Harry Potter: Alan Rickman non voleva recitare nel film per colpa di Trappola di cristallo

Alan Rickman si è rivelato un osso duro da convincere per entrare nel cast di Harry Potter... tutta colpa di Trappola di cristallo.

I fan di Harry Potter non possono pensare ad altri che al compianto Alan Rickman nel ruolo di Severus Piton. Eppure il divo inglese era tutt'altro che convinto di accettare l'ingaggio. Il tutto per colpa di Trappola di cristallo.

Alan Rickman in una scena di Harry Potter e la pietra filosofale
Alan Rickman in una scena di Harry Potter e la pietra filosofale

A rivelare il retroscena è oggi il regista di Harry Potter e la pietra filosofale, Chris Columbus. Prima di entrare a far paarte del franchise di Harry Potter, Alan Rickman aveva interpretato il personaggio di Hans Gruber in Trappola di cristallo. Interpretare un cattivo così caratteristico aveva lasciato l'attore diffidente nei confronti della serie di film di Harry Potter e convincerlo non è stato facile, come ha rivelato Columbus a AV Club:

"Ricordo che il produttore David Heyman e io abbiamo dovuto fare il tour delle cene delle star inglesi per un po' di tempo. Siamo usciti a cena con Richard Harris per convincerlo, e siamo usciti a cena con Maggie Smith per convincerla. Stessa cosa con Alan Rickman, ma lui era riluttante perché non voleva essere incasellato come cattivo, soprattutto dopo Trappola di cristallo e Robin Hood principe dei ladri".

Alan Rickman non era l'unico attore poco convinto di entrare nell'universo di Harry Potter. Per convincerlo è servito un intervento "dall'alto":

"Lo abbiamo convinto a farlo, e poi J.K. La Rowling lo ha portato fuori a cena e gli ha anticipato cosa sarebbe successo a Piton durante la serie e nel settimo libro".

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J.K. Rowling ha rivelato a Rickman il destino di Piton influenzando l'interpretazione dell'attore durante le riprese della serie di film. Evento con cui Chris Columbus ha dovuto fare i conti durante la lavorazione di Harry Potter e la pietra filosofale:

"Quando eravamo sul set, aveva queste piccole piccole idiosincrasie nella sua performance, e non riuscivo a capire da dove provenissero. Dopo mi avvicinavo a lui e gli dicevo 'Cos'è stato?' Lui rispondeva 'Oh, lo saprai quando leggerai il settimo libro'. 'Aiutami adesso. Sto dirigendo il primo film.' Una volta letto il settimo libro, però, ho pensato 'Oh, è stata geniale, la sua scelta.'"