Per vedere Jake Gyllenhaal in Everest, che oggi apre ufficialmente la 72esima Mostra del Cinema di Venezia, dovremo aspettare ancora ancora qualche giorno (il film esce il 24), ma intanto da oggi l'attore debutta comunque nelle sale con un altro film ugualmente "fisico" e intenso, Southpaw - L'ultima sfida di Antoine Fuqua. Due film, per giunta il due settembre: chissà che questo numero non porti fortuna all'attore, che si è sottoposto ad un'ulteriore trasformazione fisica dopo quella de Lo Sciacallo - Nightcrawler.
In Everest di Baltasar Kormákur - che è tratto da una storia vera, ma Reinhold Messner ha liquidato come "una cartolina" - Gyllenhaal affianca un cast formato da Jason Clarke, Josh Brolin e Keira Knightley per raccontare la vicenda di due diverse spedizioni di scalatori tentano di raggiungere la vetta del monte Everest. Sfidando una delle tempeste di neve più devastanti mai viste, gli uomini iniziano una durissima lotta per la sopravvivenza.
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In Southpaw, Gyllenhaal appare quasi irriconoscibile nel ruolo di Billy 'The Great' Hope, un pugile che nonostante sia all'apice della carriera e della fama, soffre di un profondo senso di inadeguatezza. La situazione peggiorerà drasticamente dopo la morte di sua moglie, con una discesa vertiginosa nelle dipendenze dall'alcool e dai farmaci. Per risalire la china dovrà affrontare i suoi demoni personali. Rachel McAdams recita accanto a Gyllenhaal nel film, insieme a Forest Whitaker, Naomie Harris e Rita Ora.
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