L'Esorcista, una missione italiana ha salvato l'antica città in cui fu girato il film

Hatra, l'antica città in cui fu girato L'esorcista, il film horror di William Friedkin è stata salvata da un team di archeologi e architetti italiani.

Hatra, l'antica città irachena in cui furono ambientate le scene iniziali de L'esorcista, rinasce grazie ad una missione archeologica italiana. Un team composto da archeologi e architetti italiani guidato dai docenti Massimo Vidale e Stefano Campana delle università di Padova e Siena ha infatti recuperato e messo al sicuro strutture e materiali che erano stati danneggiati dall'Isis.

Proprio qui nel 1973, William Friedkin decise di girare le sequenze di apertura de L'esorcista in cui il prete archeologo padre Merrin (Max von Sydow) ritrova la statuetta del demone assiro Pazuzu, rimanendone profondamente inquietato e colpito. Girare nel paese non fu per niente semplice, come ha raccontato lo stesso regista nella sua autobiografia, The Friedkin Connection: A Memoir, tanto che imprevisti legati al caldo torrido e l'attesa per ottenere i permessi portarono ad allungare i tempi di lavorazione del film. Patrimonio mondiale dell'Umanità dal 1985, Hatra fu poi inserita nella lista di quelli in pericolo dopo l'arrivo delle truppe dell'Isis che vandalizzarono l'area trasformata in poligono militare e campo di addestramento senza però, per fortuna, arrivare a distruggerla completamente come invece è successo con la vicina Nimrud, una delle capitali dell'impero assiro. Atti che sono stati condannati e definiti come veri e propri crimini di guerra.

Una statua del demone Pazoozoo in una delle prime scene di L'esorcista
Una statua del demone Pazoozoo in una delle prime scene di L'esorcista

Fiorita tra il II e III secolo a. C., la città subì vari assedi da parte dei Romani prima sotto Traiano e Settimio Severo e poi i Sasanidi di Ardeshir e Shapur I che la conquistarono definitivamente. Conserva imponenti architetture in cui l'arte classica si mescola con elementi orientali e oltre 500 iscrizioni in aramaico che ne fanno una testimonianze più ricche dell'impero dei Parti. Il lavoro degli studiosi ha permesso di mappare il centro urbano su un'area di circa 700 ettari, utilizzando droni e catalogando statue e manufatti, ora in restauro.

Max von Sydow davanti alla casa della piccola indemoniata de L'esorcista
Max von Sydow davanti alla casa della piccola indemoniata de L'esorcista

I danni su tutta l'estensione dell'area urbana sono stati mappati sistematicamente in un sistema informativo territoriale (SIT) e i frammenti di statue e manufatti sono stati censiti e messi in sicurezza per consentirne il restauro. I lavori si sono svolti sotto l'egida dell'Associazione internazionale per gli Studi del Mediterraneo e dell'Oriente (Ismeo - Roma), in collaborazione con lo State Board of Antiquities and Heritage (Sbah - Iraq), l'Università di Padova e l'Università di Siena. Il finanziamento invece si deve alla fondazione International Aliph, l'Alliance for the Protection of Heritage in Conflict Areas di Ginevra.

Uscito nel 1973, L'esorcista è considerato un classico del genere horror oltre che uno dei film che più di altri ha lasciato un segno indelebile nell'immaginario collettivo. Ancora oggi la storia della piccola Regan, una ragazzina di 12 anni che evoca incautamente un demone e ne viene posseduta, è considerata una delle più spaventose ed inquietanti che si siano viste sullo schermo.