Un sequel di Joker, per Joaquin Phoenix sarebbe fattibile solo nel caso venisse approfondito il personaggio di Arthur Fleck. Questa è l'unica possibilità per l'attore, che stanotte ha conquistato il Golden Globe 2020 come miglior attore drammatico per il film di Todd Phillips, battendo una concorrenza agguerritissima in cui ha primeggiato su Adam Driver, Antonio Banderas, Christian Bale e Jonathan Pryce.
Joaquin Phoenix ha tenuto un discorso memorabile ai Golden Globe 2020, e successivamente, di fronte alla stampa ha chi gli chiedeva se il finale di Joker avesse posto le basi per un secondo film, Joaquin Phoenix ha spiegato che è possibile mantenere in equilibrio le istanze artistiche con quelle commerciali: "Non credo di aver mai fatto troppe cose prevedibili. Quindi se questo aspetto è venuto fuori non è perché Todd (Phillips ndr.) o io stiamo seguendo qualche regola precisa. È perché ci sentiamo ispirati a esplorare il personaggio in modo più approfondito. Sarebbe l'unica ragione per me per farlo nuovamente". Insomma se mai dovesse esserci un Joker 2 sarà solo ed esclusivamente se verrà fuori qualcosa di interessante sul suo protagonista e non per seguire il successo del primo film.
Il cinecomic di Todd Phillips è stato tra i film vincitori dei Golden Globe 2020, visto che si è portato a casa due premi su quattro candidature, quella di miglior attore drammatico e miglior colonna sonora, andata alla partitura composta da Hildur Guðnadóttir, prima musicista donna a vincere il prestigioso riconoscimento dato dalla stampa estera a Hollywood. E ora gli Oscar si fanno sempre più vicini.