Il occasione dei vent'anni de Il gladiatore, la star Russell Crowe e il regista Ridley Scott commentano l'epico anniversario del peplum storico che ha conquistato 5 Oscar.
A convincere Ridley Scott ad accettare la regia de Il gladiatore è stato uno sguardo al quadro di un pittore neoclassico del 19° secolo: Pollice Verso di Jean-Léon Gérôme ritrae un gladiatore con indosso l'armatura nell'arena, che fissa con sguardo trionfante la folla che reagisce col pollice verso. Senza neppure conoscere la storia del film, Scott ha firmato il contratto per dirigere un peplum ambientato durante l'Impero Romano che ha poi incassato 460 milioni di dollari globali. Il tutto a fronte di un budget di 103 milioni.
Il gladiatore, interpretato da Russell Crowe e Joaquin Phoenix, si è rivelato un enorme successo di pubblico e critica aprendo la strada ai successivi 300, Troy e Centurion. Steven Spielberg ha prodotto il film con la sua Dreamworks e la troupe ha girato a Malta, in Inghilterra, Italia e Marocco.
Al centro della storia un generale romano vedovo di nome Massimo Decimo Meridio (Russell Crowe), costretto in schiavitù e divenuto gladiatore, è costretto ad affrontare nell'arena brutali match mortali. Il giovane imperatore Commodo (Joaquin Phoenix), colpevole di aver ordinato il massacro della famiglia di Massimo, uccide il padre e conquista il trono alimentando uno scontro senza esclusione di colpi col gladiatore. E pensare che in un primo tempo Russell Crowe non voleva recitare nel film che gli ha permesso di conquistare un Oscar come miglior attore protagonista:
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"Ho letto la sceneggiatura e ho pensato che non fosse un film. Ma poi il produttore mi ha detto 'Siamo nel 184 d.C., sei un generale romano e stai petr essere diretto da Ridley Scott.' Per me è stato abbastanza per voler parlare con Ridley. Avevo appena finito le riprese di Insider - Dietro la verità, ero enorme e senza capelli perché nel film indossavo una parrucca perciò mi ero rasato per truccarmi più velocemente. Non somigliavo a un generale romano".
Il film - di cui abbiamo parlato nel nostro articolo dedicato ai 20 anni de Il Gladiatore - ha subito un processo di riscrittura che ha visto Scott e Crowe collaborare fianco a fianco, come svela il regista: "Nel primo atto, la battaglia di Germania, Russell e venuto da me e mi ha chiesto 'Cosa accidenti devo dire?' Io ho risposto 'Ci sarà un uccellino su un ramo, tu lo devi guardare e pensare quanto sia ironica questa scena in un campo di battaglia in cui avviene una carneficina.' Russell ha detto OK e ha guardato a questo ramo immaginando un pettirosso. Poi mi ha detto 'Ma cosa accidenti devo dire?ì e io 'non lo so, perché non dici solo 'Hmm, buongiorno! Sembra che nevicherà."
Russell Crowe aggunge: "Da quel momento ho detto spesso a Ridley 'Uno di questi giorni dovremmo fare un film in cui sappiamo cosa fare prima di cominciare'."