La malattia di cui soffre il protagonista di Joker Arthur Fleck esiste sul serio? Nel film scopriamo che il personaggio interpretato da Joaquin Phoenix è affetto da un problema neurologico per cui in particolari condizioni di stress o sofferenza reagisce con risa inconsulte impossibili da trattenere. Fantasia o realtà?
GQ ha intervistato l'esperta Daniela Menichella, neurologo alla Northwestern University di Chicago, per capire quanto di invenzione vi sia in Joker e quanto la malattia di Arhut Fleck affondi le radici nella realtà.
Parlando della creazione di Arthur Fleck, Joaquin Phoenix ha spiegato di aver costruito il personaggio proprio partendo dalla natura patologica della sua risata e studiando video di persone affette da disturbi neurologici di questo tipo. Daniela Menichella conferma a GQ che esiste una malattia che ha la risata come "disturbo involontario di espressione emotiva. Si tratta di uno stato di incontinenza affettiva chiamato Pseudobulbar Affect: una patologia causata da un danno neurologico".
Dal Joker a Jack Torrance: le risate più terrificanti del cinema
Parlando dell'origine che può avere questa malattia, se nella realtà sia di tipo neurodegenerativo o, come nel caso di Arthur Fleck, possa vere origine da un trauma infantile, Daniela Menichella puntualizza che "un forte trauma, come un incidente automobilistico, può causare la PBA, Pseudobulbar Affect. Uno stato caratterizzato da episodi di improvvisa e incontrollabile risata o pianto in situazioni inappropriate".
Pur avendo un giudizio più che positivo sul film, la Menichella ammette che in questo caso la rappresentazione della malattia sia "strumentale alla storia, anche se molto realistica perché il problema non viene affrontato direttamente".
Joker è nei cinema italiani. Per approfondire, qui trovate la nostra recensione e videorecensione di Joker.