Il trono di spade: autocensura per la stagione 6?

David Benioff e D.B. Weiss sarebbero rimasti colpiti dalle reazioni critiche del pubblico tanto da affievolire i toni della violenza sulle donne nei nuovi episodi.

La violenza sessuale che serpeggia in tutte le stagioni de Il trono di spade ha raggiunto il suo apice nella stagione 5 con la presenza di una scena di stupro particolarmente raccapricciante. Gli autori della serie HBO e lo scrittore George R.R. Martin si sono affrettati a giustificare le scelte creative, visto che quello che dipingono è un brutale universo pseudomedievale, ma successivamente le proteste degli spettatori sarebbero state ascoltate.

Il trono di spade: Iwan Rheon e Sophie Turner nella puntata Uccidi il ragazzo
Il trono di spade: Iwan Rheon e Sophie Turner nella puntata Uccidi il ragazzo

In un recente intervento presso i Fox Studios Australia, il regista della serie Jeremy Podeswa ha rivelato che gli sceneggiatori David Benioff e D.B. Weiss avrebbero preso in considerazione le critiche decidendo di modificare alcune scene della stagione 6. Ecco le sue parole: "Dan Weiss e David Benioff hanno ascoltato con attenzione i pareri del pubblico e hanno deciso di cambiare un paio di cose. E' importante che i produttori non abbiano imposto un'autocensura. La serie mostra un universo brutale in cui accadono cose orribili. Gli autori non volevano essere condizionati dalle critiche, ma le hanno assorbite e ne sono stati in parte influenzati".

Al momento è impossibile sapere quali siano questi cambiamenti a cui allude Jeremy Podeswa, ma l'idea di affievolire i toni della violenza sessuale nei nuovi episodi in arrivo ad aprile circolerebbe già da tempo. Soprattutto viste le reazioni violente dei fan.

Tra le altre novità della nuova stagione in arrivo, vi è l'arrivo della leggenda Max von Sydow nei panni del misterioso Three-Eyed Raven, il ritorno di Bran, e la presenza limitata dell'inglese Ian McShane in un ruolo chiave. Ma le sorprese che attendono i fan de Il trono di spade ad aprile sono molte, molte di più.