Finalmente un film italiano che convince ed entusiasma la tiepida critica di Venezia. La bestia nel cuore di Cristina Comencini è stato premiato con una calorosa accoglienza sia per il coraggio dimostrato nel trattare temi ostici come le molestie in famiglia e l'omosessualità femminile, sia per l'ottima confezione cinematografica. La pellicola funziona, il cast qui al completo, da Giovanna Mezzogiorno a Luigi Lo Cascio, da Alessio Boni a Stefania Rocca e Angela Finocchiaro, si stringe intorno alla regista felice e commossa per le reazioni della stampa. Ora il verdetto spetta al pubblico (e alla giuria del festival).
Qualità elevata anche per i due film presentati in concorso ieri: la splendida fotografia virata in seppia ritrae le vicende di due fratelli uniti dalla passione per il calcio nel sovietico Garpastum di Aleksey German jr., mentre Stanley Kwan presenta il suo elegante e raggelato melodramma ambientato durante la rivoluzione maoista Everlasting Regret.