, ci sono sempre più persone che si sentono in diritto di giudicare, persone che sembrano tratte piacere dal vedere i film bocciati e distrutti".
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Per Martin Scorsese l'accoglienza scomposta riservata a Madre! di Darren Aronofsky è frutto di questo atteggiamento sbagliato. "Prima di aver visto Madre! ero molto infastidito dai giudizi severi sul film. Molte persone sembravano volerlo definire, inscatolare, perfino condannare. E molti sembravano gioire del fatto che avesse ricevuto una F da Cinemascore. La notizia era che il film era stato bocciato insieme a opere di autori come Robert Altman, Jane Campion, William Friedkin e Steven Soderbergh. Dopo averlo visto ero ancora più infastidito dalla fretta nei giudizi e questo è il motivo per cui ho voluto condividere i miei pensieri. Le persone sembrano andare in cerca del sangue solo perché il film non può essere categorizzato o ridotto a una descrizione di poche parole. E' un horror movie o una dark comedy, un'allegoria biblica o un racconto morale sulla devastazione dell'ambiente? Forse tutte queste cose insieme, ma certamente non appartiene a una sola categoria".
Dopo essersi "sfogato" argomentando la propria visione, Scorsese conclude: "I buoni film dei veri registi non sono fatti per essere decodificati, consumati o compresi all'istante. Non sono fatti perché piacciano immediatamente. Sono fatti solo perché la persona che li realizza sentiva il bisogno di farlo. E c'è una lunga lista di titoli - Il mago di Oz, La vita è meravigliosa, La donna che visse due volte e Senza un attimo di tregua, per citarne alcuni - che in principio sono stati bocciati e poi sono divenuti classici. I voti dei Tomatometer e Cinemascoregrades scompariranno presto, mentre le pellicole appassionate come Madre! continueranno a crescere nelle nostre menti".
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