Killers of the Flower Moon, l'autore del libro sul set di Martin Scorsese: "Tanto potente che toglie il fiato"

Il racconto dello scrittore David Grann sul set Killers of the Flower Moon, tra il perfezionismo di Martin Scorsese e il coinvolgimento dei nativi della Nazione Osage.

Killers of the Flower Moon, l'autore del libro sul set di Martin Scorsese: 'Tanto potente che toglie il fiato'

L'autore del libro da cui Killers of the Flower Moon è tratto, David Grann, ha raccontato ai media la sua incredibile esperienza sul set del film di Martin Scorsese che debutterà in anteprima mondiale al Festival di Cannes 2023, definendo il film "tonificante, potente e mozzafiato".

Nel 2017 David Grann ha pubblicato Gli assassini della terra rossa, che ricostruisce le indagini dietro a una serie di delitti avvenuti nella comunità Osage nei primi anni '20. Scorsese ha messo gli occhi sulla storia trasformandola in un film dalla durata fiume che vede nel cast le star Leonardo DiCaprio e Robert De Niro, ma anche Jesse Plemons e Lily Gladstone.

"Una delle cose che mi hanno davvero impressionato nel processo di sviluppo è stato il coinvolgimento dei membri della Nazione Osage", ha detto David Grann a Variety. "All'inizio, il capo degli Osage, Geoffrey Standing Bear, ha nominato diversi ambasciatori cinematografici della nazione, del governo, per lavorare con la gente del cinema. Da tutto quello che ho sentito, c'è stata una grande collaborazione e l'intenzione di mettere in primo piano gli Osage, sviluppare una storia, persino girare sul posto. Molti Osage recitano effettivamente nel film".

Killers of the Flower Moon vede Leonardo DiCaprio nei panni del ranchero Ernest Burkhart, il quale scopre che la sua connessione con gli omicidi è più stretta di quanto si aspettasse.

Killers of the Flower Moon, per Leonardo DiCaprio "abbiamo lavorato a un capolavoro"

"Ho visitato il set per alcuni giorni. E sono rimasto, ancora una volta, davvero colpito dal modo in cui sono riusciti a dare vita a queste figure storiche, catturando le verità nascoste sulla storia" prosegue Grann. "Leonardo DiCaprio sembrava essere in grado di catturare la natura di Ernest Burkhart, il livello di complicità del suo personaggio e questo sistema malvagio. E Lily Gladstone dà vita a Mollie con tale sensibilità e potere emotivo... almeno nelle scene che ho potuto vedere. Quello che mi ha colpito, da Scorsese agli attori, è stato il livello di impegno e la quantità di ricerche che hanno fatto per comprendere le parti e comprendere la storia. Sembravano voraci, un po' come gli storici, nella loro ricerca di qualsiasi informazione, trascrizione, documento, e nel loro dialogo coi discendenti della Nazione Osage."

Lo scrittore aggiunge: "Nel film c'erano degli esperti di lingua Osage che lavoravano con gli attori per assicurarsi che fossero in grado di usare la lingua giusta, tecnicamente. Ho visto una scena in cui parlavano molti membri del consiglio tribale della Nazione Osage, e penso che loro stessi abbiano contribuito a gran parte di quel dialogo. Penso che chiunque lo vedrà lo troverà tonificante, mozzafiato e potente".

Dopo il lancio a Cannes 2023, dove verrà presentato in anteprima mondiale fuori concorso il 20 maggio, Killers of the Flower Moon arriverà nei cinema italiani a partire dal 19 ottobre con 01 Distribution.